Twenty six

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-Tyler-
È il giorno in cui rivedró Josh e sono in ansia. Veramente tanto in ansia. Sto fissando il mio armadio, cercando qualcosa di decente da mettermi.

Dopo circa venti minuti prendo una felpa blu scuro e degli skinny jeans grigi.

Respiro profondamente e vado verso il bagno dove mi sistemo i capelli e cerco di essere il più presentabile possibile.

Rivedere il ragazzo che amo, diomio.

Senza pensarci ancora esco di casa e prendo la macchina di mia madre, finchè raggiungo l'entrata nel bosco dietro la Wallet Street. Josh ancora non c'è, dovrebbe arrivare tra dieci minuti da come c'eravamo accordati stamattina.

Scendo dalla macchina e mi tremano leggermente le gambe, non capisco perchè, cazzo, mica lo sto per sposare.

Madonna, sposare Josh. Calmo Tyler, un passo alla volta.

Tanto non lo sposerai

Diamine smettila, stai zitto, vattene, cosa vuoi ancora? Non sono più solo, non hai nulla a cui aggrapparti.

E mi ascolta. Tace. Dentro di me regna il silenzio così come all'esterno, nessuno passa mai per questa strada.

Poi lo vedo, eccolo lì, che scende dalla sua macchina.

«Tyler» dice notandomi subito e raggiungendomi a passo svelto.

Lo abbraccio istintivamente, inspirando a fondo il profumo che egli emana.

«Josh» dico staccandomi lentamente.

«I tuoi capelli, sono rossi ora» sussurro notando qualche ciuffo color del fuoco che spunta dal suo cappello nero.

«E tu sei sempre bellissimo» arrossisco violentemente a quelle parole.

«Mi sei mancato... scusa se ti ho ignorato, scusa per qualsiasi cosa e credo di doverti una spiegazione» inizio a farfugliare a raffica e Josh trattiene un sorriso vedendo il mio essere impacciato.

«D'accordo, ma ora calmati. Ti va di fare una passeggiata?» mi chiede sorridendo e io mi tranquillizzo.

Annuisco ed entriamo nel bosco che sembra essere solcato solo dai nostri passi.

«Bene, ecco...» inizio a parlare cercando di rimanere il più rilassato possibile e gli spiego ciò che succede dentro di me, perchè sono sparito così a caso ed infine gli mostro le bende sui polsi. Penserete che sia un modo per cercare attenzioni, ma credo che lui debba sapere. Lui deve.

-Josh-
Tyler si sta aprendo con me e non posso far altro che apprezzare in silenzio il suo gesto.
Noto che ci sono dei veri orrori nel suo passato e anche nel suo presente, e mi maledico. Per non averlo cercato di piú, per non esserci stato come dovevo, per non averlo aiutato.

Ci fermiamo in mezzo al sentiero.

«Scusami» dico prendendo i suoi polsi con delicatezza e poi passando alle mani, che stringo, facendo poi intrecciare le nostre dita.

«Per cosa?» chiede stranito.

«Per non esserci stato»

«Tu ci sei stato, ero solo io che cercavo di allontanarmi da te, invano.» sussurra mordicchiandosi l'interno della guancia e io non posso fare altro che attirarlo a me e far sfiorare i nostri nasi.

«Ti amo, Josh» sussurra un attimo prima di baciarmi dolcemente.

Anche io ti amo Tyler.

Save Me. || Joshler  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora