Capitolo #2

366 38 7
                                    

(T/N) POV
Il mio potere?
Leggere e manipolare i ricordi
.
.
.
.
.
Mi sveglio nella mia stanza enorme.
Le pareti sono dipinte di un viola chiaro e sono tutte occupate da poster e foto.
Accanto alla finestra, che si trova di fronte alla porta, ci sono i miei strumenti: pianoforte, violino, flauto e violoncello, ne suono anche altri ma non sono presenti nella mia camera.
Infine, a destra della porta c'è il mio letto.
Mi alzo e vado a mettermi l'uniforme della nuova scuola.
Cambierò scuola perché sono stata obbligata da quella ragazza alquanto strana. Aveva i capelli castani legati in una coda, era alta e portava gli occhiali.
Oltre a lei c'erano due ragazzi, uno alto biondo e un altro basso dai capelli corvini.
Quello basso..., ho letto i suoi ricordi, sono terribili.

Ricordi di Levi
Quella notte, quella terribile notte.
Nato da uno sbaglio.
Nato per caso.
In un posto abbandonato da tutto e tutti.
Il giorno del suo compleanno, ovvero a Natale, non vi erano dolci e regali ad aspettarlo in quella casa, bensì il corpo, ormai defunto, della sua amata madre.
Fine ricordi

Purtroppo quando leggo i ricordi posso farlo solo per un breve periodo.
Dopo aver ricordato ciò che ho letto, vado a pettinarmi i (L/c) (C/c).
Fatto questo scendo di sotto a fare colazione.
(T/n): "Buongiorno madre, buongiorno padre"
Angie: "Buongiorno (T/n), hai dormito bene?"
(T/n): "Sì" Dico iniziando a mangiare la colazione.
Dylan: "Senti, sei ancora sicura di voler cambiare scuola? Così, di punto in bianco?"
(T/n): "Si padre, sono sicura di questa scelta"
Dylan: "Ma la scuola in cui eri prima era molto famosa, ed era anche una scuola molto prestigiosa-"
Angie: "Caro, smettila di ripeterle questo, sa bene i pro e i contro della sua scelta, non è più una bambina"
Dylan: "Sì, hai ragione cara"
Quando ho finito di mangiare, mi alzo e saluto i miei genitori per poi dirigermi alla nuova scuola.
Arrivo alla destinazione.
'È veramente un grande istituto, anche se non supera la grandezza dell'altra mia scuola'
Entro dentro e vado dalla segreteria per sapere la mia classe e gli orari delle lezioni.
La segretaria mi dà quello da me richiesto.
Controllo la mia classe: 1B
Adesso dovrebbe esserci matematica.
'Come iniziare bene la giornata'
(T/n): "Scusi signora, può dirmi dov'è la mia classe?"
??: "Certo, devi andare al piano di sopra, poi tutto diritto e vai a destra, ok?''
(T/n): "Eh? Ah, sì certo, ho capito tutto, grazie mille!"
'Veramente non ho capito nulla, stavo leggendo i suoi ricordi'
Uno dei contro del mio potere è quello di non poter scegliere quando leggere i ricordi.
'Ora dove devo andare? Farò tardi il mio primo giorno, me lo sento'
Mentre vagavo per i corridori si avvicina una ragazza bassa, dai capelli biondi e gli occhi azzurri.
??: "Hey, ho sentito che ti serve aiuto"
(T/n): "Sì infatti-, aspetta, hai sentito?"
??: "Sì, io ho il potere di sentire quando le persone hanno bisogno d'aiuto"
'È un potere un po' ambiguo, però penso che sia utile, in un certo senso'
(T/n): "Allora puoi aiutarmi? Sto cercando la classe 1B"
??: "È la mia classe! Vieni, ti accompagno io! Ah, non mi sono presentata, io sono Christa, piacere"
'Sta mentendo, il suo nome non è quello, il vero è Historia, figlia illegittima di una famiglia ricca, costretta a vivere nella povertà con un nome falso'
(T/n): "Piacere mio Christa, il mio nome è (T/n)"
Historia: "Ok, ora andiamo altrimenti faremo tardi" Dice sorridendomi.
La seguo e dopo poco arriviamo alla mia classe.
Lei entra per prima.
Sensei: "Lenz! È in ritardo"
Historia: "Mi dispiace sensei, però ho portato la nuova arrivata"
Sensei: "Oh bene, grazie Lenz, ora può andare a sedersi" Lei fa come le è stato detto mentre io entro in classe.
Appena metto piede dentro alla stanza si sentono vari commenti su di me.
'Quanto mi danno fastidio...'
Sensei: "Ragazzi smettetela! Su signorina, si presenti ai suoi compagni"
(T/n): "Il mio nome è (T/n) (T/c), spero che diventeremo amici"
??: "Quanto è carina?"
??: "È veramente bella"
E altri commenti del genere si possono sentire nell'aula.
Sensei: "Bene (T/c), vada a sedersi accanto a Jaeger" Dice indicando un banco.
'Sono nell'ultima fila...'
Mi siedo e il professore inizia la lezione.
??: "Hey ciao, io sono Eren"
(T/n): "Ciao Eren"
Finita la lezione prendo il mio libro e inizio a leggerlo.
Il mio momento di pace però viene travolto da un'orda di ragazzi che mi chiedevano di tutto.
Eren: "Jean smettila di infastidirla!"
Jean: "Senti Jaeger, ora non fare il figo solo perché sei seduto accanto a lei"
Mentre loro continuavano a litigare io sono andata fuori.
Cerco di allontanarmi ma cado all'indietro.
Qualcuno mi prende e mi mette dritta.
Subito lui si teletrasporta davanti a me.
??: "Tsk, mocciosa"
'È quello basso dell'altra volta!'
(T/n): "Grazie di avermi salvato, però non so il tuo nome"
??: "Il mio nome è Levi"
(T/n): "Okay, allora grazie Levi-senpai"
Levi: "Tsk"
Dopo quello strano verso uscito dalla sua bocca, scompare nel nulla
'Che strano...'

ANGOLO AUTRICE
Hey! Vi piace questa idea? L'idea iniziale è stata di LookatAot, io le ho chiesto il permesso di poter prendere spunto dalla sua storia e modificarla a mio piacimento. Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima, ciao!
~Hana

Charlotte 《LevixReader》[SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora