Capitolo 4

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Ho deciso, lancerò una sfida competitiva a Shawn... Indipendentemente da che intenzioni ha, non può venire il primo giorno e accaparrarsi il ruolo dell'impiegato del mese.

Oggi mi sono svegliata e ho fatto tutto regolarmente... Pur essendo arrivata al Rockbox alle 9:58, Shawn era giá lì a servire i clienti con un'eleganza straordinaria, e c'era Manny dietro che lo guardava come si guarda orgogliosi un figlio. Non posso sopportare tutto ciò.

Ora come ora sto facendo un frullato ad una ragazza. Appena esco dalla cucina per portarglielo, Shawn entra in essa violentemente e mi dà una spallata che me lo fa versare sulla divisa.

<< COSA CAZZO TI PASSA PER LA TESTA?! >> gli urlo fulminandolo con gli occhi iniettati di sangue.
<< Oddio Meg, scusa. Non ti avevo vista! >> cerca di scusarsi nascondendo una risata. Ma io lo trucido!

<< Megan, non utilizzare quel linguaggio nel mio locale. Vai a cambiarti nello spogliatoio... E Shawn, prepara un nuovo frullato per questa ragazza. >> interviene Manny scusandosi con la cliente per l'inconveniente.

Ancora furente, prendo la mia borsa dove ogni giorno metto una maglietta del locale di ricambio e mi dirigo verso quel buco chiamato anche spogliatoio. Io lo so, lo so che Shawn me l'ha fatto apposta.

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Shawn's Pov.

Mi piace dare fastidio a quella bambolina e non so nemmeno il perchè ma adoro sembrare il migliore sotto gli occhi del boss.
Volevo farmi credere timido e gentile ma la tizia è così furba da capire che il mio era tutto un trucco e che volevo solo rovinarle i piani, e chissà... Se riuscissi a farla licenziare, Manny mi darebbe anche il suo stipendio? No va be' , non sono così cattivo fino a questo punto.

Porgo il frullato alla cliente precedente facendole l'occhiolino e dicendole: << Torna a trovarci! >>
E al mio sorriso arrosisce prima di uscire dal locale.

Mi appoggio con i gomiti al bancone aspettando che qualcuno abbia bisogno di me, ma dato che non arriva nessuno ne approfitto per lucidare il piano bar, è davvero ridotto male. Sto per andare nello sgabuzzino a prendere degli strofinacci e durante questo percorso passo davanti la porta dello spogliatoio che è rimasta socchiusa di poco.

Sbircio e scorgo Megan mentre si cambia la maglietta, è in reggiseno ma è di spalle... Mi dispiace fare dei dispetti ad una ragazza così carina ma sono fatto così.

Proseguo per lo sgabuzzino.

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Megan's Pov.

Ho continuato a lavorare fino a quando non è arrivata l'ora di pranzo. Almeno adesso posso calmare il mio sistema nervoso.

Esco e cammino verso il panificio più vicino, ho una fame...

Ad un certo punto avverto una presenza che cammina al mio fianco.

<< Hey! >> mi esclama Shawn con uno strano sorrisetto.
<< Stammi lontano. >> dico apatica e fredda.
<< E perchè mai? >> chiede.
<< Ti sto dando un pugno in faccia. >> dico con lo stesso tono di prima.
<< Calma baby, è il mio primo giorno. Cerca di fare bella figura! >> dice divertito.

Dopo ciò cambio strada con passo molto più svelto, sono furiosa, non voglio che mi segua. Oggi magari passo il panificio e opto per un gelato.

<< Sei ancora arrabbiata per prima? Guarda che non l'ho fatto apposta. >> noto che è dietro di me.
<< Sei solo un piccolo stronzetto che non ha niente da fare e va a rovinare la vita altrui. >> sputo tutto d'un fiato accelerando il passo.
<< Ah, la metti così? Be' comunque sappi che adoro il tuo reggiseno nero a pois bianchi, non sei proprio niente male, sai? >> a questa sua affermazione mi fermo di colpo sulle mie Converse, sono diventata rossa anche perchè ci sono passanti che l'hanno sentito.

Mi giro verso di lui e gli scandisco bene queste parole: << Che cosa hai detto?! >> mi avvicino sempre di più a lui che continua a far scivolare il suo sguardo sul mio corpo dalla testa ai piedi.

Ha un sorriso beffardo in volto e ciò suscita in me l'istinto omicida, mi ha spiato mentre mi cambiavo al locale!

In uno scatto fulmineo alzo il braccio con la mano aperta e cerco di dargli uno schiaffo sul viso, ma mi blocca il polso con una di quelle sue mani enormi.

<< Attenta, non ti conviene. >> dice ridendo dopo aver capito l'intenzione che avevo.

Ci stiamo guardando negli occhi, o perlomeno nei miei si intravedono le fiamme di rabbia.

I miei occhi fanno questo percorso:
- i suoi occhi
- le sue labbra carnose
- il suo petto scolpito
e fino ad arrivare a...
- i suoi piedi

Mi viene un'idea. Mentre lui è impegnato a sorridere e a fissare le mie di labbra carnose, io alzo un piede e indovinate?
Gli dò uno di quei calci nello stinco che non si dimenticano facilmente.

Provoco in lui una smorfia di sofferenza e mentre lui si tocca la gamba e saltella con l'altra per il dolore, io scappo rifugiandomi nella gelateria dove avevo programmato d'andare. Sono fiera del mio gesto, è solo un coglione.

[...]

La giornata è continuata regolarmente e ho cercato di evitare Shawn in tutti i modi possibili.

Manca solo un'ora alla fine di questa agonia, sono le 9:00 PM e non vedo l'ora di tornare a casa.

Purtroppo mi tocca andare dal coglione a parlargli.

<< Ascolta coso, qua funziona con i turni su chi deve pulire i piatti e buttare la spazzatura sul retro. Come augurio del tuo primo giorno, oggi tocca a te, vedi di non rompere le scatole. >> e mi allontano prima che possa ribattere.

Nel frattempo servo gli ultimi clienti che sono rimasti e lucido i tavoli ascoltando la band che canta e suona qualcosina... Sì, oggi al locale suonavano dei ragazzi, a parer mio molto bravi, mi hanno fatta canticchiare e "ballare" molte volte stasera, mi sono proprio divertita ad ascoltarli.

<< E questo pezzo lo dedichiamo alla bellissima cameriera lì in fondo, divertiti piccola! >> dice ad un certo punto il solista al microfono.

Cominciano a suonare e riconosco il pezzo: I Wish You Were Here dei Pink Floyd. Dio, non mi piace tanto questo genere, ma la canzone è davvero forte.

Arrossisco dato che sono lusingata e sorrido mentre canticchio con loro continuando a passare la pezza sui tavoli.

<< Che peccato. Una canzone così bella dedicata ad una persona come te. >> sento dire da una voce calda ed antipatica.

Mi giro e vedo Shawn ad un metro di distanza che passa lo straccio bagnato sul pavimento. Lo ignoro.

Ma non potevo fare in tempo a dire a Manny se assumeva il mio amico Gale che cerca lavoro ed è disoccupato, al posto di quell'essere orripilante? Maledizione a me.

[...]

Alla fine la band ha smontato gli strumenti e se n'è andata così come i pochissimi clienti, forse ubriachi, che erano rimasti. Ce ne stiamo per andare pure io, Manny e il coso (sì, penso continuerò a chiamarlo così).

Però ora c'è il momento critico, con chi torno a casa? Mi vergogno a chiedere di nuovo al capo. Mi farò una passeggiata notturna, speriamo bene.

Appena spente le luci, Manny chiude a chiave il portoncino e abbassa la saracinesca. Subito dopo augura la buonanotte a me e Shawn e sfreccia via con la sua auto.

Sto per attraversare la strada e incamminarmi quando la voce che non volevo proprio sentire, mi chiama. Continuo a camminare e non mi richiama più, forse sono riuscita ad evitarlo.

Cammino lungo il marciapiede, la luce soffusa dei lampioni mi dà fastidio alla vista e...

I miei pensieri vengono interrotti da una jeep malconcia che mi cammina accanto sulla strada, a passo d'uomo.
Per un attimo ho sperato che fosse Stiles Stilinski ma deludo le mie aspettative alla vista di Shawn.

<< Vuoi un passaggio? Dai, voglio essere gentile e fare pace. Chiedo tregua! >> si fa sentire dal veicolo.
<< Mai. Piuttosto mi faccio stuprare da un ubriacone. E poi sono quasi arrivata. Vai! >> rispondo.
<< Ma- >>
<< Vattene!!! >> lo interrompo e accelera così forte per andare via, che mi fa volare i capelli al vento con la corrente.

Forse sono stata troppo cattiva. Forse.

Thank You || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora