CAPITOLO 13

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Non era cambiato di una virgola. Aveva solo la barba appena visibile sul viso. Di solito non lasciava neanche un pelo. Però così è anche più carino...
Lo vidi correre verso di me e avvolgere le braccia attorno alla mia vita, facendomela sollevare appena. Mi faceva male tutto. In fondo ero stato fermo per mesi.
"H-ho avuto paura di perderti" sussurrò, mentre sentivo le sue lacrime calde, cadere sulla mia spalla scoperta.
È così fottutamente dolce a volte... mi viene voglia di baciarlo.
"Sono qui Harry" mormorai, infilando una mano nei suoi ricci morbidi (che gli erano cresciuti un po') e li strinsi forte tra le mie mani. Ad un tratto la porta si aprì nuovamente e vidi Liam entrare.
Sorrisi ampiamente e mi alzai, volendo correre verso di lui. Ma non appena misi un piede a terra, finì per cadere, ritrovandomi con le ginocchia e le mani sul pavimento.
Sentì le braccia possenti di Harry prendermi dalla vita e sollevarmi velocemente da terra.
"Louis,fermo." Mi disse e dopo, notai i fili attaccati alle mie braccia.
"Oh..." sussurrai, girando poi lo sguardo verso di lui. Solo in quel momento mi accorsi che mi stava tenendo in braccio.
Girai poi la testa verso Liam e sorrisi ampiamente, mentre lui mi guardava con le lacrime agli occhi
"Louis, sei salvo" sussurrò, correndo poi verso di me e abbracciandomi, staccandomi dalle braccia di Harry.
" Non vedevo l'ora di vederti Liam..." sussurrai e sorrisi, accarezzandogli il viso.
"E a me?" sentì dire alle mie spalle. Era Harry ovviamente. Lo ammetto, in questi tre mesi ho sempre pensato che tutto questo fosse solo colpa sua, ma mi mancava da morire.
"Si, anche a te" dissi, poggiando la testa sulla spalla di Liam.
"Eravamo così preoccupati per te..." sussurró Liam sospirando e mi rimise lentamente sul letto.
"I medici hanno detto che tra qualche giorno puoi tornare a casa con noi" disse Liam sorridendo e io sorrisi a mia volta.
"Il tuo letto è già pronto" mormorò Harry, passandomi una mano fra i capelli. Mi irrigidì sul posto, girando la testa verso di lui. Sarebbe ricominciato tutto da capo. Le punizioni, le regole, la gelosia. Tutto.
Non potevo tornare a casa con lui, ma allo stesso tempo volevo farlo
"Bhe, lascialo lì allora. Louis viene con me" sentì dire da Liam e sorrisi guardandolo. Harry ovviamente notò il mio sorriso e strinse i miei capelli con forza, facendomi gemere appena dal dolore.
"Louis è ancora mio sottomesso. Vivrà con me"
Improvvisamente Harry mi lasciò i capelli, dato che Liam gli aveva dato uno schiaffo sulla mano. Non volevo che litigassero di nuovo. L'ultima volta non è finita molto bene...
"V-voglio dormire" dissi, cercando di cambiare discorso.
"hai dormito per tre mesi, sta zitto" sbuffò Harry, guardandomi male.
"Non parlargli così" sbuffò Liam, sedendosi accanto a me sul letto.
"Deciderà lui cosa fare" disse Liam, guardandomi poi negli occhi. In quel momento non sapevo davvero cosa fare. Harry mi piaceva davvero tanto, i suoi baci mi mancavano da morire, così come le sue carezze e le sue parole dolci. Però allo stesso tempo avevo paura di lui. Volevo sentirmi libero di amare qualcuno e non doverlo condividere con nessuno.
"Forse è meglio che io resti da Liam, Harry... però puoi venire a trovarmi quando vuoi" lo guardai, anche se sapevo che lui non avrebbe mai accettato.
"no. Torni a casa con me" mi disse, sbuffando per poi continuare "sei il mio sottomesso, devi stare con me per sempre okay? Io ti voglio con me."
Lo guardai e feci un piccolo sorriso. In fondo mi aveva detto molte cose dolci quando ero in coma. Mi girai verso liam e lo guardai.
"P-posso?" Sussurrai, mentre lui mi lanciava un'occhiataccia
"è davvero ciò che vuoi? Vuoi tornare con lui?" Sbuffò, accarezzandomi però le gambe. Non riusciva mai ad arrabbiarsi con me.
"Si Liam... fammi tornare da lui" dissi, facendo un piccolo sorriso per rassicurarlo. Lui mi sorrise di rimando e annuì appena.
"Se ti tratta male chiamami. Verrò a prenderti Mh?" sussurrò al mio orecchio e io annuì, baciandogli la guancia.
Improvvisamente Harry mi stacco da Liam e prese il mio viso fra le mani, baciandomi. Mi sentivo davvero in paradiso questa volta. Erano messi che desideravo questo.
Ricambiai subito il bacio, accarezzandogli lentamente le spalle. Picchiettò la lingua sul mio labbro e socchiusi le labbra per far scontrare le nostre lingue. Sentivo le sue mani vagare per tutto il mio corpo e quella sensazione mi rilassava un sacco. Lo lasciai fare, sperando che quel bacio durasse all'infinito, ma purtroppo non fu così. Si staccò dopo poco, con le labbra rosse e gonfie. Vidi il medico entrare nella stanza e sorridermi.
"Dovete uscire per qualche minuto, dobbiamo fargli dei controlli" disse, mentre vedevo i ragazzi uscire. Mi misi steso sul lettino e lasciai fare il medico.
Ad un tratto sentì la sua mano salire lentamente lungo la mia coscia. Sussultai appena e lo guardai contrariato. Mi stava sorridendo maliziosamente. Dio, che schifo.
Era un medico abbastanza grande. Doveva avere più di 40 anni, credo. Bhe, non era sicuramente il mio tipo.
"Ha finito?" Lo guardai male, stringendo le cosce per non far muovere la sua mano.
"Ti ho guardato tutti i giorni, da tre mesi" disse ridacchiando e sfilò lentamente la mano, mettendosi seduto accanto a me.
"e quindi?" chiesi, spostandomi appena per allontanarmi da lui. perché capitano tutti a me?
"E quindi mi piaci piccolo. Sei bello. Hai delle curve fantastiche e delle labbra rosee che mi fanno impazzire..." disse, alzandomi con una mano il camice dell'ospedale. Lo colpì velocemente con una gamba e riabbassai velocemente il camice.
"L-lasciami o giuro che mi metto a urlare" dissi, mettendomi poi seduto e staccandomi i fili dalle braccia, che ormai mi sembravano più che inutili.
"Oh, quanto sei carino" disse ridendo ed io mi alzai, reggendomi al lettino, dato che mi sentivo ancora debole.
"Vieni qui. Non puoi uscire." disse velocemente e si avvicinò a me, sollevandomi da terra e prendendomi in braccio.
Sentivo le sue mani scivolare sul mio sedere e gli diedi un pugno sul petto, con la poca forza che avevo. Volevo solo che andasse via in quel momento.
Mi strinse il sedere con forza e a me restava un'unica cosa da fare. Iniziai a urlare il nome di Harry, mentre il medico cercava in tutti i modi di tapparmi la bocca.
Sorrisi non appena sentì la porta aprirsi e vidi Harry, correre verso di noi. Caddi subito a terra, dato che nel momento in cui Harry aveva colpito il viso dell'uomo, mi aveva lasciato andare. Mi alzai velocemente e sentì le braccia forti di Harry prendermi dai fianchi e portarmi fuori dalla stanza.
"Dio stai bene? Che ti ha fatto?" Disse velocemente, accarezzandomi la testa e guardandomi negli occhi, preoccupato.
Scossi la testa e sorrisi, avvolgendo le braccia attorno al suo collo.
"Mi ha solo toccato e bhe... l'unica cosa che potevo fare era chiamare te" sussurrai, sorridendo appena.
"Grazie, Harry" sussurrai nuovamente e mi staccai appena dal suo corpo per guardarlo negli occhi
"Non ringraziarmi piccolo. Ora andiamo a casa" disse, sorridendomi.
E dopo mi riporti finalmente a casa. Mi era mancata così tanto. Ma più di tutto mi era mancato lui ed ora lo volevo di nuovo mio. Lo avrei avuto di sicuro.

Spazio autore
Ehi! Scusate il ritardo e scusatemi anche per eventuali errori grammaticali e non. Ho sonno e non ho voglia di rileggerlo. Spero vi piaccia comunque. Cerco di aggiornare il prima possibile, a presto!❤️

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