Parte 3

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Quel Christian era davvero antipatico, Derek aveva fottutamente ragione, ma era così carino... Carino e pure stronzo, ha fatto un sacco di battute riguardo il mio fisico e non faceva altro che guardarmi le tette come se non ne avesse mai viste prima.
Ovviamente mi ha imbarazzata, ma mai gliel'avrei dato mai a vedere... non sono mica stupida.
Arrivo in camera e la prima cosa che faccio è lasciare il borsone vicino all'ingresso, vado in bagno e mi soffermo a guardarmi davanti allo specchio come non facevo da tanto.
Sono davvero troppo magra? Ma soprattutto, davvero mi importa di ciò che ha da dire un idiota sul mio aspetto fisico? Molte persone hanno sempre fatto apprezzamenti al riguardo, ora arriva un cretino che mi fa crollare tutto.
Che nervi.
Lo prenderei a schiaffi e gli farei perdere quel sorrisetto arrogante che ha, anche se si intona alla perfezione coi suoi occhi azzurri.
Smettila Valenti!
Prendo il borsone, per poter andare a lavare i vestiti sporchi usati palestra, e mi rendo conto una volta aperto che non è il mio. Come diamine è possibile che non sia il mio? I vestiti sono perfino maschili e puzzano di sudore come non so cosa.
Cerco bene e riesco a trovare una targhetta all'interno con su scritto Christian Harding, numero di telefono ed indirizzo di casa. A primo impatto mi dico sia impossibile che sia lo stesso Christian, poi noto che i vestiti presenti là dentro sono gli stessi che aveva oggi durante l'allenamento.
Sospiro esasperata, spero non abbia aperto il mio e che non abbia trovato la mia biancheria, non avrei minimamente sopportato un altro suo commetto sfacciato ed avrei rischiato di prenderlo a schiaffi.
Provo a chiamarlo un paio di volte, ma non mi risponde, probabilmente non risponde mai ai numeri sconosciuti, quindi non mi resta che andare a casa sua e darglielo di persona.
Sbuffo di nuovo, non ci posso credere.

《Bobo vieni, andiamo a fare una bella passeggiata.》 Chiamo il mio cane che subito si affretta a buttarsi sulle mie gambe ed agitarsi mentre gli attacco il guinzaglio al collare.《Forza cucciolone!》

***

Col borsone del tipo antipatico in spalla e il cane che pretendeva di andare per conto suo, finalmente mi trovo davanti al suo appartamento. O almeno credo visto che non sta scritto il nome sul campanello, quindi rileggo bene l'indirizzo sul cartellino e, una volta avuta la sicurezza, suono ed aspetto che qualcuno mi venga ad aprire.
Ed eccolo lì in tutta la sua bellezza, bagnato e con un asciugamano in vita... Aspetta cos!?

《Ehm.. ho preso il tuo borsone per sbaglio, scusami.》 Mi scuso porgendogli il borsone.

Sto cercando di non abbassare lo sguardo sui suoi muscoli e mantenerlo sul suo volto, mi schiarisco la gola tentando così di schiarire anche i miei pensieri.
Fossi stata un'altra ragazza in questo momento starei sbavando o gli sarei saltata addosso senza molti preamboli, anche se il pensiero non è male non credo che a lui farebbe tanto piacere visto che non mi sembra di stargli poi così simpatica.
La cosa positiva è che dopo la palestra e il lavoro sono troppo stanca per saltargli addosso o semplicemente riprendere a litigare come questa mattina, anche se ammetto di essermi sia infastidita che divertita.

《Vuoi entrare un attimo?》 Mi domanda e vengo colta alla sprovvista, perché mi chiede se voglio entrare?

Annuisco ed entro in casa sua, Bobo già comincia ad annusare l'appartamento per bene e abbaia senza un reale perché fino a quando non mi rendo conto della presenza di un altro cane. Mi abbasso e tolgo il guinzaglio al mio cagnolone lasciandolo libero, alla fin fine è un cane molto tranquillo e sta che in un ambiente estraneo non deve fare i suoi soliti casini.
Spero solo che a mister simpatia non dia fastidio la presenza del mio cane, anche se sembra invece alquanto addolcito. Forse ha capito che è praticamente un cucciolo.

《Quanto ha?》 Mi domanda sorridendo al cane.

《Il prossimo mese fa un anno, è un labrador.》 Rispondo alla sua domanda addolcendo il mio sguardo su Bobo.

Quel cagnolone è tutta la mia felicità, non so dove sarei io senza di lui, ma non so neanche che fine avrebbe fatto lui se non lo avessi preso con me quella sera in cui lo trovai. Si è sempre comportato come fosse un bambino, lo adoro con tutta me stessa.
Torno a guardare Christian e mi domando se da sotto l'asciugamabo sia nudo o abbia qualcosa.

《Hai qualcosa là sotto?》 Do libero sfogo alla mia curiosità.

《Nudo.》 Risponde secco.

Trattengo una risata quando mi dice di essere nudo, non che la cosa mi rechi un qualsiasi disturbo, anzi ha un fisico fantastico.
Fa un passo verso l'altra parte della stanza e il suo asciugamano cade. Come ha fatto quello stupido asciugamano a cadere?
Arrossisco e trattengo una risata allo stesso tempo, si è bloccato sui suoi passi ed è rimasto immobile, non sa che fare in questo e neanche io. Il mio sguardo cala sul suo sede e wow, forse ha un culetto più bello del mio.
Si gira verso di me ed il mio sguardo si alza all'istante sui suoi occhi, mi mordo il labbro tentando disperatamente di non ridere alla situazione imbarazzante, ma lui mi scruta attentamente soffermandosi sul mio seno. Presto noto con la coda dell'occhio la sua enorme erezione far capolino, il che mi fa arrossire.
Cos'è questa per lui, un'altra specie di sfida?
Accetto.

《Se dobbiamo fare i nudisti...》 Sospendo la frase a metà e sfilo la mia maglietta gettandogliela in faccia, in modo tale da avere il tempo necessario per sfilarmi anche i pantaloncini prima che la sposti.
Smuovo i capelli, portandoli dietro le spalle, mettendo il mio seno semi-scoperto in bella vista.
Sembra ipnotizzato.
Un sorrisetto compiaciuto si fa largo sul mio volto, ma avrei pensato di poter fare una cosa simile, non è sicuramente da me.

《Fa caldo non trovi?》 Mentre pronuncio queste parole non mi rendo conto del fatto che si sia avvicinato a me.

Mi afferra dai fianchi tirandomi verso di lui, li accarezza lentamente per tutta la loro lunghezza facendomi trattenere il fiato.

《Non abbastanza.》

Mi bacia senza alcun avvertimento e la cosa mi prende decisamente alla sprovvista, le sue mani sui miei fianchi mi provocano una serie di brividi ai quali non ho intenzione di resistere: mi piace troppo come sensazione.
Porto le braccia attorno al suo collo e ricambio il suo bacio mordendogli le labbra.
Mi sto facendo trasportare molto dalla cosa per due ragioni: la prima è che ha un corpo da urlo, la seconda è che questa situazione mi piace troppo.
Poi però mi prende i polsi e la situazione cambia, quasi mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo.
Cosa cazzo sta facendo?

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