Mio piccolo, dolce, dolcissimo, fiore.
Come stai? È una domanda che sembra di rito, eppure mi preme saperlo, ora più che mai. Ti sento così lontana e ricordo i tempi in cui mi bastava un semplice sguardo per capire il tuo stato d'animo. Ora invece, sei tutto tranne che un libro aperto per me, io che leggevo le tue pagine e capivo ciò che era scritto tra le righe, io che sfogliavo i fogli di sottile pergamena di cui sei formata, io che amavo il tuo profumo, aveva un retrogusto antico, che sapeva di mistero e sogni infranti. Eri il mio libro delle favole il cui il lieto fine era una bellissima bugia con cui tu mi incantavi.
Tu che guardavi lontano e sapevi districare i miei più segreti pensieri, tu che giocavi con la matassa dei miei desideri, tu che con un sorriso triste facevi viaggiare la mia immaginazione.
Sognavo sempre di baciare le tue labbra, chiare e leggere, osservandole perdevo la cognizione del tempo, finché sbattevi veloce le ciglia e giravi il viso. Guardavi verso la finestra, oltre il vetro, oltre il giardino, oltre il cielo.
Ti perdevi sognando un roseto lontano, un glicine soffice o un campo di margherite. Sognavi i fiori senza renderti conto che per me eri la più bella delle rose rosse, il più bello dei gigli e la più perfetta delle camelie.
Eri il mio fiore meraviglioso ed ora non posso guardare questi giardini colmi dei colori della primavera, non posso vedere questo tripudio di petali vivi senza pensare al mio dolce fiore ormai seccato. Devi essere triste ora, sei senza la brezza leggera e senza la carezza del sole, sei sola, senza più fiori tra i tuoi capelli.
Ma, almeno, la tua bara è in legno. Un giorno, prima o poi, tornerai alla terra e ti mescolerai alle radici dei tuoi amati fiori ed io in loro ti riconoscerò.
Sarai nei loro steli e nei loro petali, sarai nel polline e darai la vita a nuovi incanti estivi. Sarai eterna, cuore mio, e tutti conosceranno il tuo sguardo carico d'amore.
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The Art Of Anesthesia
Short StoryBrevi racconti sospesi tra la vita e la morte. Riflessioni delle tre di mattina, sprazzi di pensieri scaturiti per caso, semplici sospiri d'esistenza. · · Aggiorno un po' quando capita, quando sono talmente malinconica da riesumare il passato, quand...