Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro {2};

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Cristiano Ronaldo, Real Madrid

Cris⚽️💙🇵🇹: Se vuoi essere pronta per le 19 inizia a prepararti ora. 15.09

Tu: Le belle donne si fanno attendere 🌟 15.12

Cris⚽️💙🇵🇹: Sono d'accordo su donna, ma su bella mica tanto menina 🙌🏽 15.13

Tu: Ci metto due minuti a bidonarti 15.14

Cris⚽️💙🇵🇹: E io ce ne metto altrettanti a venire a casa tua e caricarti in auto di peso 🚘 15.17

Tu: Povero illuso 15.19

Cris⚽️💙🇵🇹: Con chi sei in auto? 15

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Cris⚽️💙🇵🇹: Con chi sei in auto? 15.25

Tu: Il mio personal trainer mi sta portando a casa 15.31

Cris⚽️💙🇵🇹: Ah bene 15.34

Tu: Ti conosco così bene che ho già capito che sei preso male ma non so il perché. Quindi passami il mio fidanzato grazie 💘 15.37

Cris⚽️💙🇵🇹: Non sono preso male! Comunque chi sarebbe il tuo fidanzato? 😒 15.39

Tu: Sese... Cris Junior, che domande!😍 15.40

Cris⚽️💙🇵🇹: Dorme 15.41

Tu: Uffaa! Vado a fare la doccia zucchina 😘 15.43
Tu: Anzi, ma stasera ci saranno pure quei fighi dei tuoi compagni più giovani vero? 15.44

Cris⚽️💙🇵🇹: Si e anche le responsabili del settore social 😍 15.46

Tu: Uh! Sono contenta per te zucchina
A dopo 💘 15.49

Cris⚽️💙🇵🇹: Sei irrecuperabile.. a dopo menina💘 15.52

Quanto ti piaceva prenderlo in giro? Moltissimo. Era il tuo modo di essere e anche se talvolta risultavi una bambina, non ti interessava. Lui aveva otto anni in più di te, ma questo non ti pesava, bensì ti faceva sentire al sicuro avere un uomo più grande al tuo fianco.

Al tuo fianco in che senso? Beh, non lo sapevi neanche tu. Eravate complici, vi scambiavate sguardi pieni di elettricità, stavate spesso insieme, ti capitava di restare giornate intere da lui e invece che far venire una baby sitter per Cris Junior, quando lui aveva una partita te ne occupavi tu. Quella sera ci sarebbe stata la cena di fine campionato del Real Madrid e ti aveva chiesto di andare con lui. Inutile specificare che era da una settimana che ne parlavi con la tua amica perché eri davvero agitata. Eri andata insieme a lei a scegliere un vestito e le scarpe. Volevi far bella figura davanti alle donne dei suoi compagni. Ne conoscevi alcune come Pilar e come Clarisse, le avevi viste qualche volta sugli spalti, mentre l'unica con cui avevi stretto amicizia era Alice, una ragazza italiana molto simpatica.

Indossasti l'intimo e iniziasti a truccarti. Facesti del tuo meglio e infine ti potesti definire soddisfatta della linea di eye liner applicata su entrambi gli occhi. Mettesti un rossetto color nude. Slegasti la coda e facesti ricadere i tuoi lunghi capelli sulla schiena, decidendo di raccoglierli in uno chinion ben ordinato. Ci stavi mettendo impegno a prepararti, volevi vedere Cristiano sorpreso, a bocca aperta. Volevi che soltanto dopo averti fissato esterrefatto, ti avrebbe fatto un complimento.

Infilasti il vestito rosso fuoco. Aveva due fasce verticali che ti ricoprivano il seno, il busto era fasciato perfettamente dalla stoffa e poi la gonna lunga ricadeva morbida sulle gambe. Te ne eri innamorata appena lo avevi visto. Preparasti la pochette e fatto questo, infilasti i tacchi. Dodici centimetri, ti eri allenata per poterli portare quella sera.

E proprio come ti aspettavi, Cristiano era rimasto senza parole. Ti aveva visto varcare il portone del condominio dove vivevi e non aveva più proferito parola, fino a che non gli desti un bacio sulla guancia. Il tratto portone-auto era stato imbarazzante, perché benché avessi centrato il tuo obiettivo, vederlo così attratto da te faceva tutto un altro effetto. Infatti avevi tenuto lo sguardo basso per tutto il tempo, fino a che non avevi sentito il suo braccio muscoloso stringerti il bacino.

"Sei meravigliosa, menina." Sussurrò piano.

"Anche tu sei molto bello stasera, zucchina." Lui non si curò del tuo solito soprannome, ma posò le labbra sulla tua guancia e indugiò su di essa un po'. C'era un atmosfera magica in quel momento.

"Terra chiama y/n." Alice stava sventolando una mano davanti la tuo viso, incantato a guardare la candela posta al centro del tavolo. Scuotesti il capo e gli rivolgesti uno sguardo.

"Pensavi al tuo Cricri, vero?" Ti diede una spallata. Raccontasti anche a lei quel momento.

"Siete bellissimi. Poi hai ragione, lui ti guarda sempre, ma questa sera lo fa con occhi diversi. Non so, sembra completamente sotto un treno per te tesoro." Ti disse Alice sorridente.

"Ma ancora non state insieme?!" Ti voltasti e vedesti Marco Asensio seduto di fianco a te.

"Beh, no." Facesti spallucce, leggermente sconsolata.

"Sai cosa dice quando lo prendiamo in giro sulle donne che ha avuto: ora ce ne una ed è la più importante che abbia mai avuto." Sorridesti dolcemente mordendoti il labbro.

"Davvero dice così?" Chiedesti alzando lo sguardo. Il tuo cuore stava battendo fortissimo, era una cosa bellissima.

"Esatto. Ti prego vacci a parlare, se non si muove lui a fare qualcosa, muoviti tu." Borbottò Marco divertito, mettendo una mano sopra la tua, appoggiata sul tavolo.

"Sh, sta arrivando!" Bisbigliò Alice. Lo vedesti camminare verso il vostro tavolo, sembrava nervoso, ma comunque stava sorridendo. Si slacciò il bottone del completo blu e dopodiché ti sorrise. Venne viso di te.

"Scusate se ve la rubo." Mormorò, prima di prenderti per mano e portarti di fuori tranquillamente. Ti piaceva tenere la sua mano. Una volta giunti all'esterno, piuttosto lontani dalle vetrate della sala, ti lasciò la mano. Quando si voltò, la sua espressione era mutata, da tranquilla ad arrabbiata.

"Che succede Cris?" Domandasti vedendolo in difficoltà.

"Che succede? Me lo stai chiedendo davvero? Sai, quando questo pomeriggio ho ricevuto il messaggio pensavo e speravo che scherzassi, che non ti avresti davvero provato con un mio compagno. Tu scherzi sempre, mio dio! E invece no, ti ho trovata a fare a Marco i sorrisini del cazzo che hai fatto sempre a me. Mi stai prendendo in giro?" Non aveva urlato queste parole, ma le aveva sputate con un'acidità che ti fece restare male. Davvero credeva che tu ci stessi provando con un altro dopo tutto quello che avevate passato tu e lui?

"Ma che cazzo stai dicendo! Io non ci provavo proprio per niente con Marco. Quei sorrisini del cazzo, come li chiami tu, erano dedicati esclusivamente, solamente e completamente a te, perché stavamo parlando di te, di quanto tu mi piaci e di quanto tu mi reputi una frequentazione seria, stavamo parlando di quando ci siamo visti stasera, di quel bacio sulla guancia che mi ha dato più emozioni di tutti i baci sulle labbra che io abbia mai dato. Stavamo parland..." Le tue urla furono interrotte, finalmente, dalle sue labbra adagiate sulle tue. Le tue mani stringevano le sue guance e le sue ti stringevano il bacino. Eri così emozionata da quel momento che delle lacrime ti scesero sul viso, era da così tanto che aspettavi quel momento che le sensazioni si erano triplicate. Lui adagiò la fronte sulla tua.

"No menina, non piangere." Tu scuotesti il capo e lo baciasti di nuovo, impaziente di sentire di nuovo quel gusto, il tuo gusto preferito.

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Dedicato a avesvaleeh

Finalmente ce l'ho fatta, non me lo sono dimenticata! Spero che ti piaccia, bacio!💋

One shots; immagina » Footballers'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora