(EX EVERY STEP I TAKE) | È possibile guarire dalle ferite del passato? È questa la domanda che continua a tormentare Marco, un giovane studente di filosofia che scrive lettere a una donna che non fa più parte della sua vita. Dopo aver incontrato per...
Cari lettori! Eccoci ancora una volta qui con Marco e Aurora ❤
Vi è piaciuta la seconda parte del capitolo 14? Cosa accadrà ora che i due ragazzi si sono avvicinati? Staranno insieme?
Io come al solito ho la bocca cucita 🙊🙊🙊 ahah
E quindi vi lascio augurandovi buona lettura ❤
E come sempre, GRAZIE per tutti i voti e i commenti che mi lasciate ❤
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"Loving can heal, loving can mend your soul
And it's the only thing that I know
I swear it will get easier, remember that with every piece of ya
And it's the only thing to take with us when we die
We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Our hearts were never broken
And time's forever frozen, still"
Photograph - Ed Sheeran
Marco e Aurora trascorsero il resto della mattinata insieme, stesi sotto le coperte, a parlare dei loro film preferiti, dei posti in cui erano stati, o semplicemente ad ascoltare in silenzio i rumori provenienti dalla strada. Uscirono di casa che era da poco passato mezzogiorno, per tornare alle rispettive facoltà e seguire le lezioni pomeridiane.
Quella volta aspettarono il pullman insieme. Stettero lì, alla fermata, l'uno affianco all'altra, le loro dita intrecciate a simboleggiare quel legame profondo che si era appena creato tra loro.
Aurora sentiva il calore fluire dal corpo di Marco fino al suo, attraverso quella mano che stringeva la sua. La mente continuava a riportarla in quella stanza, dove solo poche ore prima le barriere che aveva così faticosamente tirato su erano venute meno e il ragazzo dagli occhi verdi e i capelli castano-dorati accanto a lei l'aveva restituita alla vita.
Quando il pullman arrivò, i ragazzi cercarono due posti vicini, sul fondo, per potersi sedere l'uno accanto all'altra e tenersi ancora per mano, e guardare il traffico scorrere fuori dal finestrino.
Pur essendo quasi alla fine di novembre, era una giornata tiepida e soleggiata. Quando il pullman attraversò un ponte sull'Arno, Aurora osservò il Sole riflettersi sull'acqua scura, e gli aironi, con il loro manto grigio e la testa bianca, sorvolare il fiume a pelo d'acqua, in attesa di avvistare una preda. E il cielo era di un azzurro intenso, limpido, e ad un tratto tutto le sembrò più luminoso, più bello, più vivo.
