IV. Follia?

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Aveva i polsi fasciati in delle bende che di bianco non avevano più niente, per non parlare dei diti, erano così stetti nella fasciatura che quasi non li sentiva, ma era meglio, così quando dava un pugno più forte al sacco da box non sentiva dolore, solo un lieve formicolio. Da quando si era unito al Clan di Scourge non aveva fatto altro che allenarsi, mangiava il giusto necessario per non svenire e tutto il resto del giorno era nella sala allenamenti e prendeva a pugni qualcosa o qualcuno, infatti si era di già battuto con la metà dei membri del Clan stendendoli con pochi colpi al viso o alla pancia, non sapeva perché ma era in ansia, e l'unica cosa che riusciva a calmarlo era allenarsi. Non era in ansia perché a breve si sarebbe dovuto battere con il Vice del Clan per stabilire la sua posizione nel suddetto, né perché a giorni sarebbe arrivato il suo calore -in parte sì, ma non voleva darlo a vedere- ciò che lo metteva in ansia era qualcosa di ben diverso, mentre prendeva a pugni il sacco o faceva sciogliere i muscoli con gli esercizi pensava a quel giorno o meglio a quel momento, quando gli occhi del Leader e i suoi si erano incontrati, aveva capito una cosa, una cosa che in quel momento aveva voluto ignorare, ma ciò che aveva provato, perché era stato così stupido da non capirlo?

Con un urlo arrabbiato il pugno destro si abbatté sul sacco che dondolò, facendo tintinnare la catena che lo teneva attaccato al soffitto, per la troppa forza con cui era stato colpito.

Una sola parola gli rimbombava nella testa da settimane e lo stava mandando fuori di cervello.
Imprinting*. Sua madre gli avrebbe detto indignata che il suo Imprinting non poteva essere il leader del BloodClan, e per non parlare di suo padre! Avrebbe preferito mille volta un figlio Beta ad uno stupido Omega* e il suo imprinting che era addirittura di un altro Clan!

Omega. Lui era un Omega e sin da piccolo questa sua diversità lo aveva fatto rimanere indietro e quando aveva capito che nessuno si sarebbe voltato ad aspettarlo si era messo con impegno a raggiungerli e in poco li aveva pure superati, rendendo orgogliosa la madre, e fiero il padre ma che comunque non si era 'dimenticato' di avere un figlio Omega invece che Alfa e comunque lo trattava come inferiore a lui, perché lui non era un Alfa! Ma uno stupidissimo Omega!

La voce ironica nella sua testa fece scatenare un'onda di rabbia nelle vene del ragazzo che si abbatté con un altro poderoso pugno sul sacco da box che poverino non aveva fatto niente, a parte essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Con il fiatone passò il dorso della mano sulla fronte asciugandosi il sudore.
Un'odore che ormai conosceva troppo bene arrivò troppo velocemente alle sue narici, e purtroppo il suo istinto Omega lo fece scattare, guardandosi alle spalle con il cuore che gli batteva all'impazzata.
Scourge era entrato nella stanza, e con grande piacere dell'Omega di Grau ma con suo sommo dispiacere il ragazzo indossava dei pantaloncini aderenti e una canotta bianca che aderiva perfettamente al suo petto scolpito, i capelli sudati e gli occhi che si fissarono nei suoi con prepotenza.
Grau non sapeva se disperarsi -per la conferma che quel ragazzo era il suo Imprinting- o se urlare di gioia -alla vista del suo Imprinting-.

"Ancora qua?"
Fece ironico il Leader sogghignando alla vista dell'indecisione di Grau. Perché sì, signori e signore, anche lui lo aveva capito, e di certo non era così difficile da capire, quando succede succede e il nostro cuore mica lo possiamo fermare!
Infatti anche lui quando era entrato e aveva visto Grau con solo addosso i pantaloncini e nessuna maglietta si era sentito smarrito, avrebbe voluto osservarlo mentre i suoi muscoli non del tutto formati continuavano a saettare mentre prendeva a pugni quel povero sacco da box.
Si fissarono e capirono, non seppero come, ma riuscirono a leggere la consapevolezza negli occhi dell'altro.

"Da quanto lo hai capito?" Fu Grau il primo a rompere il silenzio, che però non si azzardò a rompere il contatto visivo.
"Da una settimana, tu..." Con un cenno del capo indicò il sacco che poverino era stato torturato per tre settimane di fila.
"Mi sa che lo sapevi già da molto" finì la frase facendo un passo verso di lui, che però ne fece uno indietro, non sapeva perché ma aveva paura, aveva paura del suo Omega che stava miagolando dalla gioia, perché il suo Alfa lo aveva riconosciuto, aveva paura di essere toccato da quell'Alfa che non faceva che far batter il suo cuore.
Aveva paura di amarlo.

All'incirca a due anni ha dovuto capire che non era accettato nel suo Clan per la sua diversità, aveva circa due anni quando ha incominciato ad odiarsi per la sua diversità, aveva circa due anni quando si è convinto che nessuno lo avrebbe mai amato, era troppo diverso.
Ed ora, dopo aver passato più di diciotto anni con queste convinzioni doveva cambiare tutta la sua vita per cosa? Per il suo stupido essere Omega? No, non ci sarebbe riuscito, almeno non in tre settimane, si odiava ancora troppo per poter riuscire ad amarlo.

Quando Scourge era scattato offeso che il suo Omega lo ripudiasse e gli aveva stretto in una morsa ferrea i polsi, era impazzito.
Troppe emozioni lo invasero. La felicità che il suo Alfa lo volesse, la paura di odiarlo, la voglia di baciarlo, l'odio per se stesso, perché non riusciva a decidersi. Erano troppo forti e lui a suo malincuore troppo debole.

"Ti prego lasciami" la voce rotta dal dolore gli occhi stretti per far sì che quelli dell'altro non lo toccassero.
"Non posso" un sussurro al suo orecchio che gli face sgranare gli occhi impaurito.
Il leader appoggiò la mano sulla sua guancia portando lo sguardo a collidere con il suo. Con le dita gli accarezzò la guancia e guardandolo negli occhi lo baciò, un bacio dolce che travolse i due facendoli sospirare di sollievo, niente aveva più senso, né l'odio per se stesso di Grau, né l'offesa che prima Scourge sentiva di aver ricevuto, erano loro, ed erano insieme, questo bastava.



PAROLE CHE SA NON POTETE SAPERE PERCHÉ SO CHE NON SIETE COSÌ MATTI DA LEGGERE QUELLO CHE LEGGO IO:

*L'imprinting funziona tipo "colpo di fulmine": dopo quello niente diventa più importante di stare con il proprio compagno, cercarlo, volerlo in maniera quasi ossessiva.
É come innamorarsi ma a dieci volte la velocità. Un appartenersi rendendosi conto di potersi trasformare in tutto ciò di cui l'altro ha bisogno: un protettore, un fratello, un amico o un amante.

*Omega/Beta/Alfa o Alpha=
Nel mondo dell'omegaverse l'umanità è divisa in tre categorie, gli Alfa(Alpha)che sono come i "capi" della società e di solito sono maschi anche se ci sono qualche femmine, gli Alpha riescono a sentire quando il proprio Omega va in calore o quando un Omega è legato con qualcun altro dal suo odore, i Beta sono in seconda posizione e non vanno in calore, infatti per la riproduzione di un Beta devono essere per forza un ragazzo e una ragazza ad accoppiarsi mentre per gli Omega e gli Alfa non importa, l'ultima categoria della società è quella degli Omega che, oltre ad essere trattati peggio delle donne nel medioevo, possono essere sia maschi che femmine (anche se sono di più le femmine), e quando vanno in calore hanno, diciamo, un estremo bisogno del loro Alpha.

I'm A Demon, Do You Know It Angel? [Warrior Cats]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora