Capitolo 2

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Ero. stanca di soffrire e di essere torturata da questi ragazzi,  dovevo trovarmi subito un. lavoro.

"cosa vuoi?"-mi. chiese Zack facendomi ritornare alla realtà.

" niente"-dissi singhiozzando.

"ma se un'ora fa. nemmeno mi. dicevi. che avevi fame!!"-urlò.

"m-ma ora non. ne ho. più"-piansi.

"Stronza"

Stronzo.

Gli avrei voluto dire tutto quello che pensavo e ammazzarlo, ma non potevo farlo, dovevo pensare anche alle mie figlie, chissà dov'erano.

Avevo male alla pancia, per quel poco di mangiare che avevo nel mio stomaco.

Zack ordinò un caffè e tanto perché gli facevo pena mi offrì un bicchiere di coca.

"dovresti  ringraziarmi sai?"-scattò il mio "fidanzato".

"sai. con uno che mi tratta di merda"-risposi secca.

Egli mi diede uno schiaffo, dopo di che mi prese per i capelli e mi trascinò fino in macchina.

"voglio vedere se mi parli ancora così la prossima volta!!"-mi diede un'altro schiaffo facendomi cadere.

La. gente ci guardava e un signore si avvicinò.

"signore che sta facendo a questa fanciulla?"

"Ha fatto la bambina cattiva"-rispose Jack guardandomi storto.

"ma..."

"SE NE STIA FUORI!!!! "-gridò "razza di vecchio decrepito"-aggiunse e mi prese per la mano.

Mi faceva male la guancia e l' occhio destro.

Egli mi riportò a casa e osò addirittura anche banciarmi.

Fui costretta ad accettare.

Per fortuna la casa era vuota e silenziosa quindi ne approfittai per andare a farmi una doccia.

Posai il mio beautycase sulla lavatrice e mi spogliai, ma prima di entrare nella doccia, mi accorsi che mancava il bagno schiuma e andai nel bagno dei maschi.

Il mio corpo si rifletteva su uno specchio nel corridoio in uno stato pietoso.

Mi fermai a esaminarlo e mi accorsi che avevo lividi e tagli dappertutto.

Per non parlare della mia faccia che sembrava essere stata vittima di un intervento chirurgico andato male.

Labbra gonfie, occhi gonfi e lividi sui due zigomi.

Terrorizzata dal mio aspetto andai a prendere il mio bagnoschiuma con un guanto  tappandomi il naso dalla puzza.

Si capiva che era il bagno dei maschi.

Entrai nella doccia e mi lasciai andare sotto un getto d'acqua calda sensazionale.

Le mie lacrime si mescolavano con l'acqua e se non doveva essere piena di acqua era piena di lacrime e inchiostro nero.

La mia vita faceva schifo, alcune volte mi chiedevo se ero nata per stare così per tutta La vita o perché Dio voleva che soffrissi.

Stavo così male che ogni giorno non vedevo l'ora che una macchina mi.prendesse giù.

I miei pensieri furono interrotti da  una musichetta .

Per fortuna avevo lasciato il mio telefono sulla cesta dei vestiti sporchi, mi asciugai le mani su il mio asciugamano e lo presi.

Wounds and bruises (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora