Capitolo 4

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Sospiro quando mi sento presa in braccio.

Sbatto più volte gli occhi, e tento di capire chi mi stava portando.

Riesco a vedere solo dei capelli ricci.

Una lucina mi acceca, e sento il rumore delle chiavi che aprono una porta.

Non so dove mi trovavo il quel momento, ma ero con qualcuno, con qualcuno che mi aveva salvata dal inferno in cui vivevo.

Il rumore delle scarpe si espandeva nel corridoio, e anche quello dell'ascensore che si apriva.

Ero troppo debole per reagire e la mia gamba mi faceva malissimo.

Usciamo dall'ascensore e quel ragazzo sconosciuto, apre un altra porta ed entra in un appartamento

Cammina per un po' e mi posa su un letto.

Sparisce per pochi secondi e ritorna con  qualcosa.

Ma prima si toglie l'indumento che copriva il suo corpo e lo lancia sul letto.

Non so se sapeva che ero sveglia e che sentivo e vedevo quello che faceva.

Sento il rumore di qualcosa che si apre e cerco di girare la testa dalla parte da cui proveniva.

Finalmente riesco ad aprire completamente gli occhi e a vedere un bellissimo ragazzo riccioloso e muscoloso.

Egli si accorge che lo sto guardando e interrompe il suo lavoro per girarsi e guardarmi.

"hey"-sorride.

Aveva un bellissimo sorriso.

"c-ciao, scusa ma chi sei?"-chiedo e sorrido.

"Harry"-dice e mi guarda intensamente.

" Io sono Hurter"-dico e sorrido a mala pena per La debolezza.

"già... mi dispiace per quello che ti é successo"-dice e abbassa lo sguardo.

"mi ci sono abituata..."-sospiro e sorrido un'altra volta.

"q-quindi non era la prima volta?"

"no..."

"oh.."-dice e mi tampona con il cotone bagnato sulla ferita della gamba.

Trattengo le urla dal dolore e infine egli mi toglie la pallottola.

"grazie di tutto...Harry, grazie di avermi salvata, non so veramente come ringraziarti."

"di niente Hurter...sentivo delle urla e io conoscevo bene Erik e quindi non ho esitato"

"grazie mille"

Egli sorride e toglie la sua giacca suppongo ,dal mio corpo.

Il cambiamento di espressione era evidente.

Rimane a bocca aperta dallo "spettacolo" che aveva appena visto.

"ti devo portare all'ospedale e dopo dalla polizia"- dice preoccupato.

"no no no Harry!!ti prego!"-supplico, non voglio che chiami la polizia.

"perché ?guarda che cosa ti ha fatto!!"

"sì lo so, ma ti prego, non chiamare La polizia o l'ospedale"

Ci pensa su e dopo di che cambia idea e mi aiuta ad alzarmi.

"non fare nessuno sforzo"-mi rassicura.

"grazie...però ti prego non..."-non.mi lascia finire.

Mi mette una mano sulla spalla e mi dice.

Wounds and bruises (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora