C'era una volta un telegiornista che lavorava in una fabbrica di bicchieri di alluminio, il suo nome era Protozoo , esso come tutti gli operai aveva un compito ben preciso , quello di leccare la vernice delle panchine.
Protozoo, quel giorno, tornò a casa esausto perché aveva leccato troppe panchine e visto che doveva sistemare casa perché la sera prima aveva dato una festa, decise di farsi visitare l'orecchio dell'alluce destro perché ultimamente non sentiva bene, si incamminò e arrivo finalmente dal fruttivendolo che lo fece sdraiare sul banco frigo per visitarlo <<Mhh a quanto pare il tuo orecchio ha contratto una brutta malattia...>> , Protozoo allora preso dallo spavento prese una ciabatta e la tirò sulla fronte del medico che cadde sbattendo la testa sul freddo pavimento.
Protozoo inizialmente non si rese conto di ciò che aveva fatto... aveva ucciso un fruttivendolo, si guardò intorno sperando che non ci fosse nessuno ad assistere a ciò che stava succedendo, si alzò dal lettino, si avvicinò al medico e lo guardò... continuava ad avvicinarsi sempre di più fino ad essere a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
Era morto di otroglixomia, una malattia rara che colpisce una persona su una, dovuta alla collisione di una ciabatta di silicone sull'unghia del piede destro.
Protozoo si alzò da terra e si dirisse verso la porta... ma...la porta si aprì di scatto! Era la signora Lauretta ! la bidella della ragioneria! Disse<<Ma che cos'è tutto questo casino!! Hai ucciso il dottor Fior Affumicato come ti giustifichi ?!!!?
>> protozoo disse <<Ma.. io non.. V-V-volevo... mi aveva detto che ce lo diceva alla maestra Pompea... e io gli ho tirato una carrubba sull'orecchio.>>la signora disse <<Ah ok, ciao allora>> la bidella se ne andò via dalla stanza insieme alla sua paletta e la sua scopa preferita canticchiando un motivetto felice.
Protozoo uscì dalla stanza e andò a casa pensando alle parole del dottore, aveva contratto una malattia, ormai era ad uno stadio avanzato e impegnò i suoi ultimi anni di vita da telegiornista a osservare la vernice fresca delle panchine che si asciugava ma il suo passatempo preferito era guardare l'erba che cresceva nel suo giardino, era così bello per lui, quasi affascinante, non riusciva ormai a smettere per lui era come una dipendenza che riusciva a colmare quel vuoto dentro di lui.
Un giorno mentre guardava l'erba crescere vide un cavallo con il collo di giraffa che parlava nel suo giardino, dopo poco perse l'equilibrio, si inginocchiò e si accasciò delicatamente quasi accarezzando la terra sotto i suoi pied, tocco terra e chiuse gli occhi.
Oramai la malattia lo aveva consumato ed era finita.