Steven.

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Caro papà,
Perché mi hai abbandonata?
Eri la mia unica ancora, il mio unico appiglio. E te ne sei andato.

Da piccola quando la mamma mi sgridava tu eri sempre presente, ad imitarla quando lei non guardava e mi facevi morire dalle risate quando lei ti beccava e ti tirava per un orecchio e tu ancora lì a prenderla in giro.

Mi piaceva passare il natale quando eravamo solo io e te a costruire l'albero di Natale, e di sotto delle canzoni di band rock Under 60.

Mi ricordo che mi bastava solo guardarti negli occhi per rivederci i miei.

Ti ringrazio per avermi dato il tuo stesso carattere, impulsivo e combattivo.

Mi ricordo quando avevo combinato un grande guaio e per punirmi mi avevi tirato una sberla, la accettai ma tu al posto mio scoppiasti a piangere e mi chiedesti scusa mino 100 volte.

E poi te ne sei andato.

Ci abbandonasti nel pieno della notte, lasciando solo una lettera alla mamma e la tua collana di quando facevi il militare a me.

Non penso tu sappia che io adesso sia gravemente malata e che due giorni fa sono stata ricoverata, sto perdendo le forze papà, sto crollando e stavolta senza di te non credo di potermi rialzare.

Mi manchi papà, e non da ora che ho una malattia, ma da quando sei scappato.

-Sophia.

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