23 Ottobre
Aula di Storia della Magia, ore 16.00
L'orologio segna le quattro del pomeriggio e la lezione di Storia della Magia sembra non avere fine.
Sono accasciata sul banco da dieci minuti ormai, la penna abbandonata nella mano destra e gli occhi che continuano a chiudersi.
Così che mi perdo sempre una parola o due del discorso, finendo per non capire assolutamente niente di ciò che scrivo.
"I Goblin hanno così attaccato la centrale" per esempio.
Che diamine vuol dire?!
Perché dei Goblin dovrebbero voler attaccare una centrale elettrica?!
Oh Merlino, devo chiedere alla McGranitt di cambiare insegnante.
Il trillo della campanella è come musica per le mie orecchie, e difatti mi alzo di scatto, svegliando parecchia gente tra l'altro e afferro la borsa con foga mentre scappo veloce dall'aula.
Non fraintendetemi, amo storia, anche perché altrimenti non l'avrei scelta dopo i G.U.F.O.
Ma onestamente il parlare di Ruf è così soporifero che non manca lezione in cui non mi addormenti almeno per cinque minuti.
E non sarebbe poi così male, visto che non si accorge nemmeno di James che si diverte ad usarlo come bersaglio mobile, ma è comunque snervante perché ogni volta che succede, alzo la testa di scatto facendo prendere un colpo al mio compagno di banco di turno.
Forse è per questo che adesso il banco affianco al mio è sempre vuoto.
Cammino velocemente, l'unico pensiero rivolto all'appuntamento con William.
Avevamo fissato alle 4 e un quarto in un'aula al terzo piano, ma come mi ha comunicato tramite un biglietto qualche ora fa, l'appuntamento è stato spostato nella sala comune dei Serpeverde.
Un paio di scale in più per me insomma.
Almeno ha avuto la decenza di comunicarmi la parola d'ordine, perché altrimenti lo avrei schiantato non appena mi fosse capitato a tiro.
<< Merlino. >>
Mentre il muro in mattoni rivela una stanza verdognola e decisamente claustrofobica, rifletto sul fatto che nell'ultimo periodo ripeto davvero spesso questo nome.
Scandaglio la sala con lo sguardo, gli occhi dei presenti fissi sulla sottoscritta.
<< Perché conoscevi la nostra parola d'ordine? >> Jason è comodamente seduto su una poltrona in prossimità del fuoco, che verde, riscalda, o almeno così pare, la sala.
Albus occupa invece il divano, disteso su di esso mentre sfoglia una rivista di Quidditch, le gambe appoggiate con grazia su quelle di Scorpius, che per inciso non pare proprio felice della sistemazione.
<< William. Ha detto che ci saremo incontrati qui per le ripetizioni. >>
Albus sposta lo sguardo dalla rivista giusto qualche istante per commentare << non te l'ha detto? È finito in punizione con Paciock. >>
<< Che ha combinato? E come mai voi non siete con lui? >> Jason ghigna, sistemandosi più comodamente sulla poltrona.
<< Perché non sono io che ho fatto saltare in aria dei vasi solo perché una Mandragola mi ha morso un dito. >>
Alzo gli occhi al cielo, prima di muovermi a disagio da un piede all'altro << e ha detto quando tornerà? >>
<< Probabilmente verso l'ora di cena. >>
Annuisco velocemente, osservando con interesse la rivista di Albus.
<< Vuoi leggerla? >> La sua voce bassa mi prende totalmente in contropiede visto che i suoi occhi sono fissi sulle pagine.
<< Mmh? Ah si, grazie. >> Scavalco le gambe allungate di Scorpius e prendo posto per terra.
<< Il solito gentiluomo tu >> commenta sarcastico Jason, alzando gli occhi al cielo e offrendomi la sua poltrona con un sorriso affascinante.
<< Sono comoda quaggiù grazie. >> Uno sbuffo proveniente dall'angolo opposto del divano mi fa girare la testa di scatto.
<< Infatti sono stato io a sedermi su di te quest'estate solo perché la sabbia era scomoda giusto? >> Il cuore mi batte all'impazzata, mentre fisso sbalordita Scorpius, sul viso di lui l'espressione timorosa eppure piena di contegno.
<< Bhe non è la sabbia in sé a disturbarmi, sono quelle stupide buche che vi si nascondono o quegli stupidi rametti che si infilano a tradimento sotto l'asciugamano. Anche se a ben pensarci, anche la sabbia è detestabile, sempre pronta ad infilarsi in ogni anfratto. >>
Sorrido felice, alzandomi con lentezza dal pavimento, mentre osservo sorniona l'espressione più rilassata di Scorpius.
<< In effetti hai ragione però: tu sei più comodo. >> Mi siedo sulle sue gambe, scoccandogli un sorriso malandrino.
<< E tu non sei proprio un peso piuma. >>
<< Il solito maleducato. >>
<< La solita rompiboccini. >>
<< Ed ecco che è tornata a regnare la pace tra la coppia più acclamata di Hogwarts. >> Jason sorride sornione, le mani che fingono un applauso.
<< No, la più acclamata siete tu e William al momento. Non mi sognerei mai di rubarti il titolo, signor Zabini. >>
Ridacchio contro il collo di Scorpius, mentre il ragazzo sussurra al mio orecchio << mi sei mancata. >>
<< Anche tu. Cosa ti ha convinto a cambiare idea? >>
<< Le foto. E sappi che alcune di quelle rimarrano segregate nel mio baule! Già il fatto che Albus abbia visto quella in cui dormo con l'orsacchiotto mi fa rabbrividire di raccapriccio! Era proprio necessaria? >>
<< Ma se è quella più adorabile! Sai che successo con le ragazze? >>
Sbuffa contro il mio orecchio, ben sapendo quanto ciò mi dia fastidio e per ripicca gli faccio il solletico.
<< Continuate pure piccioncini, io me ne vado. >> Jason si alza dalla poltrona, un piccolo inchino ironico e la tipica espressione da seduttore mentre punta una ragazza appena arrivata nella sala.
Rimaniamo in silenzio, il mio sguardo puntato sui piedi scalzi di Albus.
Il solletico è d'obbligo.
Per la sorpresa, Albus lancia la rivista in aria, poco prima di franare sonoramente a terra.
<< Credo sia meglio togliere il disturbo. >> Scorpius si alza in fretta, sparendo poco dopo dalla mia visuale lacrimante per il gran ridere, lasciandomi alla mercé quanto mai incazzata di Albus.
Il ghigno che gli distende le labbra sottili mi fa pentire del mio gesto.
Perché Albus è una serpe, ergo osservatore e astuto.
<< Sai, ciò mi hai appena dato un'idea per la nostra scommessa. >>
<< Cioè dovremo buttarci giù dalla scopa a vicenda? >>
<< No. Anche se non nego che l'idea mi paia molto allettante ora come ora. Ma stavo pensando a qualcosa di più spettacolare. >>
<< Cosa? Per Merlino togliti quel sorriso inquietante e parla! >>
<< Se perdi dovrai baciare il capitano dei Corvonero. Davanti all'intera scuola. >> Ci metto un secondo di troppo per realizzare il significato di quelle parole.
Il capitano della squadra.
Louis.
Quel Louis.
<< Tu sei diabolico. >> Il ragazzo mima un inchino, sorridendo compiaciuto.
Oh Albus, hai cantato vittoria troppo presto.
<< E sia. Ma se sarò io a prendere il boccino, tu bacerai il capitano della squadra Serpeverde. >>
Sbuffa, come a sottolineare l'indifferenza che prova nei confronti della mia minaccia, eppure ecco che un secondo dopo il suo cervello afferra il concetto.
Sbianca un poco, l'espressione a dir poco terrorizzata.
Con calma mi alzo dal divano, sistemandomi con noncuranza la divisa già perfetta.
<< Non c'è di che tesoro. Ah e ricorda, Scorpius tende a reagire in maniera inaspettata quando viene colto di sorpresa, dovresti tenerti saldamente alla scopa, perché potresti ritrovarti già in un secondo. >>
Non vedo l'ora di assistere alla scena, perché se c'è una cosa che non posso permettermi è baciare Louis davanti all'intera scuola.
Dovrei sotterrarmi poi.
O non uscire più dal Dormitorio.
Che poi vorrei capire perché proprio Louis.
Che Albus abbia capito qualcosa, e volesse lanciarmi un avvertimento?
D'ora in poi dovrò fare più attenzione a quella serpe.
Sovrappensiero raggiungo le scalinate, quando sento la voce di Lily trillare allegra << e ci sono i Gorgosprizzi in America? >>
<< I gorgo...cosa? >> Mi affaccio verso le scale, e proprio in cima vedo Lily che saltella al fianco di Abigail, la ragazza nuova.
Come ho ormai capito, al di sotto di quella perfezione si nasconde una vera e propria combina guai a cui piace girare in mutande per il Dormitorio.
O almeno questo è quanto mi ha detto Roxanne.
<< Ehi May! Eri da Albus? >> Mi ritrovo Lily a pochi centimentri dal viso, le lentiggini che costellano il suo viso minuto, quest'ultimo dai tratti quasi elfici con il sorriso scaltro che la caratterizza quando ha in mente qualcosa.
<< Si, ma ti avviso. Non è proprio di buonumore, quindi evita di fare qualsiasi cosa che potrebbe mettere a rischio la tua vita. >>
Piega la testa di lato, i lunghi capelli rosso fuoco che le accarezzano la vita sottile e gli occhi vispi che sembrano illuminarsi al sentire le mie parole.
Povero Albus, non è proprio la sua giornata questa!
Ma quale povero! Quella serpe sa il tuo segreto e non esiterà a divulgarlo se oserai fargli qualcosa!
Solo con qualche istante di ritardo mi rendo conto che Lily mi ha salutato avvolgendomi in un abbraccio con le sue braccia magre, investendomi con l'odore di primula* che si porta sempre dietro.
Abigail intanto mi scruta con i suoi grandi occhi verdi, un sorriso ad incresparle le labbra piene.
<< Non ci siamo presentate ufficialmente, ma io sono Maysilee. Molto piacere >> tendo la mano, ma le sue braccia mi avvolgono alla sprovvista, proprio all'altezza della vita, la risata cristallina che mi riempie le orecchie.
<< Quanta formalità! Io sono Abby, posso chiamarti May o Lee? >>
<< Fa pure, Abig..cioè Abby. >>
<< Dove stavi andando? >>
<< In realtà camminavo alla cieca. Ma credo che tornerò in Dormitorio. >> La scintilla di vitalità che le illuminava gli occhi pare affievolirsi, sostituita da una più giù di corda.
<< Che noia! Io volevo fare un giro al campo di Quidditch! Mi accompagni? >>Ed ecco che ritorna in modalità "sprizzo vita da tutti i pori!"
<< Nessun problema. Giocavi a Quidditch? >>
<< Portiere. E col cavolo che lasciavo vincere l'altra squadra. >>
<< Potresti fare le selezioni allora! Già che andiamo al campo, potresti partecipare, anche Rose e Roxanne fanno parte della squadra. >>
<< Sai che ti dico? Che mi hai proprio convinto! >> L'espressione battagliera impressa sul suo viso, mi vede tentata di nascondermi dietro una statua, perché cavolo! ho paura all'idea di trovarmi faccia a faccia con lei durante una partita.
Altro che Albus!
Raggiunto il campetto, lo troviamo invaso da primini che non dovrebbero trovarsi qui e da ragazze ridacchianti.
<< Vado sugli spalti, buona fortuna! >> Abigail mi stringe in un abbraccio spacca-ossa prima di inarcare la schiena e guardare i suoi sfidanti con sguardo risoluto.
Qui non finirà bene.
Ma prima: perché Scorpius è qui?
Incredula, mi avvio verso il mio migliore amico, imbacuccato in una felpa più grande di lui, che suppongo debba nascondere il suo viso, e un cappellino di dubbia provenienza blu scuro.
E come se non bastasse tiene un libro di Aritmanzia davanti al viso, come se già il resto dell'outfit non bastasse a renderlo evidente come un elefante in un negozio di cristalli.
<< Che stai facendo? >> Il libro vola via dalla mani di Scorpius, rimbalzando per alcune gradinate prima di fare un volo in campo.
<< Lo stavi tenendo al contrario, tra l'altro. >>
Gli occhi grigi di Scorpius sono sgranati all'inverosimile mentre se ne sta immobile ad osservarmi.
<< Non sapevo di essermi trasformata in Medusa, ma grazie per la brillante interpretazione di una statua. >>
La sua espressione si fa ancora più confusa adesso.
<< Medusa. Mito greco....ne abbiamo parlato a Babbanologia lo scorso anno, ricordi? >>
Vedendo che non mi risponde, alzo gli occhi al cielo e guarda caso: cosa individuo che volteggia per aria?
<< Non credevo che ti piacesse così tanto il rosso. >> Ho l'onore di vederlo arrossire deliziosamente all'altezza degli zigomi.
<< Cosa ci fai qui comunque? >>
<< Svia pure il discorso Sco', ma non cambierai le carte in tavola. Comunque sono qui perché ho accompagnato Abigail a fare il provino per il ruolo di portiere >> indicando la ragazza che saltella eccitata, pronta a sfoderare le sue abilità.
<< Comunque credo che dovrei scusarmi un'altra volta per ciò che ho fatto. Perché mi sono comportata da stupida e ti ho ferito, mi dispiace così tanto Scorpius. >> Avvolge un braccio attorno alle mie spalle, attirandomi un poco a sé << Io non sono da meno. Ti ho detto delle cose terribili, che non erano assolutamente vere. >>
<< Invece si che lo erano Sco'. Andiamo, è vero che sono totalmente cotta di Louis e lui neanche mi vede. >>
<< Dovrei comprargli un paio di quegli occhiali che indossi tu sai? Così si accorgerebbe di quanto sei bella, dolce, simpatica e....>>
<< Guarda che poi Rosie è gelosa. >>
<< Ma se a malapena mi guarda. >>
<< Anche tu avresti bisogno di un paio di occhiali caro mio, e con una montatura molto grande anche! >>
<< Oh guarda tocca a Abby! >>
La ragazza si libra in aria in prossimità degli anelli, ed è con un sorriso che riesce a scacciare quattro su cinque delle pluffe che sono scagliate contro di lei.
Non mi sorprende poi più di tanto quando viene scelta per essere il nuovo portiere.
Le faccio il segno dell'okay e per tutta risposta sfreccia verso di me, la mano alzata che aspetta il cinque di risposta.
<< Sei stata fantastica! Onestamente non vedo l'ora di vederti giocare sul serio, già così mi hai messo una grande paura addosso, fortuna che io devo occuparmi del boccino e non incontrerò la tua strada. >>
Scuote i lunghi capelli mentre ride e poi sfreccia verso il suolo.
Ed è proprio in quel momento che noto il corpo magro di Sophie camminare a testa bassa verso il castello.
A quanto pare anche lei ha assistito alle selezioni, chissà quale è stato il motivo.
Non sembro l'unica ad essermene accorta, perché James smette improvvisamente di parlare con Fred e corre verso la ragazza.
I due parlano per qualche istante, lui che sorride a più non posso e lei che lo guarda sognante.
Sarebbero proprio una bella coppia.
<< Che guardi? >> Sobbalzo quando la domanda di Scorpius raggiunge il mio orecchio con un po' troppa forza.
<< Morgana, Scorpius, smettila di essere così silenzioso! E comunque guardavo Sophie e James. >>
<< Capisco. >>
Il suo volto tradisce del nervosismo ed ecco che il mio radar "curiosità" si accende come impazzito.
<< Scorpius, non è che la tua presenza qui è dovuta anche a qualcos'altro? Che so, un'uscita con Rose? >>
Assoluto silenzio e sguardo basso.
<< Sei diventato un semaforo! Non ci credo! Volevi chiederle di uscire? >>
<< E piantala di urlarlo ai quattro venti! Io si! Però ecco... >>
<< E cosa aspetti? Vuoi che ti porti da lei? Guarda che lo faccio eh. >>
<< Non mi va adesso. >>
Osservando la sua espressione sconsolata, capisco l'antifona e gli metto un braccio attorno alle spalle.
<< Vorrà dire che glielo chiederai un'altra volta. >>
Ci incamminiamo spediti verso il castello, la voce di James che ci raggiunge squillante poco davanti ed ecco che individuo Rose e Roxanne uscire dagli spogliatoi.
<< Rose! Rox! Siete pronte ad essere stracciate? >> La mora sbuffa, scuotendo i lunghi riccioli in una chiara espressione di diniego, mentre Rose rimane silenziosa al suo fianco. << Avete le stesse probabilità di vincita che ha Lysander di convincere James! >>
<< Ergo infinite? >> Sorrido sorniona, beccandomi la fragorosa risata di Roxanne, prima che si metta a correre verso il castello urlando << ehi Mike! Ti va un giro a Hogsmeade? >>
E poco importa se l'uscita non sarà proprio all'insegna della legalità.
Il silenzio ci circonda, ed è con un gesto alquanto curioso e dispettoso che decido di intromettermi.
<< Lui è Scorpius, lei è Rose. >> Indicandoli vicindevolmente come se non si conoscessero.
<< So qual è il suo nome. >>
<< Mi sembrava l'unico modo per farmi rompere il ghiaccio. Ah e Rose, sappi che tuo cugino è davvero subdolo. >>
La ragazza mi guarda confusa, rallentando l'andatura mentre sistema la sacca sulla spalla destra.
<< Quale dei tanti? >>
<< Albus >>
<< In che senso? >>
<< Sorpresa. Ti dico solo: tieni le dita incrociate per me. >> Le rivolgo un occhiolino prima di accelerare il passo verso il castello.
Sono intenzionata a fare una capatina nella sala comune Serpeverde, giusto per ufficializzare il nostro patto ed evitare che Albus si rimangi la parola data, quand'ecco che una ragazza bionda sfreccia al mio fianco, i singhiozzi che le scuotono le spalle.
Riconosco un secondo più tardi che quei capelli così lisci e dorati appartengono ad una sola persona, e ciò mi rende ancora più sorpresa e decisa a capire cosa sta succedendo.
Corro dietro a Dominique, cercando di ragionare sul luogo che una ragazza come lei sceglierebbe per piangere in totale tranquillità e soprattutto senza i commenti della gente in sottofondo.
Raggiungo gli ultimi piani ed è soltanto quando mi trovo davanti al bagno dei Prefetti che mi ricordo della parola d'ordine.
Che ovviamente, non essendo Prefetto o Caposcuola, non posso sapere.
Ben decisa però a scoprire cosa sta succedendo, penso a qualcuno che conosco e che so essere in grado di parlare con Domi senza rischiare di incorrere nel suo lato "arpia".
Lorcan.
Riprendo a correre verso la sala comune Tassorosso, ma fortunatamente mi basta raggiungere il terzo piano per incrociare il ragazzo, in compagnia del gemello.
<< Lorcan! Ho bisogno di te. >> I due si immobilizzano, voltando il capo nella mia direzione, Lysander ha un'espressione più sorpresa mentre Lorcan appare serio e gentile come al solito.
<< Si tratta di Dominique, si è chiusa nel bagno dei Prefetti e non so come entrare. >>
<< Vado subito. >>
Lo accompagno fino alla stanza, ma quando arriva il momento di entrare, rimango immobile sulla soglia << mandami un biglietto o cerca di raggiungere la sala comune di Corvonero, okay? >>
Annuisce svelto, e si chiude la porta alle spalle.
Speriamo non sia niente di grave.
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Maybe We Found Love Right Where We Are
FanfictionDescrizione originale: Maysilee ha: sedici anni, un sarcasmo pungente e un animo da inguaribile romantica. Forse è per questo che non riesce a smettere di sperare che l'amico Louis Weasley si accorga di lei e le chieda di sposarlo. Okay, magari non...