15 Ottobre
Dormitorio Corvonero, sesto anno. Ore 14.45
Sono trascorsi ben cinque giorni da quando Scorpius ed io abbiamo litigato.
Se da un lato la sua lontananza mi ha reso particolarmente taciturna, dall'altro mi ha anche permesso di focalizzarmi di più sui compiti e sul conoscere meglio altre persone.
La prima di quest'ultime è Sophie, che con la sua gentilezza e con i suoi modi dolci mi ha catturato fin da subito.
Per questo sono molto contenta che Roxanne l'abbia portata con sé al nostro pomeriggio di studio.
Che poi non studiamo è un altro paio di maniche.
Roxanne, seduta a pancia in sù sul mio letto, sfoglia il catalogo del negozio di suo padre, sussurrando di tanto in tanto tra sé e sé e ciò mi fa decisamente venire la pelle d'oca, considerando che talvolta aggiunge risatine basse e vagamente inquietanti.
Sophie invece osserva incuriosita i vari poster che decorano i letti a baltacchino, mostrandosi in particolar modo impressionata dalla precisione con cui un Ippogriffo è disegnato, al di sopra del letto di Aria.
Quest'ultima pare essere l'unica persona diligente tra noi quattro, mentre legge il libro di Rune Antiche e trascrive una traduzione.
<< Quello è Merlino. >> Le ragazze sobbalzano, e Sophie si volta nella mia direzione, lo sguardo confuso, mentre Roxanne si mette di scatto a sedere guardandosi attorno con un sopracciglio inarcato.
<< A meno che non si sia nascosto in bagno, non vedo nessun Merlino. Se avete usato quell'erba babbana, mi sento offesa che non l'abbiate condivisa con me. >> Roxanne si siede quindi a gambe incrociate, gli occhi scuri che mi guardano indignati.
<< Non siamo fatte Roxanne. Stavo parlando di Merlino, l'ippogriffo di Arielle. >>
L'espressione di Sophie è decisamente comica mentre si volta a studiare prima il disegno e poi Aria, ancora intenta a tradurre e totalmente disinteressata alla questione.
<< Hai un ippogriffo? Che forza! Quando posso venire a vederlo? >> Con un balzo, Roxanne prende a saltellare sul letto come impazzita, ed io mi ritrovo con il culo per terra.
<< Si, ho un ippogriffo, e suppongo tu possa vederlo durante le vacanze. >> Aria alza a malapena la testa, mentre apre il dizionario e scribacchia una nota sul margine della pagina.
Un urlo estasiatico è tutto che raggiunge il mio orecchio, prima che Roxanne salti giù dal letto, rischiando di colpire me tra l'altro, e abbracci di slancio Aria.
<< Devo andare a spedire una lettera a mio padre, ne sarà felicissimo! >> Afferra la felpa e chiude con forza la porta del Dormitorio, canticchiando un motivetto delle Sorelle Stravagarie.
<< Credo di essermi persa un passaggio. Perché suo padre non vedrebbe l'ora di sapere una cosa del genere? >> Sono estremamente confusa, e mi aspetto che Aria con la sua geniale mente analitica sia in grado di illuminarmi sulla questione.
Tuttavia rimango delusa quando la ragazza chiude con uno scatto il libro e si sistema la divisa commentando << non ho idea. Chiederò a Fred. >>
E dopo un veloce saluto, esce dalla stanza.<< Miss simpatia proprio. >> Sophie ridacchia e mentre ci sediamo sul mio letto chiede << ma fa sempre così? >>
<< Non sempre. Solo il 95% delle volte. Ma è davvero simpatica, credimi. >>
Mi osserva pazientemente e devo ammettere che il suo sguardo mi mette un poco a disagio, perché appare limpido come pochi altri, forse soltanto pari a quello di Louis.
<< Che facciamo? >>
Si lascia cadere sulla coperta, osservando la decorazione argentea del letto, mentre io mi scervello sul possibile svago.
<< Ti direi sparaschiocco, ma sono una frana totale a quel gioco e dopo aver perso divento molto vendicativa, perciò no. Però tu sei nata babbana giusto? >>
<< Si, che cosa avevi in mente? >>
<< Devi sapere che mio fratello ed io siamo molto competitivi, e ci piace sfidarci in innumerevoli giochi, che siano in scatola o elettronici e si da il caso che ne abbia giusto un paio nel baule. Cioè quelli scatola intendo, perché quelli elettronici saltano in aria, e credimi lo so perché al primo anno ho tentato di portarmi la Play Station.>>
Mi alzo rapidamente, prendendo a frugare nel grande baule marrone, spostando i vari vestiti sul letto perché ci sono decisamente troppe cose qui dentro.
Sophie si siede a gambe incrociate, osservando con particolare attenzione un vestito rosa antico, senza maniche e con la gonna ampia.
<<È bellissimo! Come mai ce l'hai? >> Sposto lo sguardo su di lei, prima di tornare ad esaminare in lungo e in largo il fondo del baule.
<< Lumaclub. Sono un membro dallo scorso anno. In effetti se vedi ci sono un sacco di altri vestiti qui dentro, non perché voglia partecipare ad ogni serata, ma perché ho un debole per i vestiti eleganti. >>
A dimostrazione di ciò che ho appena detto, le mostro un altro vestito, stavolta bordeaux, con una cintura nera all'altezza della vita.
<< Vorrei avere anche io dei vestiti del genere! Anche se ammetto preferirei una stampa floreale. >>
Le rivolgo un sorrisetto, mentre ripongo i vestiti buttati alla meno peggio sul letto e in cambio vi poggio i quattro giochi in scatola appena trovati.
<< Mi offrerei volontaria per una giornata di shopping, ma detesto rimanere in un negozio oltre il tempo massimo di 1 ora. Però potresti chiedere a Candy, dubito che riuscirebbe a dirti di no. >>
Faccio un cenno al baule semichiuso della ragazza e Sophie ridacchia nuovamente divertita.
<< Allora: cluedo mi piace un sacco, ma lo escluderei perché siamo soltanto in due; battaglia navale, memory e carte. >>
<< Scelgo battaglia navale.>>
Lascio cadere gli altri giochi sul pavimento, e poi consegno il "tabellone" a Sophie.
<< B5 >>
<< Mancato. >>
<< N8 >>
<< Oh Merlino, hai affondato la mia barchetta! >>
La fisso male mentre per l'ennesima volta affonda una delle mie navi.
<< Dillo che hai la vista a raggi x. >>
<< Sono andata ad intuito >>
<< Io ci rinuncio. >>
Mi lascio cadere sul letto, e poco dopo lei fa altrettanto, rischiando di far cozzare le nostre teste.
<< Che si fa? >>
<< E se parlassimo un po'? >>
<< Andata. Di cosa? >>
<< La tua altra compagna di stanza, quella fissata con i vestiti, Candy giusto? È quella che va dietro ad Alec? >>
<< Mmh. Diciamo che sono più in una relazione molto strana. Si piacciono a vicenda, e credo che dopo l'ultima scenata si siano un po' avvicinati, ma è strano perché Candy è una di quelle persone a cui piace condividere le belle notizie, eppure non ha detto assolutamente niente. >>
Ho appena concluso la frase che la porta si apre e fa capolino la disordinata massa di capelli di Candice, accompagnata da un fischiettio e una divisa sgualcita in più punti.
<< Ehilà chicas! >> esclama di buonumore regalandoci un occhiolino mentre si avvicina al baule per cercare la roba per la doccia.
<< Ehilà anche te. A quanto pare dovrò riciclare una battuta di Roxy. Ti sei fumata qualcosa? >>
Candice esibisce un'espressione malandrina mentre commenta << no. Chiamalo effetto Alec. >>
Sgrano gli occhi, e ci manca poco che inciampi nel lenzuolo quando mi alzo di scatto e vado a scuoterla per le braccia.
<< Alec? Quell'Alec? >>
<< Oh si tesoro, proprio lui. E adesso vado a farmi una doccia ragazze. >>
È quasi sparita in bagno, quando torna a fare capolino.
<< Ma tu non avevi le selezioni di Quidditch oggi? >>
Oh porco Salazar.
Rivolgo un'occhiata a Sophie, la quale scatta in piedi e afferra i vestiti che ho appoggiato sulla sedia, mentre io cerco la scopa.
Corro come una forsennata fino al campo da Quidditch, la milza che pulsa dolorosamente e il fiato corto.
Louis, abbigliato di tutto punto, con la spilla di Capitano appuntata sul petto, mi osserva divertito prima di riprendere da dove si era interrotto.
<< Adesso, dividetevi in base al ruolo per cui vi siete presentati. Inizierò con i battitori, poi con il cercatore. Avanti il primo: Nathan Love. >>
Rimango in disparte, appoggiata agli spalti e con l'ansia crescente.
<< Nervosa Goldstein? >> L'irritante voce di David raggiunge il mio orecchio, sfortunatamente accompagnata dalla sua ancor più irritante persona.
<< Ti consiglio di concentrarti in silenzio, se non vuoi una manicata sulla bocca. >>
Ridacchia, per nulla colpito dalla mia minaccia.
<< Vedremo come continuerai ad atteggiarti a dura, quando ti avrò rubato il posto in squadra. >>
<< Ti viene naturale o passi le notti a prepararti queste battute? >>
Mi osserva maligno, prima di allontanarsi e andare ad importunare Dominique, peccato che lei non ci metta poi molto a fissarlo con sufficienza e mulinare i suoi lunghi capelli biondi proprio contro il suo viso trionfio.
<< Voi battitori potete riposarvi là. Vi dirò quale sarà la mia scelta quando anche le selezioni per il ruolo di cercatore si saranno concluse. Ottimo lavoro comunque.
Si faccia avanti: Margaret Bishop. >>
Il nervosismo si fa sempre più cresente, soprattutto mentre guardo le prestazioni delle altre reclute e penso che non ce la farò mai.
Perderò i sensi prima.
<< Night David. >>
Esattamente come mi aspettavo, David è davvero bravo, peccato che sia troppo impegnato a mettersi in mostra per prestare attenzione al boccino.
Vorrei davvero sorridere, ma la morsa che mi stringe lo stomaco è troppo opprimente per permettermi il lusso di divertirmi alle sue spalle.
<< Goldstein Maysilee. >>
Deglutisco a vuoto, mentre gli occhi divertiti di David mi osservano beffardi.
Credo di stare per vomitare.
Neanche gli occhi rassicuranti di Louis sembrano porre rimedio alla mia agitazione, ed è con eguale tremore che mi do una spinta e mi libro in aria.
Subito dopo vengo raggiunta dal resto della squadra, e tempo un secondo mi ritrovo bersagliata dai bolidi scagliati da Aria, che pur essendo molto mingherlina nasconde una forza fin troppo convinta.
Come se non bastasse, i cacciatori, ovvero Louis, Dominique e Lysander, tentano di tagliarmi la strada, rendendo ancora più difficile la cattura del boccino.
Zigzago tra Lysander e Aria, ma purtroppo non riesco a vedere in tempo il bolide che mi colpisce di striscio il braccio sinistro.
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Maybe We Found Love Right Where We Are
Fiksi PenggemarDescrizione originale: Maysilee ha: sedici anni, un sarcasmo pungente e un animo da inguaribile romantica. Forse è per questo che non riesce a smettere di sperare che l'amico Louis Weasley si accorga di lei e le chieda di sposarlo. Okay, magari non...