Destiny

Sono un disastro!

Bip-bip-bip.

E' questa la prima cosa che sento appena riprendo conoscenza. Senza aprire gli occhi capisco subito che sono all'ospedale, anche se non ricordo assolutamente come ci sono arrivata.

Le sensazioni che riaffiorano appena cerco di ricordare sono puro terrore e dolore.

Sono queste le sole due uniche emozioni che provo in questo momento e sono esse a spingermi ad aprire gli occhi.

Come avevo già presupposto sono in una camera di ospedale circondata da vari macchinari. La stanza è abbastanza spoglia eccezion fatta che di un divanetto dove sta dormendo la mia mamma.

La osservo mentre dorme. Maya Black è una donna bellissima oltre che coraggiosa. Con i suoi capelli neri e occhi color cioccolato, la mia mamma rappresenta un'eroe per me. Dopo la morte di mio padre, ha dovuto crescere tre bambini/ragazzini da sola e per farlo ha dovuto pure cambiare città lasciandosi anni di duro lavoro e studio alle spalle. Solo pochi anni fa è tornata veramente a vivere conoscendo il suo attuale marito Liam. L'arrivo di Liam nella nostra famiglia ha rappresentato un nuovo inizio per tutti noi.

Ormai siamo una grande famiglia un po' sparsa per tutta l'America. Infatti i miei due fratelli, Daniel e Sophia, sono ormai al college, dato che sono più grandi di me di 5 anni. Dan, patito di informatica ha scelto Harvard, mentre la sua gemella Soph ha scelto Yale per seguire il suo sogno di diventare un medico.

E poi ci sono io, Kaylee Evans, ragazza che ormai deve affittare una stanza all'ospedale per quante volte, in questi ultimi due anni, ci sono finita.

Sbuffo forte, già stufa di stare attaccata a questi tubicini e macchine.

Proprio mentre sto pensando ad una via di fuga, mia mamma si sveglia.

"Grazie al cielo! Kaylee sei sveglia! Come ti senti?"chiede subito scattando vicino a me.

Come di routine rispondo "Sto bene mamma. Ormai dovresti esserci abituata. Sarò caduta da qualche parte e avrò sbattuto la testa come al solito"

"Non sei semplicemente caduta dalle scale, Kaylee. Qualcuno ti ha spinta facendoti volar dalla finestra del primo piano. E'-è un miracolo che tu sia tutta intera. Ho avuto tanta paura di non vederti più" dice mia madre trattenendo a stento le lacrime.

Abbracciandola dico "Shh, mamma tranquilla. Sono qui e sono viva e vegeta. Solo una domanda: Quanto sono stata incosciente?"

"Per fortuna solo tre giorni" mi risponde lei asciugandosi le guance.

"E tu sei stata tre giorni qui a dormire su un divano scomodo?" chiedo. Poi, dopo la sua approvazione, dico "Mamma non ti fa bene! Sei incinta! Devi stare a riposo!"

"Sono incinta, non malata. E poi non ti potevo lasciare da sola dopo che la polizia..." appena si rende conto di quello che sta dicendo si tappa la bocca.

"Mamma la polizia cosa?"chiedo io ansiosa. Quando la vedo scuotere la testa insisto "Mamma!"

"Presumono sia stato lo stesso uomo degli altri incidenti" dice cauta analizzandomi.

Sprofondo nel letto incredula che quell'uomo non si sia ancora arreso. Cosa diavolo vuole da me? Penso angosciata.

L'atmosfera tesa viene interrotta dall'arrivo di Liam, il mio patrigno, che, appena mi vede sveglia, fa i salti di gioia.

"Super Kay è tornata! Per fortuna! Se no chi avrebbe fermato tua madre dallo svaligiare di tutto il frigo?"esulta lui con la sua solita comicità guadagnandosi uno schiaffetto sul braccio dalla diretta interessata.