Un fremito attraversò tutto il mio corpo, avevo caldo anche se intorno a me stava piovendo.
E io ero lì sotto la pioggia, che mi bagnava.
I capelli erano stretti alla mia faccia, a causa dell'acqua:
I boccoli neri mi coprivano il viso, come le piume di un corvo nero, come la notte, buia e scura, come questa.Ero in mezzo alla strada vuota, qualcuno, un ragazzo era sotto un lampione.
La luce, illuminava l'aria, umida per la pioggia, che mi impediva di vedere nitidamente.
Mi avvicinai con passo insicuro, la terra scricchiolava sotto i miei piedi, vedevo i miei stivaletti, erano fradici, e l'acqua ormai mi bagnava anche le calze.Era alto e biondo, indossava una giacca in pelle, gli occhi azzurri per un attimo incontrano i miei.
Alexander.L'intensità con cui la pioggia cadeva, aumentò improvvisamente, e io chiusi gli occhi.
Gli aprì un momento dopo, più sicura.Ero accanto a lui, sotto il lampione, le sue mani che tenevano le mie spalle.
Lo amavo, ho almeno credevo che quello fosse amore, nel modo più brutto: da lontano.
Lo avevo accanto, ma eravamo sempre troppo lontani, benché fosse metri da me.E ora era lì vicino come mai prima d'ora.
Lo guardai negli occhi verdi, per un attimo mi parvero diversi,ma poi un altro fremito mi percorse la schiena, chiusi gli occhi, distorcendo il collo.
Quando gli apri, il viso che stavo guardando era svanito, mutato, avevo ancora le sue braccia che mi tenevano, forse erano le sue.Il ragazzo che mi teneva, non era più Alexander questo aveva gli occhi di un grigio, quasi un azzurro ghiacciato, i capelli neri, venivano agitati dal vento.
Erano strani, scuri, da coprire qualsiasi colore, e sembravano talmente morbidi....
Era incredibile lo scontro che si creava tra i suoi capelli, e i sui occhi, ma anche questi anche se di un azzurro chiarissimo, sembravano spenti.Accarezzai lentamente il suo petto;
Non ostante piovesse rudemente e io fossi fradicia, lui era asciutto.Il ragazzo girò leggermente il volto sorridendo.
<< Chi sei veramente tu?>>
Il suo viso muto, in qualcosa di orribile, non aveva più niente di umano:
Gli occhi erano completamente neri, dalla bocca rossa, scendeva sangue, lacerata dai canini che sbucavano ai lati.Le unghie crescevano a un ritmo impressionante lacerando la giacca, fino a perforare la pelle.
Si storse un attimo.
Da dietro le spalle comparvero due grosse ali nere, come quelle di un corvo, l'animale urlo.Urlai anch'io...
Mi svegliai sudata nel mio letto.
Ero nella mia camera, dentro al mio letto.
Scalcia cercando di liberarmi della coperta.
Mi misi seduta, le mani sulla faccia, spaventata da quel che avevo appena visto.Mi alzai, guardando la piccola finestra.
Mi avvicinai lentamente.Fuori sembrava tutto normale.
Era buio, la luce proiettata dal lampione illuminava debolmente il paesaggio.
Accarezzai lentamente il vetro freddo con la mano.Restai per un po' così.
La consapevolezza che l'indomani sarei andata scuola si insinuava lentamente dentro di me.
Andai a coricarmi, il sonno mi invase, come il mare in tempesta che si scaglia sulla spiaggia umida.
E dopo qualche secondo.
O forse erano ore, mi addormentai.
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Angel
Vampire" È quando l'amore si fa più forte del desiderio stesso capisci chi sei" Mariel ha 17, e assieme ai due genitori apprensivi vive nelle piccola città di Forstland. La sua vita è noiosa e monotona, proprio cone ogni cosa in città. Tutto cambia all'arr...