Capitolo 11

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Dopo la nostra breve conversazione calò il silenzio.

Appogiai la testa al finestrino guardando la città notturna che scorreva davanti ai nostri occhi.

I miei genitori erano sempre stati delle persone severe e devote al loro compito di genitori cattolici.
Tutte le domeniche in chiesa, non potevo fumare, bere, vestirmi in modo appariscente, avere un ragazzo che loro non approvassero e tante altre cose che nella vita di un adolescente qualsiasi erano normali, e tra queste c'era anche il poter uscire la sera ed andare alle feste.

Guardando il panorama davanti a me però non ne capivo il motivo, il senso di queste proibizioni.

E mentre dentro di me una marea di pensieri mi turvinavano in testa, il paesaggio di fronte a me era così calmo, così tranquillo. La città era come una cartolina, immobile e panoramica.

<< Mariel ...>> mi chiamò Josh risvegliandomi dai miei pensieri.
<< Dimmi.>> risposi, girandomi a guardarlo.
<< Sta attenta. >>

Rimasi turbata dalle sue parole, ma non ebbi il tempo di replicare perché Jade si mise ad urlare: << Jooosh fermati! >> battendo la mano sul cruscotto. << Aia, mi sono fatta male. >> disse poi ridendo.

<< Jade sei sicura di stare bene? Non credi che dovresti ritornare a casa? >> le chiesi preoccupata.
<< Ma tu sei pazza Ariel... Ahaha cioè volevo dire Mariel solo che ho detto Ariel. Ma poi che razza di nome è Mariel, io non ho mai sentito un nome così.>> rispose lei divagando.
Ci fu un attimo di silenzio e poi Jade rispose a parlare.
<< Jooosh, non lasciare che lei mi riporti a casa io odio quel posto, e poi c'è quell'idiota del fidanzato di mia madre. Sai Josh, mia madre ha un nuovo fidanzato, però questo almeno non la picchia come papà, solo che a volte mi vuole troppo bene e vuole abbracciarmi in modo strano, lui e le sue mani grandi. >>

Io ascoltavo pietrificata.

<< Oddio.>> dissi sentendomi male.
Josh si girò a guardami.
<< Tu lo sapevi? >> gli chiesi.
Lui si giro di nuovo.
Non mi rispose.
<< Ahaha, si che lo sapeva. Una volta l'ha pure picchiato, povero Jim. >>

Mi presi la testa fra le mani disgustata.
Non ero arrivata a questa dannata festa e già sentivo la voglia di vomitare.

<< Comunque casa di Liam è qui, in questo quartiere, accosta qui.>>

Josh fermò la macchina e Jade subito aprì la portiera vomitando sul marciapiede.

<< Mariel, sentì: lei non credo volesse dirtelo, ma non perché non si fidava di te ma perché... ecco non capiresti tu sei così... >> farnetico lui.
<< Così come? Così infantile, sfigata , cosa credi che solo perché tu pensi che i miei genitori stiano ancora insieme non vuol dire che io abbia una vita perfetta. Tu non sai nemmeno cosa diamine si provì a essere bloccati sempre in quella dannatissima stanza, ad essere in gabbia, a vedere i tuoi coetanei fuori che si divertono mentre tu sei dentro la tua stanza a leggere un fottutissimo libro! Non lo sai, quindi non dirmi che non capirei! >> detto ciò uscì anche io dal veicolo e raggiunsi Jade, che dopo essersi svuotata lo stomaco era diretta verso la casa del suo amico.

Raccolsi la giacca che aveva fatto cadere dietro di sé e le la misi in spalla.
Lei sussultó spaventata.

<< Tranquilla, sono solo io. >> cercai di confortarla.
<< Ti ubriacherai questa sera vero? Sarà la nostra prima sbronza di coppia, come delle vere amiche. >> disse lei entusiasta.
<< Si, come delle vere migliori amiche... >> le fecì da eco io, mentre ripensavo a quello che mi aveva detto Josh.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 18, 2020 ⏰

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