Untouchable

Capitolo 3

La seconda ora passa più velocemente sopratutto perché era di letteratura ed è una delle materie che preferisco.

La prof è una signora magrolina con gli occhiali sulla punta del naso e un caschetto rossiccio.Spiega davvero bene ed è anche molto simpatica .

Per fortuna la mia prima giornata scolastica termina alla seconda ora grazie alla partita di basket.Vedo persone passare per i corridoi con la faccia dipinta con i colori della scuola (celeste e bianco), molte altre con bandiere,iniziando a riscaldare la voce per i cori .

Nulla che io voglia vedere sopratutto perchè ho scoperto dai manifesti della scuola che Justin è il capitano e non mi va di vederlo vantarsi e correre dalla sua amata Ashley in minigonna .

Non posso credere che da domani dovrò indossare anch'io quelle minigonne e top cortissimi , non so neanche se avrò il coraggio di farmi vedere nei corridoi .

Arrivata a casa finisco di sistemare le ultime cose,sono nello scatolone da una settimana ma rimandavo sempre nel sistemarle.

Avviso mamma che sono uscita prima visto che starà tutto il giorno a lavoro e molto probabilmente tornerà tardi .

Penso a cosa potrei  fare ,  bhe.... un giro in bici nel quartiere mi farebbe piacere ma dopo sta mattina dubito sia una buona idea .

Opto per la spiaggia , anche se non so bene dove si trovi . Non mi sono mai spostata prima della settimana scorsa dal mio quartiere anche se mi sarebbe piaciuto un sacco conoscere Miami e tutti i suoi posti .

Preparo la borsa per il mare , spero almeno di trovare una spiaggia e non di perdermi come al solito .

Per sicurezza cerco su google maps la spiaggia più vicina e noto che si trova vicino la mia scuola quindi non dovrei avere difficoltà ad arrivarci .

Arrivo subito alla spiaggia e come mi aspettavo è piena di surfisti e gruppi vari di adulti e ragazzi.

Decido di camminare per un po' sulla spiaggia per trovare un luogo più tranquillo . In ogni spiaggia in cui vado c'è sempre qualcuno ed io ho solo voglia di stare in pace con il mio amato libro ''Tredici '' di Jay Asher , mi ritrovo molto nella protagonista anche perchè le cose di cui parla o almeno la maggior parte le ho vissute anch'io sulla mia pelle grazie sopratutto ai miei vecchi compagni .

Dopo un po' vedo un gruppo di ragazzi scendere da diverse Ducati e decapottabili .

Addio pace e tranquillità,metto il libro nello zaino che mi ero portata e decido di ritornarmene a casa .

Sarei rimasta lì per ore se non fosse stato per loro , il mare era tranquillo e calmo , con qualche onda che si infrangeva sugli scogli con la sua sfuma bianca .

Il sole sembrava battere i suoi raggi sulla mia pelle come se sapesse che io ero lì e il tempo sembrava non passare .

Mi accorgo alzandomi che i ragazzi sono quelli della squadra di basket più le cheerlader .

Perfetto ora dovrò anche stare attenta a non farmi vedere .

Vedo Justin prendere sulle spalle due ragazze che ridono come oche e gli danno dei colpetti sulle spalle.

<< Ehy guardate chi c'è >> il ragazzo moro si avvicina nella mia direzione con l'alito che sa di vodka , provo a staccarmi ma mi afferra e mi blocco di colpo .

Ma le immagini che si fanno largo nella mia mente vengono fermate dall'acqua gelida . Non posso credere mi abbiano buttato in acqua,provo ad uscire dall'acqua ma sento delle mani che fanno pressione sulla mia testa,ho due secondi di respiro prima di ritornare di nuovo sott'acqua.

Sento una mano liberarmi dalla presa di tutte le persone che si erano messe a cerchio intorno a me .

Respiro a fatica e ho tutti i vestiti bagnati , vedo Dylan sbraitare e urlare contro i suoi compagni e le cheerlader per avermi buttato in acqua , credo sia stato lui ad avermi liberato dalle prese di tutti, molto probabilmente senza di lui sarei affogata .

<< Tutto bene? >> mi chiede appoggiando una mano sulla mia spalla , annuisco mentre lui raccoglie le mie cose che erano cadute quando quell'idiota mi aveva preso .

Mentre me ne sto andando incrocio lo sguardo di Justin , non ha fatto niente , era rimasto a guardare mentre stavo quasi per morire .

Direi quasi si vergogna di incrociare il mio sguardo con il suo , ma non credo che un ragazzo così presuntuoso e odioso possa provare anche solo un piccolo accenno di dispiacere .

Vado a casa e mi butto sul letto , non ne posso più ed è solo il primo giorno, succede sempre così,c'è sempre qualcuno che ti deve distruggere altrimenti non si sente realizzato.

Spazio autrici...
Ed anche oggi un nuovo capitolo,speriamo che anche questo vi piaccia,ci stiamo impegnando molto per questa nuova avventura speriamo davvero che questo libro sia di vostro gradimento

-silencewriters