3. una parte in meno

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Erano passate svariate settimane da quando la scuola era iniziata, le cose a scuola non erano migliorate molto e decisamente neanche a casa, la mamma aveva portato solo brutte notizie ovvero che aveva perso il lavoro e che con questo in casa entravano ancora meno soldi , ah e non pensate sia finita qua aveva incominciato anche ad essere più irascibile anzi molto irascibile.

Per coprire le varie spese la mamma mise un annuncio dove praticamente affittava la mia stanza , cioè capite stiamo parlando della mia stanza , all inizio voleva vendere tutto , armadi , cassettoni ,letto , specchio e comodino ma alla fine l avevo convinta a non farlo .

Ero a scuola mentre stavo facendo un compito in classe più precisamente quello di inglese , quando ricevo un messaggio da mia sorella Kaitlyn che quel giorno invece si era finta malata,inventando una scusa che era raffreddata e che quindi non aveva le forze e neanche l intenzione per andare a scuola.

E che dire se lei si stufava delle scuole medie io cosa dovevo dire di quelle superiori?

Mi avvisò che un uomo aveva preso in affitto la mia camera e che a quanto aveva capito lei c'era anche un flirt tra la mamma e quest uomo. Beh cosa chiedere di meglio.

Proprio in quel momento un ragazzo entrò di colpo in aula , era spavaldo e sicuro di se , e fu lì che lo rividi, i suoi capelli, il suo sguardo e i suoi occhi quelli per cui mi ero follemente innamorata anche se non volevo ammetterlo, senti il cuore incominciare a battere sempre più forte quasi sembrava stesse impazzendo.

Lo fissai  senza staccargli un attimo lo sguardo da dosso ero come ipnotizzata, lui se ne accorse e ricambio lo sguardo , incominciando anche lui a fissare i miei occhi.

In quel momento mi ero svagata , nella mia testa non pensavo più  ai soldi che mancavano , alla scuola , alla mia stanza ecc ma solamente a noi due.

Sembrava un eternità, quell  attimo di tempo che sembrava non finire mai, i secondi sembravano svanire, le lancette dell orologio fermarsi, il tempo dissolversi magicamente, fino all attimo in cui tutto questo cessò.
Lui scostò il suo sguardo e ringraziando il professore, esce improvvisamente , ormai non c era più nessuno a fissarmi ed io ero rimasta imbambolata .

La lezione passò velocemente ed il tempo della ricreazione si avvicinò sempre più. La campanella suonò e tutti gli studenti si diressero verso la porta come una folla inferocita, frenetica ed impaziente di uscire, quasi come se in quella classe ci fosse un ratto ,o altrimenti peggio ancora , che fosse scoppiata una guerra nucleare.

Io a differenza degli altri , incominciai lentamente ed in tutta la tranquillità del mondo a mettere a posto la cartella,  non avevo fatto la spesa la sera prima per fare gli straordinari a lavoro e quindi non avevo portato nulla semplicemente perché preferivo lasciare qualcosa da mangiare a mia sorella , anziché svuotargli il frigo ormai già vuoto.

Il professore incuriosito dal mio atteggiamento decisamente diverso da tutti gli altri, volle parlarmi di tutta fretta e mi chiese se sarei potuta rimanere dopo la lezione , giusto per non negarmi neanche il tempo della ricreazione e che poi lui si sarebbe riofferto di accompagnarmi a casa in modo da recuperare il tempo perso. Io accettai ed uscì dalla stanza.

ESCO ,quasi frettolosamente , come per accentuare il fatto che sono arrivata ad un limite di sopportazione con la scuola e davvero sono perennemente stufa di  andarci e dovermi trattenere li per ore ed ore .

Ho paura, si tanta paura , di vederlo incrociare i nostri sguardi, i nostri occhi e poi magicamente innamorarmi, non voglio soffrire ma allo stesso tempo voglio amare ed essere amata, lo so potete dire tutto quello che volete su di me che sono una sognatrice, paranoica e sdolcinata, ma in fondo sono sincera ed amo innanzitutto la sincerità ed il rispetto.

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