Sai cosa ti dico '? intervenni di nuovo .
Sei uno stupido illuso, un ragazzo che sa solo giudicare, pensi solo a te stesso e quello che vuoi dalla vita sei tremendamente affascinante ma allo stesso tempo uno stronzo patentato che deve farsi notare a tutti i costi, un idiota che sta sempre con la sua comitiva di stronzi come lui , eh si chissà come mai ora sei da solo , forse le persone hanno capito che razza di persona sei e cosa ti meriti davvero. O almeno era quello che avrei davvero voluto dirgli in faccia ma non ci riuscì.
Infine gli dissi che non avevo tempo da perdere con lui e con le sue maniere gentili e galanti di comportarsi con una ragazza.
Lui mi guardò con uno sguardo che non riesco neanche a descrivere forse era, sia sorpreso perchè si aspettava quello che realmente avrei voluto dirgli, sia stranito dalla cosa. Lasciai l' entrata principale e lo guardai con un occhiataccia non non facendo caso ad aver lasciato un romanzo su di un muretto mentre mi chinavo per raccogliere il cellulare.
Tornai a casa , apri con le chiavi perchè mai nessuno tra mia sorella e mia madre si sarebbe scomodato ad aprirmi , era diciamo una cosa partcolare, un abitudine , mia sorella ancora troppo piccola per essere rimproverata ed io ero a quanto dicevano loro troppo grande per sbagliare e vivere la mia adolescenza so che può sembrarvi strano ma infondo era cosi.
Appena la porta si chiuse e urlai un "SONO A CASA" , intanto sentivo solo un gran silenzio, proprio quello tombale oltre che i passi pesanti delle scarpe di mia mamma che si dirigeva verso di me e a quanto pare anche con un aria al quanto strana e arrabbiata più che curiosa , mi aspettavo un ciao amore come è andato il primo giorno di scuola superiore ?invece no un solamente " come mai a quest ora? " , le risposi che non avevo fatto cosi tardi e che mi ero fermata a visitare la scuola ( prima bugia) , e lei mi disse " beh cosa ci fai ancora in piedi mangia preparati qualcosa ed esci trovati un lavoro " io annuì anche se sapevo che ero troppo piccola e non tutti volevano delle palle al piede come me , mi incamminai verso la porta della cucina mentre lei prendeva in mano un' altra delle solite bottiglie di scotch o vodka , ormai per me erano diventate tutte uguali .
In cucina non trovavo niente di già pronto come tutte le altre ragazzine della mia età ma semplicemente dovevo fare tutto da sola era tempo che ormai lo facevo, più precisamente da quando ero arrivata all' altezza dei fornelli ed io ero anche abbastanza alta come ragazza, vi ho detto tutto , comunque poco dopo mi si avvicinò mia sorella kaitlyn che aveva fame e voleva che gli preparassi una cosa anche perchè se l' avrebbe chiesta alla mamma lei non si sarebbe scomodata minimamente a preparargli qualcosa , intanto avevo appena fatto una frittata molto veloce e gliela diedi , andai per prepararmi qualcosa ma non avevo tempo allora rassettai di nuovo la cucina che avevo leggermente sporcato mi diressi sopra nella mia stanza preparai un borsone dentro ci misi delle calze rosa, un body nero , delle forcine, un elastico nero , un coprichignon,le salvapunte e delle punte delle bellissime scarpette da danza un pò rovinate ma piene di storie e cadute da raccontare, infilai dentro anche un succo un paio di biscotti , due bottiglie d' acqua e un paio di indumenti di ricambio un pantaloncino di jeans e una maglietta bianca con qualche colore , anzi varie sfumature di colore impresse sopra alla fine misi un pacco di salviettina , forbicine ed il portafoglio .
Usci di casa e mentre lo facevo mia madre mi diede 10 euro e mi disse di fare la spesa sapevo già quello che serviva e sapevo soprattutto che non mi sarebbero bastati ma non ebbi il coraggio di replicare le dissi solo che avrei fatto tardi , mi diressi in un piccolo bar dove il proprietario mi aveva gentilmente offerto un posto di lavoro anche se la paga non era un granchè ma fortunatamente mia madre lavorava ancora , dopo vari tira e molla e quei soldi erano per compensare la scuola di danza e la spesa avevo qualcosa da parte che ogni tanto mi regalava la nonna, ovvero poco e niente . Quel bar era piccolo grazioso e tante volte ero costretta a fare gli straordinari per arrivare a fine mese non avevo più un euro e le mie punte andavano certamente sostituite ma come ?.
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dreamers
RomansaSogniamo per dimenticare Sogniamo per nasconderci e non voler ricordare Ma alla fine della nostra vita non serve proprio a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere