ʻʻDovresti permettere a me e Yoongi‒hyung di portarti fuori stasera.ʼʼ Disse timidamente Jimin.
Hoseok, ancora raggiante per la sua recente lezione di ballo al centro sociale ― hip hop per bambini ― si voltò e notò Jimin in piedi sulla soglia della saletta. Grondava di vernice, ne intuì dovesse avere appena finito di insegnare un corso dʼarte. Cʼera una striatura di un viola acceso sulla sua guancia sinistra, e le punte dei suoi capelli biondi erano glassate in una gamma di colori, una cortesia, Hoseok ne era sicuro, dei bambini che insistevano nellʼusare Jimin come tela durante le loro lezioni di pittura con le dita.
Hoseok sorrise alla vista e lanciò un pugno in aria con un felice grido di: ʻʻVa bene!ʼʼ
Jimin inciampò anche se era rimasto immobile, incespicando nei suoi stessi piedi. Rivolse i suoi occhi sgranati su Hoseok. ʻʻSul serio?ʼʼ
ʻʻSì,ʼʼ rispose Hoseok, ridendo, piantando le mani sui fianchi mentre si scrollava il sudore dai capelli. ʻʻSembra divertente.ʼʼ
ʻʻOh,ʼʼ disse Jimin, le guance arrossate dal piacere. ʻʻFantastico! Alle sei?ʼʼ
Gli darebbe sicuramente abbastanza tempo per fare una doccia e cambiarsi, quindi Hoseok annuì. ʻʻPerfetto.ʼʼ
Jimin sembrava ancora leggermente scioccato dal fatto che il beta avesse accettato, anche se di recente aveva passato sempre più tempo con lui e Yoongi.
ʻʻNon sembrare così sorpreso,ʼʼ disse Hoseok, saltando verso Jimin, picchiettandogli poi la striatura viola sul viso. ʻʻSembri un arcobaleno.ʼʼ
Jimin abbassò lo sguardo rimirandosi, sbuffò una risata. ʻʻSì, i bambini erano un poʼ troppo vivaci oggi.ʼʼ
Hoseok sorrise. ʻʻÈ carino,ʼʼ ammise, poi si morse il labbro inferiore. ʻʻTu sei carino.ʼʼ
