Capitolo 8

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Arrivata suonai il campanello.

J:hey

N:ciao jimiii

Sentii  un bacio sulla guancia e ricambiai il bacio.

Entrati in casa.

N:cosa devi ripassare oggi di matematica...

J:e chi ti ha detto che mi va di ripassare matematica?

N:Tu mi hai detto di venire

J:si ma io intendevo  passare del tempo con te

N:io sono venuta per aiutarti a ripassare, quindi faremo anche un po' di matematica...

J:va bene, ma sbrighiamoci non ho molta voglia di ripassare...

Sorrisi, e andati in salone ci sediamo sul divano, prendo il libro è il quaderno, e prendo l'argomento  da ripassare per il giorno dopo.

N:sei pronto per ripassare?

J:si...

Lui sbuffa e io scoppio a ridere, comincio a spiegargli l'argomento, anche se lui non è  molto felice di ripassare...

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Dopo aver studiato, ci ritroviamo a fare una torta, avevamo  fame, e la matematica, non entrava Nella testa di jimin..

Presi gli ingredienti, ci mettiamo dei grembiuli e prendo una ciotola con un mestolo.

N:intanto  accendi il forno così si scalda

J:si, peccato che non c'è  Jin poteva aiutarci..

N:c'è  la possiamo fare anche dasoli dai

Scoppiamo a ridere e comincio a fare l'impasto, girandola con il mestolo, poi lo prendo e lo metto sul piano della cucina, sento abbracciarmi da dietro e mettere le mani sulle mie e sorrido  e continuiamo  a mischiare insieme, è  così strano  averlo vicino e sentire le sue mani sulle mie, sentire il suo calore sulla mia schiena, sentire i brividi percorremi tutto il corpo e il suo respiro sull'orecchio, cavolo era tutto così piacevole.

In tutto questo sentii la sua mano posarsi sul mio naso e poi sulle guance,  cavolo mi aveva spalmato la farina su tutto il viso, presi un bel po' di farina e iela buttai in faccia. 

Cominciai  a correre, vedendo il suo sguardo minaccioso, e ridendo tutti e due continuavamo a correrei dietro.

Ma con la mia solita sfiga mi gira verso si lui e presi lo spigolo  con la caviglia, perdendo l'equilibrio  e cadendo all'indietro, e lui essendo veramente troppo  vicino a me, mi cade addosso e ci ritroviamo uno sopra all'altro, scoppiano a ridere, e sento la sua mano posarsi sul mio viso, per togliermi la farina, il mio cuore batteva fortissimo, il sui sguardo lentamente si avvicinava al mio, era così strano sentire il mio respiro unito al suo, guardarlo da così vicino, e vedere ancora meglio quanto fosse bello, le sue labbra erano così belle e di un rosa chiaro, e quegli occhi erano così profondi, sentivo le sue labbra troppo vicine alle mie, ma questo momento così bello...

Fu interrotto dal suono del mio telefono... Continuava a suonare.

N:hey Scusa... Devo rispondere...

Si alzo e mi aiuto ad alzarmi, andai in cucina a rispondere al telefono.

T:hey... Ma non dovevi venire  a cena a casa, a mangiare?

N:Ehm... Scusa non mi ero accorta dell'orario , ora arrivo...

Attaccai il telefono,

N:io scusa devo andare

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