~Consapevolezza~

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"Noi non ci perderemo
E se succederà,
Io ad ogni costo
Ti raggiungerò."

Pov Daryl

Si era fatto tutto buio.
Nel vano tentativo di raggiungere una qualche ipotetica salvezza, aveva sentito quel poco di energia che gli era rimasta, abbandonare completamente il suo corpo. Aveva sbattuto la tempia sul freddo asfalto, probabilmente perdendo molto sangue. Aprì gli occhi lentamente, lamentandosi e grugnendo , cercando di focalizzare ciò che lo circondava. Cominciò a ricordare l'accaduto..la berlina blu, la pistola, gli spari, le ferite e lui che rotolava fuori strada, lontano dalla moto.

'Non era un incubo'

Respirava a fatica, cercando di far forza sulle braccia per alzarsi ma senza peggiorare le sue condizioni.

'Tu guarda se domenica non mi tocca andare a messa con la ragazzina.'

Una volta in piedi, si guardò addosso, notando due fori sul giacchetto, probabilmente causati dagli spari. Si tastò per qualche secondo in cerca di tracce di sangue, ma non trovò nulla. Si rese conto di non provare nemmeno quel dolore o quel bruciore lancinante che lo avevano invaso prima di svenire. Si guardò intorno confuso, consapevole del fatto che qualcosa non andava. Solo in quel momento, notò numerosi poliziotti che occupavano la zona e facevano avanti e indietro frettolosamente. Per terra erano sparsi vari marcatori numerati per contrassegnare evidentemente degli indizi e prove salienti. Si stupì del fatto che nessuno avesse chiamato un'ambulanza e si diresse furioso verso un gruppo di poliziotti che confabulava sottovoce.

"Ma che cazzo vi prende?! Ho avuto un incidente! Un fottuto incidente e a nessuno di voi è venuto in mente di chiamare una cazzo di ambulanza?? È proprio vero che oramai assumono chiunque in polizia. Voglio parlare con il detective Grimes, SUBITO."

Gli agenti smisero di parlare fra loro e si voltarono verso una figura in impermeabile scura che si stava dirigendo nella loro direzione.

"Oh grazie! Rick! Ma come fai a lavorare con queste persone? Io li avrei già presi a calci in culo per come svolgono il loro lavoro."

Rick mise le mani in tasca e si strinse nelle spalle, come se cercasse di coprirsi dal freddo, ma era visibilmente turbato, perciò gli sembrò più un modo per sfuggire ad un qualcosa che lo scocciava parecchio. Alzò lo sguardo al cielo pensieroso ed emise un lungo e profondo sospiro.

"Dov'è?"
"Lì detective. Hanno appena trasferito il corpo sulla barella. Il coroner ha terminato le procedure e il detective Walsh ha già esaminato la scena del crimine."
"Vi avevo ordinato di non toccare nulla fino al mio arrivo."
"Lo so ma..."
"ERA IL MIO CAZZO DI MIGLIORE AMICO. NON È UN CASO COME UN ALTRO. MI SEMBRAVA DI ESSERE STATO CHIARO."

Gli agenti si ammutolirono e abbassarono lo sguardo colpevoli.
Daryl si irrigidì all'istante nel sentire quelle parole pronunciate dalla bocca del suo fedele migliore amico. Era confuso, spaventato e pieno di domande. Non riusciva a comprendere, era davanti a lui, ma Rick sembrava non vederlo.

"Chiamate Walsh e ditegli di presentarsi subito, ripeto, subito nel mio ufficio. A questo caso lavoreremo giorno e notte, senza sosta, a costo di non uscire dalla stazione per settimane intere. Vi è chiaro stavolta?"
"Si detective Grimes."
"Voglio vedere il corpo."

'Cazzo...cazzo cazzo cazzo. Cosa..? Com'è possibile? È tutto uno scherzo.'

Rick si diresse verso una barella coperta da un lenzuolo, accompagnato dai suoi uomini e vi si fermò davanti.

"Rick se questa è opera tua giuro che ti ammazzo."

"Lasciatemi solo."

L'uomo era impassibile, fermo a fissare quel lenzuolo bianco. Daryl si accostò a lui, notando una lacrima che scorreva sulla guancia dell'uomo barbuto. Allungò una mano verso il lenzuolo e scoprì gran parte della barella, rivelando il corpo che vi era nascosto sotto.
Tutto si fermò.
Rick si voltò quasi subito, dando le spalle alla barella e lasciandosi sfuggire dei singhiozzi strozzati. Portò la mano destra sul viso, poggiando il pollice e l'indice ai lati interni degli occhi e lamentandosi silenziosamente.

"Cazzo...perché amico? Perché?"

Sussurrò Rick.

Daryl non riusciva a muoversi. Su quella fredda barella, giaceva il suo corpo senza vita. Era pallido, con un'aria tutt'altro che serena.
Si portò le mani nei capelli, stringendo la presa e scuotendo la testa incredulo.
Collegò tutti i punti, tutti quei punti che avrebbero dovuto fargli capire qual era la realtà dei fatti.
I fori sul giacchetto, l'assenza di sangue e dolore, nessuna ferita.
Era morto.
Rick sospirò pesantemente, scuotendo la testa subito dopo e cercando di restare lucido. Si voltò di nuovo ad osservare il suo amico, cercando ogni minimo indizio, anche il più insignificante per poter raggiungere un'ipotesi valida del perché si trovasse su quella barella. Daryl vide il suo amico stringere i pugni e appoggiarli sui bordi di quel lettino così freddo al tatto. Era visibilmente scosso, ma anche lucido e il suo sguardo lasciava trasparire odio, rabbia e frustrazione, come se si sentisse in colpa, come se dentro di sé fosse convinto del fatto che avrebbe potuto fare qualcosa per evitare la sua morte.
Rick abbassò il capo, poggiando la sua fronte su quella del motociclista e strinse forte la sua mano, lasciandosi sfuggire un gemito triste, nel rendersi conto che quella stretta, Daryl non poteva ricambiarla.

"Ti giuro...ti giuro che troverò chi ti ha fatto questo. A costo di perderci la vita...fratello mio..."

Daryl si rese conto di quanto il suo amico si stesse trattenendo, di quanto stesse lottando con se stesso per non piangere e per rimanere forte. Lo conosceva meglio di chiunque altro. Rick si allontanò di scatto dal corpo esanime di Daryl, dirigendosi verso il coroner.

"Rick! Rick aspetta! Cazzo so che puoi sentirmi! Lo so che nel profondo sai che sono qui e che riesci a sentirmi! GUARDAMI CAZZO!"

Daryl affrettò il passo, appostandosi davanti al suo amico, come per bloccargli la strada. Rick non si fermò e gli passò attraverso, mozzandogli il respiro e facendolo cadere sulle ginocchia.
Respirò a fatica per qualche secondo, portandosi una mano al petto. Sbarrò gli occhi rendendosi conto dell'accaduto.
Rick si era bloccato all'improvviso, voltandosi indietro quasi confuso, come se avesse avvertito la sua presenza. Daryl si alzò speranzoso, affondando lo sguardo in quello di Rick.

"Detective...tutto bene?"

Rick continuò a guardarsi intorno spaesato e scosse la testa.

"Sono solo un po' scosso..."

In quel momento, i fari di una macchina attirarono l'attenzione di tutti i presenti. Daryl si voltò e la riconobbe.

"No...no no no. RICK NON LASCIARE CHE MI VEDA!"

Affiancò il suo amico, sentendosi mancare l'aria e, dentro di se, si chiese se era possibile sentirsi così nonostante fosse morto.

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Cari lettori e lettrici,
ho deciso di cimentarmi in una fanfiction un po' diversa dal solito, un po' particolare. Magari è surreale, ma alla fine credo che il bello della scrittura sia anche questo, ovvero non porre limiti alla propria fantasia, senza sfociare nel ridicolo o nell'esagerazione ovviamente.
Io spero con tutto il cuore, che anche questa storia vi piaccia e vi appassioni, perché personalmente scrivo ogni capitolo con tanta dedizione e tanta passione, come se le parole venissero fuori da sole per capirci.
Fatemi sapere cosa ne pensate, i consigli e le critiche costruttive, come dico sempre, sono ben accette.
Un abbraccio grande.
Aranea💕

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