Boh, avevo voglia di fare una creepypasta, e se vi piace ne posso fare altre in futuro.
Vi lascio alla lettura:
Mio figlio aveva da poco comprato un giocattolo che era l'action figure di un personaggio di qualche cartone animato a me sconosciuto. Una particolarità di questo giocattolo era che esso poteva rispondere ad un sacco di tue domande, con una voce registrata, ma intendo davvero tante domande, come minimo nel giocattolo ci saranno state registrate un migliaio di risposte a delle domande specifiche. Era un ottimo modo per ammazzare il tempo, tanto che talvolta mi mettevo io stesso a giocarci e rimanevo lì a fargli domande anche per un'ora.
Dopo qualche tempo, circa un mese dall'acquisto del giocattolo, ogni volta che tornavo a casa mi immaginai spesso la sua voce che rispondeva alle mie domande. Era proprio un chiodo fisso nella mia mente, e lo sentivo perlopiù la notte quando ero nel letto, cosa che mi fece dormire sempre di meno.
Mio figlio cominciava a trascurarlo, mentre io non me lo toglievo dalla testa.
Era alquanto strano... perché la voce di un giocattolo che risponde a delle domande mi si era impiantata nella testa, quando cose del genere non mi erano mai successe nemmeno con le canzoni, cosa che invece può succedere spesso?
Decisi allora di informarmi riguardo al giocattolo. Scoprii che rappresentava il personaggio di un cartone animato, come già sapevo, ma non sapevo quale. Ebbene, si trattava dell'antagonista di un cartone che aveva poteri magici, tra i quali quello di entrare nei pensieri di qualsiasi persona che fosse rimasta a contatto con lui per molto tempo. Infatti mi rendevo conto di giocarci anche più tempo di mio figlio qualche volta. E l'unico modo per spezzare l'incantesimo era di entrare IO nei suoi pensieri.
A quel punto dedussi che il giocattolo fosse posseduto da un'entità capace di fare le stesse cose che faceva il personaggio nel cartone, oppure dallo stesso personaggio del cartone, che quindi aveva un'anima, la quale si trovava nel giocattolo.
Per spezzare l'incantesimo avrei dovuto entrare nei suoi pensieri, ma come avrei fatto ad entrare nei pensieri di un giocattolo?
L'unica cosa che mi venne in mente fu di distruggerlo, così che, se fosse stato posseduto, l'anima si sarebbe ricordata per sempre di me, ossia il distruttore del suo corpo.
Allora presi una mazza e lo spezzai in vari pezzi... era fragile. Nel mentre era arrivato un forte temporale. Raccolsi i pezzi del gioco e lì buttai nel fiume vicino a casa mia.
Pensavo di avercela fatta, ma tornando vero la porta di casa un fulmine mi beccò in pieno...
...un pezzettino minuscolo del giocattolo, interamente in ferro, era sulla mia spalla.
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CasualeQvesto è un libro totalmente random dove scriverò le robe più contorte che passano per la mia mente. ENTRA A TUO RISCHIO E PERICOLO!!!