Luke: Sarò anche un idiota, ma sono il Tuo idiota. (AU)

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Finalmente tu e Luke vi eravate concessi una vacanza, lontani dal lavoro, dagli impegni e dalla monotona e stressante vita di tutti i giorni.
E che posto scegliere per rilassarsi meglio di una spiaggia con l'acqua cristallina?
Il mare era calmo ed era talmente tanto caldo che avresti potuto scioglierti sul posto; in compenso eravate in un posto tranquillo: sulla spiaggia non c'era anima viva tranne che per voi due.

Avete sistemato borse e asciugamani all'ombra di un grande albero, del quale i rami più bassi toccavano quasi terra, formando una specie di stanzetta privata naturale. Ti eri letteralmente innamorata di quel posto.
Avevi così tanta voglia di tuffarti in acqua che ti sei spogliata più velocemente della luce, aspettando che Luke facesse altrettanto, ma tutto quello che stava facendo era contemplare tutto il tuo corpo e le sue curve.

-Allora?- hai detto per richiamare la sua attenzione.

-Hai fretta di andare da qualche parte?- chiese lui, con un tono giocoso.

-Sì, al mare, ora- hai risposto, intimandolo a togliersi la maglia.

Quando, finalmente, si spoglió, avete corso sulla sabbia bollente come due struzzi sclerotici per evitare ustioni di terzo grado ai vostri poveri piedi; peccato che non ci fosse nessuno per riprendervi!
Comunque, una volta arrivati sul bagnasciuga, hai subito immerso i piedi nell'acqua, all'altezza della caviglie, per poi saltare subito fuori.

-É fredda! É fredda, é fredda!- hai urlato.

Un brivido ti salí velocemente lungo la schiena, mentre afferravi il braccio di Luke conficcandoci le unghie. Il povero ragazzo gemette per un attimo, poi si tuffò nell'acqua azzurra, bagnandoti con degli schizzi.
Ti sei pietrificata sul posto per il freddo improvviso e, quando Luke riemerse, gli hai fatto il dito medio.
Sulla sua sottile bocca, si formò un ghigno che conoscevi fin troppo bene.
Avendo capito cosa aveva in mente, hai sgranato gli occhi, facendo lentamente qualche passo indietro.

-No! Non ci provare neanche!- gli hai ordinato, ma lui non ne voleva sapere.

Ti sollevò con la Forza per poi lasciarti cadere nell'acqua gelida.
Hai nuotato alla cieca per tornare in superficie e prendere una boccata d'aria; i capelli scompigliati e bagnati ti ricoprivano il viso, con le tue guance gonfie d'aria come quelle di un bambino paffuto.

-Sei un idiota!- gli hai urlato, con un tono giocoso.

-Sarò anche un idiota, ma sono il tuo idiota!- rispose ridendo con un ghigno, mentre ti faceva l'occhiolino.

E allora uno schiaffo sulla sua spalla era più che meritato; dopodiché l'hai spinto per farlo cadere e restituirgli il favore.

Star Wars: immagina, one-shots, headcanonsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora