Capitolo tre

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Sentii il mio telefono squillare e mi maledii mentalmente per essermi scordata di togliere la suoneria la sera precedente.
Quando afferrai il cellulare notai il nome di Emily lampeggiare sulla schermata illuminata e schiacciai il tasto verde, portandomi il telefono all'orecchio.
"Emily, cosa c'è?" sbottai con la voce ancora impastata dal sonno, "quanto nervosismo, la prossima volta prenditi una camomilla prima di rispondere" rispose la mia amica con tono scocciato "non sono mica io quella che chiama la mattina presto" dissi alzando gli occhi al celo e scrollando le spalle nonostante sapessi che lei non mi potesse effettivamente vedere, "scusa non sapevo che per te le 2 del pomeriggio fossero mattina presto, comunque non ti ho chiamata per litigare" strabuzzai gli occhi e mandai un occhiata fugace alla radiosveglia sul mio comodino notando che si, in effetti erano veramente le 2 del pomeriggio, non ero mai stata una grande dormigliona ma a volte mi succedeva di accumulare un sacco di ore di sonno per poi recuperarle tutte, solitamente di sabato "io, tu, Isac ed Anthony sta sera al solito posto, non accetto repliche, ti passo a prendere alle 8" sputò la mia amica tutto d'un fiato chiudendo la chiamata.
Bloccai il cellulare e mi alzai dal letto sbadigliando sonoramente più volte.
Andai in cucina per prepararmi una tazza di caffè quando mi ricordai che effettivamente era ora di pranzo, così mi decisi ad ordinare una pizza dal ristorante all'angolo.
Mi buttai violentemente sul divano e feci zapping dei canali alla televisione aspettando che il fattorino della pizza bussasse alla mia porta.
Dopo una mezz'oretta piena, un ragazzo con un cappellino rosso bussò alla porta del mio appartamento con la mia pizza fumante in mano, lo accolsi con un bel sorriso porgendogli una banconota e afferrando la mia pizza.
La mangiai tutta, senza lasciare nemmeno una briciola, e lanciai il cartone che la conteneva da qualche parte disperso per la cucina, sono sempre stata una persona con la fissa dell'ordine ma allo stesso tempo anche molto pigra, e l'idea di alzarmi per andare a buttare il cartone della pizza nel cassonetto della carta non mi allettava nemmeno un po'.
Mi alzai svogliatamente dal divano e mi incamminai verso la mia camera da letto, estrassi dei semplici leggins neri, una canottiera rosa e una felpa dello stesso colore dei pantaloni dal mio armadio, per poi indossarli ed andare verso il bagno per lavarmi i denti e il viso.
Legai i miei lunghi capelli biondi in una coda disordinata ed uscii dal mio appartamento.
Non faceva ne troppo caldo ne troppo freddo quel pomeriggio e decisi di avviarmi al parco per fare una corsetta per smaltire tutto il cibo che stavo mangiando in quel periodo e per sciogliere un po' i nervi.
Corsi per qualche oretta, ricordandomi che per le otto, anzi, conoscendo Emily direi per le 7:30, dovevo già essere perfettamente truccata e vestita.
Arrivai a casa e controllai distrattamente il cellulare
-da emily-
"vengo li prima così ci prepariamo assieme, sei single da troppo tempo ormai ;)"
Quel messaggio mi fece rabbrividire e mi limitai a rispondere con un semplice "okay", nonostante non avessi affatto voglia di "rimorchiare", infondo la mia solitudine non mi dispiaceva più di tanto.
Mi infilai nel box doccia ed azionai il getto dell'acqua calda, lasciando che il calore mi sciogliesse i nervi dato che la corsetta pomeridiana non aveva fatto altro che aumentare lo stress.
Avvolsi il mio corpo con un asciugamano giallo, ed andai verso la mia camera da letto per controllare delle eventuali chiamate perse da Emily, per mia grande sorpresa non ne trovai nemmeno una, e ritornai in bagno per asciugarmi i capelli.
Dopo pochi minuti sentii il campanello suonare da lontano e mi catapultai alla porta per far entrare la mia migliore amica.
Con se aveva un enorme borsone con all'interno vestiti e trucchi di ogni genere e tipo, ci frugai nervosamente dentro cercando qualcosa da indossare, ma Emily mi strattonò lontano dal borsone e si mise al mio posto cercando qualcosa che secondo lei mi potesse andare bene.
Mentre mostrava i vestiti ne indicai uno rosa davvero bello, era lungo ma semitrasparente e copriva solo fino ad inizio coscia, nonostante il vestito mi arrivasse fin sotto ai piedi, aveva dei disegni bianchi ed ero quasi certa che fosse il vestito perfetto per me.
"NON TI DEVI MICA FARE SUORA GIULY, MOSTRA UN PO' DI TETTE E CULO, INSOMMA!" sbottò la mia amica con aria seccata tirandomelo via dalle mani e mostrandomene un altro, decisamente troppo corto e troppo appariscente, cercai di rifiutare ma non feci nemmeno in tempo a ribattere che Emily me lo aveva già messo addosso, dovevo ammettere che non mi stava affatto male, anzi.
Era anche questo rosa ma di un rosa più acceso e brillantinato, aveva un grande fiocco sulla vita ed era davvero molto corto.
Arricciai leggermente i miei capelli e lasciai che la mia migliore amica mi truccasse, per poi lasciare l'appartamento seguita da Emily.

***
SPAZIO AUTRICE
nuovo capitolo lol
spero vi piaccia :)

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