Una volta uscite dal mio appartamento incontrammo Isac che ci venne incontro con un grande sorriso stampato sul volto.
"Ma chi sono queste due belle signorine" esclamò facendoci l'occhiolino e provocando una grossa risata da parte mia e di Emily.
Salimmo tutti e tre sull'auto di Isac e passammo a prendere anche Anthony, che come suo solito era in ritardo.
Arrivammo davanti al pub e, seguita dai miei amici, feci ingresso nel locale.
Io ed Emily ci avviammo subito verso il bancone ed ordinammo un giro di shottini per tutti e li portammo al tavolo che i nostri amici avevano occupato.
Cominciai a mandare giù un sacco di vodka alla menta e dopo poco tempo cominciai già a non capire una beata minchia.
Passammo la maggior parte della serata a blaterare cose senza senso e ridere come dei deficienti, in modo non diverso da tutte le altre volte.
Osservai per parecchio tempo i miei amici.
Emily era davvero stupenda, nonostante odiasse mettere in mostra il suo corpo, quella sera era davvero sexy, i suoi capelli tinti di lilla le cadevano delicatamente sulle spalle, circondando il suo volto e la sua magliettina turchese leggermente scollata metteva in risalto i suoi occhi chiari, guardava Anthony con sguardo trasognante, e come darle torto , lui era davvero bello, i suoi capelli ricci e castani gli davano un aria un po' sbarazzina e i suoi occhi verdi erano molto profondi e poi c'era Isac che sembrava essere assolto totalmente dai suoi pensieri e non stava per niente partecipando al discorso degli altri due, i suoi capelli lunghi fin sopra le spalle erano raccolti in uno chignon e il suo sorriso gli illuminava il viso, mentre sulla sua guancia faceva capolino una piccola fossetta.
Una voce roca mai sentita prima mi distolse dai miei pensieri, alzai lo sguardo e notai un ragazzo dai capelli ricci e biondi e due grandi occhi celesti leggermente arrossati, probabilmente a causa dell'alcol.
Mi porse la mano invitandomi a ballare e l'unica cosa che mi venne in mente di fare in quel momento fu di accettare, così afferrai delicatamente la sua mano e lo seguii fino alla pista da ballo dove le sue mani mi cinsero la vita ed io portai le mie sulle sue spalle.
Ci fu qualche minuto di silenzio, fino a quando la sua voce roca interruppe la piacevole atmosfera che si stava creando.
"beh una ragazza così bella non potrà far altro che chiamarsi Angel"
abbozzai un sorriso e scostai una ciocca di capelli dal mio volto "Giulia, ehm..., mi-mi chiamo... giu-giulia" in tutta risposta il ragazzo dai capelli biondi mi accarezzò lentamente la schiena facendomi percorrere quest'ultima da un brivido gelido e sentii le mie guance andare a fuoco.
"tu?" chiesi cercando di riprendere il controllo del mio dannato corpo.
"Frederick" ammise scrollando leggermente le spalle e distogliendo lo sguardo dal mio volto, spostai l'attenzione sulle mie scarpe e mi resi conto che avevamo smesso di ballare, nonostante le sue mani fossero ancora delicatamente posate sui miei fianchi e le mie sul suo collo, eravamo fermi, immobili, in mezzo a tutta quella massa di gente che si scatenava sotto al rumore assordante della musica.
I suoi occhi spostarono lo sguardo dai miei e li posarono sulle mie labbra carnose ed io feci lo stesso.
Il suo viso si avvicinava lentamente al mio ed il cuore cominciò a battermi con un ritmo irregolare mentre dei brividi si facevano strada lungo la mia schiena scoperta.
Le sue labbra erano dannatamente invitanti e quando le adagiò delicatamente sulle mie il mio cervello andò in black-out e la parte più irrazionale di me prese il possesso del mio corpo e ricambiai il bacio, muovendo le labbra in sintonia con le sue.
Restammo in quella posizione per non so quanto tempo, e quando il biondo si allontanò dalla mia bocca sentivo il fiato affannato e lentamente il mio cuore riprese a battere regolarmente.
Allentai leggermente la presa dal suo collo e lasciai cadere le mani sui miei fianchi, Frederick fece lo stesso e mi allontanai lentamente da lui.
Si spostò dalla pista e si diresse verso il bancone, io lo imitai ed una volta arrivati entrambi davanti al barman ordinammo un paio di shottini.
Guardai il ragazzo che era ancora del tutto un mistero per me è notai che aveva ancora la mascella tesa e si stava torturando le mani.
Lui si girò verso di me facendomi sobbalzare leggermente quando i nostri occhi si incrociarono.
Afferrai delicatamente la sua mano che stava facendo scivolare sul bordo del bicchiere con l'intento di tranquillizzarlo, ma la cosa non sembrava essergli di gradimento, infatti scansò di scatto la mano dalla mia presa e mi lanciò un'occhiataccia.
Abbassai lo sguardo sussurrando delle scuse che lui sembrò non accettare mi diede una pacca sulla spalla e si allontanò alzando la mano e urlando "ci si rivede Evans!".
Inizialmente non feci caso alle sue parole, ma quando mi resi conto che lo sconosciuto aveva pronunciato il mio cognome nonostante io non glielo avessi detto, un brivido freddo di fece spazio sulla mia schiena.***
SPAZIO AUTRICE
abbiamo una new entry!
Ditemi che ne pensate di Frederick
Riferimento a nomi persone e cose sono puramente casuali
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hĖåRt
ФанфикNon sapevo perché mi importasse così tanto di Harry che fino a qualche giorno fa era solo un perfetto sconosciuto, ma sentivo che qualcosa stava cambiando e la cosa non mi piaceva affatto.