Whiskey Lullaby

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Le favole non diventano realtà. La realtà è molto più tempestosa. Molto più buia. Molto più spaventosa. La realtà è davvero molto più interessante del "vivere per sempre felici e contenti"
Grey's Anatomy


Quattro anni dopo.

Rain's POV
Il tempo passa. Passa troppo in fretta. Così in fretta che non ci da nemmeno il tempo di pensare agli anni che si accumulano giorno dopo giorno, tirandoci con se e spingendoci verso la nostra fine.
La vita è fatta così; ci sono momenti belli che ricorderai per sempre, ma in maniera spezzettata. E ci sono momenti brutti che rimangono come cicatrici evidenti sulla pelle, nel sangue, fino alle ossa. Quei momenti che ti fanno rabbrividire al solo pensiero. Quelli che anche volendo, non riesci a farli sbiadire nemmeno usando litri e litri di buone azioni. Puoi provare a mettere anima e corpo, ma ci sarà sempre qualcosa di forza maggiore che schiaccerà tutte le buone intenzioni che hai usato nel provare a cancellarne almeno una piccola parte. Questi sono così; se ne stanno nell'angolo più remoto della mente, rimanendo al buio per un po. Fino a quando non sbucano fuori e ti infilzano l'anima come lame affilate nella carne.
È così che va la vita.
Lotti.
Resisti.
Cadi.
Ricominci.
È un circolo senza fine che ti sfalda le ossa fino a farle diventare come carta crespa; metti un po di forza in più, e si strappa.
È così che è andata.
Lei lo ha gettato via come l'estremità bruciante di una sigaretta. Gli ha spezzato il cuore.
Credo che passerà l'intera vita a cercare di dimenticarla. 
Lo abbiamo visto per mesi interi bere il suo dolore un sorso alla volta, ma non ne avrà mai abbastanza.
Appoggiava la bottiglia sulle labbra e mandava giù quel ricordo troppo doloroso fino allo stomaco.
Ha dovuto mettere tutto se stesso per alzarsi dalle sue stesse ginocchia ormai impiantate al suolo. Lo trovavamo sempre con la faccia giù sul cuscino con dei post it attaccati per casa che dicevano "La amerò per sempre sino alla mia morte". 
Ninna nanna del whiskey, l'aveva chiamata. Diceva sempre che quella fosse la sua canzone, quella di Dasha. E chi poteva dire il contrario? 
-Rain- Johhny attira la mia attenzione. 
Lo guardo e sorrido. Le finissime rughe sul suo volto mi ricordano che è passato parecchio tempo dal nostro primo incontro. Devo dire che più passano gli anni, più affascinanti diventano. 
-Si?-
-Tutto okay?-
-Certo- sorrido, dandogli un buffetto in faccia.
-Brian sta arrivando-
Annuisco e guardo Zacky immerso nel suo mondo con le cuffie alle orecchie intendo ad accordare la sua amatissima chitarra.
Per un momento alza gli occhi, ma subito dopo li riabassa.
Che occhi spenti. Non è più lui, ormai.
-Mamma!- 
Mi giro e guardo la mia bambina correre verso di me, sorridendo. I capelli neri e morbidi svolazzano all'indietro. 
Sorrido e mi abbasso, stringendola fra le mie braccia -Siete arrivati, finalmente-
-Siamo in ritardo?- ride Brian.
-Un tantino- Prendo in braccio mia figlia e mi alzo, avvicinandomi a mio marito per poterlo baciare.
-Ciao, piccola- mi sorride.
-Papà mi ha comprato la casa delle bambole gigante!-
Rido -Oooh, ma davvero? Tuo padre ti vizia troppo, mi sa-
Brian mi bacia le labbra e si allontana per prendere il suo strumento. Lo accarezza dolcemente con la punta delle dita, ammirandola come fosse un pezzo raro ritrovato dopo milioni di anni.
-Mamma, cosa ha zio Zacky?-
Lo guardo. Sta fissando il vuoto. Ormai lo fa sempre; è il momento in cui resetta il cervello da quello che lo circonda e si immerge nel passato. 
-Nulla, sta solo pensando- le sorrido.
-Posso andare da lui?- mi guarda con i suoi occhioni neri.
-Certo- la metto giù e lei corre da Zacky, abbracciandolo.
Zacky si stacca dai suoi pensieri e le sorride, stringendola fra le sue braccia tatuate.
-Ragazzi, dobbiamo andare- annuncia Matt.
Zacky bacia la testa alla mia bambina e si alza, sgranchendosi le gambe. 
-A dopo, baby- Brian mi stampa un bacio sulle labbra e corre sul palco con il resto del gruppo.
-Mamma- 
Abbasso lo sguardo -Si?-
-Zio Zacky sta ancora male-
Sospiro e mi abbasso alla sua altezza -Lo so, piccola. Te l'ho detto. A zio Zacky manca la sua amata-
-Si, zia Dasha, lo so-
-Quando lo vedi giù di morale, va da lui e fallo sorridere. Solo tu ci riesci-
-Io ho i poteri- ride.
Rido e la stringo -Si, tu hai i poteri di far sorridere chiunque in questo mondo-
-Mamma?-
-Cosa?-
-Ti voglio bene-


Somebody Mixed My MedicineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora