3- To remember

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"Tre coppe gelato, ci sorprenda!"

Chiesi io al gelataio, ci accomodammo sul tavolino, Lydia guardava in basso, non voleva saperne di cominciare il discorso, Malia cominciò a parlare.

"Non ne posso più sapete, Stiles, sta mattina gli ho chiesto un favore, ha iniziato ad evitarmi come al solito, e rompere, abbiamo persino litigato per..."

Si ammutolì immediatamente, come qualcuno che stava per divulgare un segreto, ormai ero stufa, era una settimana che continuavano, ci stavamo unendo, a me è difficile nascondermi segreti, ma non lo diedi a vedere.

"Malia! Devo dirti una cosa importante."

Lydia ruppe il silenzio.

"Sono interessata a Stiles, io... vorrei uscire con lui ma... ho paura di perderti come migliore amica, per questo cerco di stargli lontano, ma questo mi porta ad avvicinarmi, mi dispiace tanto."

Disse tutto d'un fiato, sembrava sollevata, Malia non disse nulla, aveva la testa bassa, respirava velocemente, aveva i capelli sul viso.

"Lydia."

Aveva una voce profonda, terrificante direi, le mani sul tavolo, sembrava trattenersi dal fare qualcosa.

Lydia scattò in piedi, la prese per le spalle, la portò fuori, feci per seguirle, ma erano già sparite.

Tornai nella gelateria contrariata, mi sedetti al posto di Malia, guardai sul piccolo tavolino, aveva le estremità graffiate, aveva delle unghie molto affilate, per fare dei graffi del genere.

Uscì dal bar, senza una meta precisa, senza guardare dove andavo, avevo troppe cose per la testa, tra Theo e i mille segreti di Lydia e Malia.


Sbattei contro qualcuno.

"Guarda dove...Nicole?"

Isaac, mi ero scontrata contro di lui.

"Dove vai così di fretta?"

Mi chiese lui.

"Non sono affari tuoi... ok te lo dico, ho la testa tormentata da domande varie, e non avevo una vera e propria meta... stavo cercando di riflettere."

Mi guardò stupito, sembrava quasi interessato.

"Beh vieni con me, ti offro qualcosa da bere."

Beh, meglio che niente, fui d'accordo, mi portò in un bar fuori la città, non sembrava tanto scontroso preso così, in quel locale faceva un gran freddo, l'aria condizionata era al massimo, mi sfregai le braccia, scoperte, portavo solo una leggera canottiera, ad un tratto sentì calore, Isaac mi aveva dato la sua giacca, sorrisi a quel gesto, lui prese un sorso di birra.

"La rivoglio indietro, sia chiaro."

Fece un mezzo sorriso, era davvero dolce.

"Beh grazie lo stesso."

Bevvi anche io.

"Beh, cos'è che ti tormenta?"

Mi chiese lui, alzai un sopracciglio.

"Segreti, da varie persone, mi fanno scoppiare, odio l'idea che le cose mi siamo nascoste."

Mi rispose.

Vampire blood|Damon SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora