Reminiscenze

일곱

Eravate seduti su una delle tante panchine di quel parco, sotto un albero che vi faceva ombra e permetteva che il vento vi accarezzasse. Osservavi con la coda dell'occhio Hoseok, scrutandone i dettagli, ancora incredulo della sua presenza, mentre lui guardava i bambini giocare. Lui, però, ne era perfettamente a conoscenza, delle tue occhiate un po' indiscrete, ma ti lasciò fare, poiché non poteva immaginare come fosse vedere il proprio defunto ragazzo ancora una volta. Molto probabilmente nessuno avrebbe mai potuto saperlo, all'infuori di te.

Il ragazzo si girò, causando ancora una volta un incendio sulle tue guance, mentre il tuo sorriso cresceva. Per te era tutto incredibile, credevi di essere in paradiso, ne eri veramente convinto. Era tutto così surreale, e lo era ancora di più il fatto che esistessero gli universi paralleli. Ti piaceva di più pensare che eri come in un paradiso terrestre e che tutto presto sarebbe finito, quindi non potevi assolutamente perderti neanche un secondo di quel momento magico.

«Gli somiglio così tanto?» Il ragazzo inclinò la testa di lato, lasciando che la sua fronte fosse un po' più esposta del solito.

Tu lo guardasti estasiato, annuendo quasi ipnotizzato. Hoseok guardò altrove, a disagio: non era abituato a tante attenzioni.

«Oh- Hoseok?» lo richiamasti ancora, pensando ad una domanda che ti interessava particolarmente. «Ci sono anche io nel tuo universo... o qualsiasi cosa sia?» chiedesti, appoggiando il mento ad uno dei tuoi palmi per guardare meglio l'altro.

Lui rimase per un po' a pensare, lasciandoti quasi deluso.

«Uh, si» affermò finalmente il ragazzo. «Però non siamo così vicini come lo eri tu con il tuo Hoseok.»

Il fatto che il ragazzo usasse spesso "tuo" quando si trattava di lui ti scaldava il cuore, ma quella risposta fu come un coltello nel petto che continuava a spingere. I tuoi pensieri paranoici ti rattristarono.

«Forse è per questo che tu sei ancora qui.»