S1: E5 "Il risveglio"

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OCTAVIA

"Ci stanno mettendo troppo." dico osservando con sguardo preoccupato il margine del bosco da cui dovrebbero spuntare Leah e Bellamy. Sono passate più di quattro ore ormai e di loro nessuna traccia. Clarke è stata chiara: il ritrovo doveva essere dopo quattro ore.
"Da a loro del tempo." commenta divertito Finn, incrociando le braccia. Scuoto la testa in segno di disapprovazione.
"Si odiano, non credo proprio che se la stiano spassando." rispondo lanciandogli un'occhiataccia.
"Nah, io sono convinto che si stanno divertendo." continua lui.
Sto per ribattere nuovamente, ma l'urlo di Nancy ci fa balzare sul posto.
"Merda." impreca Finn, correndo verso la navicella Exodus. Lo seguo a ruota.
"Aiutatemi a tenerla ferma!" esclama Clarke.
Finn ed io ci mettiamo ai lati del lettino, stringendo le braccia e le gambe di Nancy per tenerla ferma.
"Dove sono Monty e Jasper? Ho bisogno degli attrezzi!" Clarke lancia ripetute occhiate alla porta della nave, ma di loro nessuna traccia.
"Finn, tienila." mi precipito fuori alla ricerca dei due ragazzi che sembrano essere stati inghiottiti dalla terra. Tuttavia, non ci metto tanto a individuarli. Una massa di ragazzi, infatti, sta circondando Murphy e Jasper. Entrambi portano terribili tagli e lividi sul viso.
"Fermi!" grido mettendomi in mezzo.
"Indietro, è la sorella di Bellamy." dice qualcuno.
"Ho un nome, idiota." dico avvicinandomi a Murphy.
"Dammi subito gli attrezzi, Murphy, oppure dovrai vedertela con mio fratello." dico con tono tagliente.
Monty aiuta Jasper ad alzarsi, mentre John si fa indietro. Nonostante ciò, sogghigna.
"Io ti ammazzo." commenta Jasper. Il suo occhio ha preso a gonfiarsi.
"Andiamo, lascia perdere." gli dice Monty.
"È stato lui. Vigliacco che non è altro!" grida Jasper.
"Cosa?" domanda Monty.
"È lui che ha colpito Nancy, ne sono sicuro."
"Non puoi saperlo." ribatte Monty. Jasper sta per rispondere, ma ancora una volta li fermo.
"Ragazzi, smettetela. La vostra migliora amica sta male. Invece di litigare, dovreste andare a supportarla!" dico. I due si scambiano un'occhiata veloce, raggiungendo poi la navicella.
Clarke si mette subito all'opera. Le sue mani lavorano veloci e precise. Anche se non lo dà a vedere, posso immaginare quanto sia tesa in questo momento. Nancy non ha smesso di urlare per tutta l'operazione. Finn dall'altro canto, non ha smesso di tenerle la mano. Non posso fare a meno di pensare che sia una cosa tenera. Dopo interminabili minuti, finalmente Clarke finisce.
"È fatta." esclama Griffin, asciugandosi il sudore dalla fronte. Grazie al cielo c'è lei, penso o saremmo tutti spacciati.
"Lasciamola riposare." dico dirigendomi fuori. Dopo un po' mi raggiunge Clarke.
"Finn mi ha detto che Bellamy e Leah non sono ancora tornati."
"Voglio andare a cercarli." dico. Clarke scuote la testa.
"Sta imbrunendo. Sicuramente hanno trovato riparo da qualche parte e poi sono sicura che se la caveranno." risponde lei sicura.
"Riposati anche tu. Vado a medicare Jasper." aggiunge.
"Clarke..." sto per confessarle che Murphy potrebbe essere la causa della quasi morte di Nancy, ma poi cambio idea.
"Grazie." dico.
Lei annuisce e sparisce dentro la navicella.

NANCY

Apro lentamente gli occhi, trovando Finn al mio fianco che mi sta tenendo la mano.
"Ehi, come ti senti?" domanda.
"Non sono morta, quindi bene." rispondo con un mezzo sorriso.
"I tuoi amici non ti hanno abbandonato nemmeno per un secondo, durante tutta l'operazione. Sei fortunata." sorride.
"Anche tu sei stato con me. Grazie." dico stringendo la sua mano. Finn ricambia ed io, prima che possa aggiungere altro, mi riaddormento.

LEAH

[Ben Howard, Promise - The Bunker]


La stanza del bunker, seppure piccola, è accogliente. Ha le sembianze di un piccolo salottino. Al centro c'è un divanetto rosso scuro con una coperta impolverata. A decorare il muro, una piccola libreria grigia semi occupata da libri ingialliti da tempo.
Ad illuminare la stanza, candele di diverse dimensioni. Bellamy ne ha accese alcune, in modo che non siamo circondati completamente dal buio.
Dopo aver scoperto dei Terresti, Bellamy ed io abbiamo continuato a cercare armi, attrezzi e oggetti in assoluto silenzio. Dopo aver ammucchiato le cose in un angolo della piccola stanza - salotto, ci siamo seduti sul divano sfiniti.
"Non se ne andranno fino a domani, credo." dico osservando il soffitto crepato del bunker.
"Non ci resta che aspettare." dice Bellamy, portandosi la mano alla ferita sul viso che si è procurato salvandomi. Il taglio si è leggermente riaperto.
"Ti fa male?" chiedo.
"È solo un graffio." risponde.
"La ferita si è riaperta, aspetta." dico, alzandomi dal divano per prendere un kit di pronto soccorso che ho trovato prima. Mi siedo di nuovo vicino a Bellamy che nel frattempo si è voltato nella mia direzione per facilitarmi il lavoro. Apro la scatolina e tiro fuori i batuffoli e la bottiglietta di alcol. Prima di procedere lancio uno sguardo a Bellamy per chiedergli il permesso di sfiorarlo. Lui annuisce, guardandomi dritto negli occhi. Appoggio la mano destra sulla sua guancia per avere maggiore stabilità nel tamponargli la ferita. Il tocco della sua pelle sotto le mie dita fredde è rovente. Una strana elettricità galleggia intorno a noi. Posso percepire lo sguardo di Blake su di me. Poi all'improvviso le sue labbra si incurvano in un sorriso.
"Che c'è?" domando mettendogli un cerotto.
"È strano..."
"Cosa?"
"Questo." indica sé stesso e me.
"Non ti seguo." dico percependo una strana sensazione alla pancia.
"L'ultima volta che ci siamo visti prima di venire qui era nella tua cella." dice.
Annuisco piano. Come dimenticarlo?
"Ricordo che fui io a medicarti le ferite." continua.
"Beh ora ho ricambiato il favore, ma non ti aspettare altro da me." dico alzandomi.
"Questo lo vedremo, piccola."
"Sei serio?" Bellamy scoppia a ridere ed io mi lancio addosso a lui per tappargli la bocca con la mano.
"I Terrestri ci sentiranno, fai silenzio." dico. Restiamo in ascolto per un paio di minuti. Fuori sembra essere tutto tranquillo.
"Credo che non ci abbiano sentito." farfuglia Blake. Tolgo la mano dalla sua bocca e mi volto a guardarlo. Solo ora mi accorgo di quanto i nostri visi siano vicini. Mi allontano in fretta da lui, imbarazzata.
"Sarà meglio dormire. Resto di guard..."
"No, lo faccio io." dice avvicinandosi alla porta. "Tu dormi."
Annuisco poco convinta, ma poi mi sdraio sul divano e chiudo gli occhi, addormentandomi subito dopo.

Quando apro gli occhi, trovo Blake addormentano in posizione supina a terra, vicino al divano. Sembra così sereno quando dorme. Decido di lasciarlo dormire ancora un po' e di andare a controllare se i Terrestri se ne sono andati. Quando torno nella stanza, Bellamy è già in piedi.
"Via libera." dico prendendo lo zaino.
Ci avviamo così verso il campo, lasciandoci dietro le spalle il bunker.

[Interrompi la canzone.]

ABBY

"Troppi morti in soli due giorni." commenta Kane frustrato. Cammina avanti e indietro per la stanza. Il viso corrugato dalla preoccupazione.
"Evidentemente c'è un problema, Markus. Non bisogna fidarsi troppo della tecnologia." risponde Jaha, ancora provato dalla ferita causata da un'arma da fuoco. Guarda l'immagine di suo figlio Wells, che è coperto da una scritta rossa che cita "deceduto".
"Quei braccialetti sono stati testati."
"Il Cancelliere ha ragione, Markus. Forse ci sono delle interferenze che disturbano il segnale. Non dobbiamo perdere la speranza." rispondo io.
"Con tutto il rispetto Abby, sei un medico non un ingegnere." risponde con tono duro Kane.
Thelonious mi lancia un'occhiata di scuse. Osservo lo schermo che raffigura mia figlia Clarke. I suoi parametri vitali sono nella norma, grazie al cielo. Spero che anche gli altri ragazzi stiano bene.
Quando lascio la stanza principale, il mio assistente Jackson, mi corre incontro.
"Si è svegliata!" esclama. Mi basta sentire solo quello per dirigermi di corsa in infermeria.
"Esma!" la donna si volta lentamente verso di me. Ha un aspetto sano nonostante sia stata in coma per molto tempo.
"Voglio parlare con mia figlia." dice con tono aspro.
Jackson ed io ci scambiamo uno sguardo preoccupato.

The 100 - L'era della TerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora