Last chance

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Castle's pov

Apro gli occhi, e scopro di avere una flebo nel braccio. Merda. Mi guardo attorno, e vedo un uomo dai capelli stranamente troppo scuri, che mi sta guardando. Il suo sorriso maligno anticipa le mie proteste. È davvero inquietante.
"Allora caro... Richard, giusto?
Oh ma certo che è giusto!"
"Cosa mi stai iniettando?"
Saltiamo i convenevoli. Voglio sapere dove sono finito e soprattutto perché mi hanno rapito.
"Pentothal, mio caro scrittore."
Oh cazzo.
"Oh Richard, hai ragione a spaventarti" dice, accortosi della mia espressione "Insomma, perché sporcarsi le mani? Il siero della verità è il più efficace in questi casi." aggiunse con il suo sorriso crudele.
No. Non va bene. Mi chiederà di Kate, di Alexis, di mia madre, di Ryan ed Esposito, di Hayley. Non va affatto bene. Non posso permettermi di rivelargli quel che so, li farà ammazzare tutti non appena saprà ciò di cui loro sono a conoscenza. Devo assolutamente impedirlo.
"Bene scrittore, tornerò quando il pentothal avrà fatto effetto. Vado a sbrigare un paio di faccende intanto."
Non appena quell'uomo ripugnante si allontana, cerco disperatamente di tagliare i duri ganci che stringono i polsi, ma invano. Decido di puntare sul lucchetto che li chiude. Parto dal sinistro, ma mi accorgo che è troppo stretto. Mi concentro sul destro: dopo qualche tentativo raggiungo la tasca con la mano e estraggo il coltellino svizzero che mi aveva regalato Alexis l'anno scorso. La ringrazio mentalmente, sperando di poterlo rifare di persona, un giorno. Con un po' di fatica scassino il lucchetto e finalmente ho un braccio libero. Subito provo a districarmi anche dagli altri ganci, ma senza successo. Sono troppo stretti, dannazione. Ho un braccio libero e non riesco a usarlo in nessun modo utile. Merda.
Fisso l'orologio sulla parete di fronte a me: è già passata più di mezz'ora, fra poco sarà di ritorno.
Rick trova un fottuto modo per uscire di qui, prima di condannare a morte tutti quelli che ami. Muoviti.
Guardo il tavolo: fiale, flebo, Scottex, guanti... Niente.
Mi concentro e penso, sperando che una di quelle strane idee che ho sempre mi baleni in mente. Stavolta zero assoluto, forse a causa del pentothal.
Ne vale la pena? Sopravvivere sapendo che l'amore della mia vita, la mia famiglia, i miei amici vivranno per sempre nel terrore? O peggio, riuscirò a convivere con le loro morti? No, per niente. Proprio per niente.
Prendo una decisione. Sì, è la cosa più giusta da fare.
Non hai molto tempo Rick, sbrigati.
Frugo di nuovo nella tasca destra, e lo trovo. Strano che mi abbiano lasciato il cellulare. Lo accendo, e scopro che non c'è campo. Ah, ecco il motivo. Bastardi.
Kate non arriverà in tempo, Rick. Lo sai. Non ha indizi. Magari non sa nemmeno che ti hanno rapito.
Così mi calmo, faccio un respiro profondo e deglutisco nel sonoro silenzio.
Apro la videocamera, e inizio a registrare.

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