For you

94 6 1
                                    

Beckett's pov

Apro gli occhi, sono confusa. Che è successo? Mi metto a sedere, mi passo una mano sulla faccia, e i miei occhi mi ricordano l'accaduto. Cado in un pianto disperato, non ragiono più. Lui, il mio Castle, è morto. Le lacrime continuano a scorrermi sul viso, ancora, senza soste. Mi accascio a terra, tra i singhiozzi, e prendo a pugni il pavimento. Mi sto rompendo le nocche, ma non m'importa. Voglio solo sfogare la mia rabbia, vorrei che al posto del duro cemento ci fossi io. Come ho potuto permetterlo? Lui contava su di me. E io non ero lì, non l'ho salvato. Sono stata io.
Mi avvicino a lui. "M-mi dispiace tanto Rick...mi dispiace, mi dispiace..." Gli sfioro il viso troppo rilassato, gli sistemo quel suo ciuffo ribelle che tanto amavo. Lo bacio disperatamente, con le guance ancora umide, sentendo le sue labbra fredde che non rispondono alle mie. Con il suo viso tra le mani, appoggio la mia fronte sulla sua. Un brivido mi percorre la schiena, ma non mi stacco. Non riesco. Chiudo gli occhi e mi riempio i polmoni del suo profumo. Le lacrime smettono di sgorgare, per un momento mi pare che lui sia vivo, con me, che nulla sia accaduto.
Sento una mano cingermi il braccio "Ehi, ehi, tesoro. Dobbiamo portare via il corpo." Lanie mi tira verso di sé, e mi circonda in un caldo abbraccio, nonostante io sia nuovamente scossa dai singhiozzi.
"PERCHÉ LANIE, PERCHÉ È SUCCESSO?"
"Non è colpa tua, Kate." faccio per interromperla e contraddirla, ma lei mi anticipa "Non è un omicidio."
Mi stacco dal suo abbraccio, mi asciugo le lacrime con la manica del cappotto. Eh?
"Cosa vorrebbe dire?" sento la furia crescermi dentro. Cos'è che non so?
Vedo Lanie inspirare profondamente, per poi dire tutto d'un fiato "È un suicidio."
Mi accascio al muro, mi manca la terra sotto i piedi.
"N-non è po-possibile...l-lui..C-Castle.. N-No."
Corro verso il cadavere di Castle, ignorando i tecnici della scientifica pronti al suo trasferimento. Gli accarezzo il viso, parlando gli con una voce strozzata "P-perché... avremmo potuto affrontare tutto questo insieme... Rick... T-tu non puoi averlo f-fatto.."
Sento Lanie prendermi una mano tremante tra le sue, spiegarmi come è giunta alla sua conclusione. È indiscusso, ha ragione. Ma io non ci voglio credere, lui non si sarebbe mai arreso. Lo dico a Lanie.
"Non l'ha fatto. Non si è arreso Kate."
Non capisco. Allora perché?
"Tieni." mi porge una busta delle prove con quella che sembra essere una chiavetta USB all'interno "Ha lasciato questa."
La prendo, la fisso per qualche minuto, poi guardo la mia amica con le lacrime agli occhi. Mi annuisce affettuosamente, con la compassione dipinta sul viso. La ignoro.
Le sussurro un "grazie" e mi dirigo verso la metro più vicina; non è proprio il caso di guidare, mi schianterei.
Quando arrivo a casa, la nostra casa, mi accascio sul divano, e cado in uno stato di assenza totale. Fisso quella chiavetta per minuti, forse ore, e poi mi decido.
Okay Kate, puoi farcela.
Mi alzo, inserisco il piccolo oggetto nel computer. Compare una cartella, ci clicco sopra. Ecco tutti ciò che mi rimane di lui. Un video. Un video lungo, e abbastanza, a dire la verità.
Cerco di calmarmi, mi asciugo le lacrime, respiro lentamente. Apro il video.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 28, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

I can'tDove le storie prendono vita. Scoprilo ora