Velocemente gli prende la mano, è calda ed esile. Inizia a correre, una corsa verso una meta indefinita; Non c'è una destinazione. Il vento sfiora i capelli e loro aumentano la velocità. Sente qualcosa cadergli dalla tasca, si distrae cercando di vedere l'oggetto perso e involontariamente inciampa a causa di un ramo scuro; Le ginocchia si sbucciano a contatto con il suolo e d'istinto posa le mani per evitare di farsi male al viso, sfortunatamente il suo volto finisce bruscamente contro il terreno fertile. Deglutisce alzandosi, si porta le mani sporche di terreno sul viso sporcandosi ancora di più. È in quel momento che sente una risata provenire dalle sue spalle. Jungkook è in piedi, lo guarda con un sorriso dipinto sul volto. È bellissimo, il viso angelico risplende a causa della luce calda del sole. Le mani poggiate delicatamente sui fianchi e i capelli che ricadono sulla fronte distrattamente. Si avvicina per porgergli una mano ma quando Jimin sta per afferrarla tutto si ferma, scomparendo rapidamente in mille pezzi.
"È pronto"
La voce di sua madre spezza il silenzio creatosi nella camera.
"È pronto da mangiare"
Il tono di voce della donna continua ad aumentare sempre di più. Si alza dal letto lasciandolo cigolare prima di afferrare una maglietta azzurra, la indossa e poco dopo scende le scale dirigendosi in cucina.
"È pronto?"
Le chiede conoscendo i suoi trucchi, lei sorride, un sorriso soddisfatto di se stessa prima di sussurrare
"No tesoro, devi apparecchiare la tavola"
Un sospiro abbandona le sue labbra; Si avvicina ai mobili per cercare le posate, dopo qualche tentativo trova il cassetto corretto e ne prende alcune. Le distribuisce poi sul tavolo in legno. Si avvicina al divanetto in pelle e si lascia sprofondare. La madre appena lo vede lo sgrida, le parole entrano ed escono dalle orecchie del ragazzo ancora distratto dai suoi pensieri.
"Tutto bene, tesoro?"
La donna cerca di fingere di avere un rapporto amorevole con lui, ma lui era troppo intelligente per non capire i suoi scopi. Alla domanda annuisce consapevole di aver mentito ma lei non se ne sarebbe accorta o meglio non le sarebbe importato. Avvicina la mano destra alle labbra iniziando a mordicchiare le unghia sottili.
"È pronto"
Ripete lei prima di sedersi a tavola. Solo dopo pochi secondi anche il padre si siede accanto a lei. Il ragazzo si alza dalla sua postazione per sistemarsi di fronte all'uomo. Il pranzo passa silenziosamente eccetto qualche piccola domanda dai falsi genitori premurosi. Il campanello suona e appena lo sente Jimin va ad aprire. La figura alta di Jin aspetta dall'altra parte della porta. Il ragazzo ha dei libri in mano e appena la porta si apre lui glieli porge senza aggiungere parola
"Dovevo solo riportateli"
STAI LEGGENDO
Night Vision ,, jikook
FanfictionDove Jimin si innamora di un ragazzo che sogna tutte le notti