Ferid Bathory- owari no serpah

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Ricordavo ancora alla perfezione il giorno in cui per la prima volta lo avevo incontrato, il giorno nel quale Ferid entrò nella mia vita.
E pensare che era passato così tanto tempo...
All'inizio avevo un po paura di lui, non riuscivo a capire le sue vere intenzioni, cosa voleva da me, cosa avrebbe potuto farmi...

Poi col tempo cominciai ad adattarmi anche se devo dire che non lo trattavo poi così bene...
Gli urlavo contro di starmi lontano, gli tiravo addosso tutto quello che avevo a portata di mano, mi agitavo e mi divincolavo se provava a prendermi... e nonostante tutto lui riusciva a controllarsi per non farmi male.

Ancora mi viene da ridere se ci penso...
Ora invece vivevo con lui, felice di stare al suo fianco.
Lo amavo come non avevo mai amato nessuno, lui per me era cambiato, cercava e provava costantemente a non uccidere davanti ai miei occhi, non usufluiva più dei bambini costringendoli a farsi dare il loro sangue...

Sentii delle braccia avvolgermi da dietro e mi voltai verso Ferid.
"Heyla (t/n)" disse lui
"Ciao Ferid" dissi posando un dolce bacio sulle sue labbra.
"Vedo che oggi sei di buon umore" rispose.
"Sembra che neanche tu sia da meno" gli risposi sorridendo.
"Senti... volevo chiederti... non è che ti andrebbe di uscire questa sera? Magari a fare due passi... Sai c'è un posto speciale dove vorrei portarti..." disse girandomi verso di lui e posando la sua fronte sulla mia.
"Sì, sarebbe bello e poi è da tanto che non passo un po di tempo con te..." dissi rivolgendogli uno sguardo da cucciolo smarrito.
"Già... farò in modo di passare molto più tempo con te, te lo prometto (t/n)" mi disse iniziando a baciarmi spostando una mano sulla mia schiena per avvicinarmi a lui.
Ci staccammo solo per riprendere fiato e lui avvicinò il volto al mio orecchio.
"Stasera alle nove" sussurrò per poi scomparire.

Adoravo il suo modo di comportarsi, mi faceva... Impazzire.
Non riuscivo a resistergli quando faceva così e questo lui lo sapeva bene, fin troppo.

Avevo appena finito di prepararmi (l'immagine qui sotto indica com'è vestita)

Scesi piano le scale, ero leggermente in anticipo, ma mi andava bene così.
Come finii la gradinata notai Ferid pronto che mi aspettava.
Appena mi vide i suoi occhi si illuminarono e tutto quello che riuscì a fare fu sorridere vistosamente.
Ricambiai il saluto sorridendo a mia volta e mi avvicinai a lui.
"Sei davvero bellissima (t/n)" disse prendendomi le mani e stringendole nelle sue.
Io arrossii un po a quella sua affermazione e sussurrai un "grazie".
"Andiamo?" mi chiese facendo un cenno con la testa.
"Sì" risposi felice.

Ci incamminammo all'uscita e non appena fummo fuori lui mi coprì gli occhi con le mani e mi disse.
"Il resto è una sorpresa"
Io lo lasciai fare e quando sentii le sue mani allontanarsi dal mio viso vidi con mio grande stupore il posto in cui mi aveva portato.
Era... Un castello.
Un vero e proprio castello.
Noi eravamo in cima ad una delle torri ed il paesaggio era una delle cose più belle che avessi mai visto.

Tantissime luci illuminavano la città davanti a noi mentre il mare lasciava quella splendida sensazione di calma e tranquillità accompagnata dal silenzio della notte.

Tutte le case lasciavano un impressione di vitalità e allegria nell'aria con il vento che, leggermente, mi scompigliava i capelli.
"Ti piace?" mi chiese Ferid posando le sue mani sulle mie spalle ed avvicinando il suo viso al mio.
"Tantissimo" risposi con un filo di voce ancora incantata da quella splendida sorpresa.
"È... Così bello..." dissi ancora
"Oh, andiamo, la sorpresa che mi hai fatto tu è stata decisamente meglio..." disse spostando lo sguardo lungo tutto il mio corpo.
"...ma sono felice che ti piaccia" disse lasciandomi dei baci sul collo fino a soffermarsi sulle mie labbra, coinvolgendomi in un dolce bacio.
"Sai... questa è la notte delle stelle cadenti... ti va di esprimere un desiderio?" mi chiese.
Il mio sguardo sembrò emettere un'improvvisa luce di sorpresa e felicità.
"Davvero?" chiesi quasi saltando dalla gioia.
Lo so, può sembrare infantile ma... le stelle cadenti mi fanno riaffiorare alla mente vecchi ricordi... ricordi con un misto di tristezza e felicità.
Ricordi che non se ne andranno mai... e il fatto che ora, in una notte di stelle cadenti, avrei espresso dei desideri con la persona che amo, non avrebbe potuto che rendermi entusiasta della cosa.

"Tu che desiderio esprimerai?" chiesi a Ferid sedendomi in una panchina dopo un suo invito nel farlo.
"Che domande fai (t/n)?! Non si possono rivelare i desideri, altrimenti questi non si realizzeranno più... E comunque, io non ho desideri da esprimere, non potrei volere niente di più oltre a te" disse baciandomi nuovamente e avvolgendomi in un suo abbraccio.
"Io... Io invece sì" dissi lasciandolo alquanto sorpreso.
"Ma questo desiderio non è rivolto alle stelle... è rivolto a te" dissi guardandolo negli occhi.
"Vorrei che questo momento non finisse mai, non intendo per il panorama e per le stelle cadenti... Intendo... per noi.
Vorrei non dovermi più separare da te Ferid...nemmeno per un secondo in questo momento..." sussurrai.
Lui mi sorrise ed io appoggia la testa sul suo petto sentendo le sue forti braccia lasciarmi un senso di grande sicurezza.
"Sai... penso di poter realizzare questo tuo desiderio..." disse a bassa voce staccandosi da me.
Si allontanò di un passo, mise una mano nella sua tasca e tirò fuori un piccolo cofanetto nero.
Si inginocchiò con cautela davanti ai miei occhi e aprì la scatolina, rivelando un anello con un piccolo diamante incastonato sopra e circondato di innumerevoli gemme.
"(T/n), vuoi sposarmi?" chiese guardandomi negli occhi e lasciando intravedere nei suoi una leggera lucidità formatasi per l'emozione.
Io ero talmente sorpresa, talmente... Incredula.
Non potevo credere che una cosa del genere stesse davvero accadendo davanti ai miei occhi.
Mi misi entrambe le mani davanti alla bocca per trattenere l'emozione.
Cominciavo a vedere leggermente sfuocato a causa delle lacrime di gioia che tra poco avrebbero bagnato il mio viso.
"Oh mio Dio... Ferid...sì! Sì!" urlai gettandomi tra le sue braccia cominciando a piangere.
Lo sentii fare un grande sospiro di sollievo per tutto quello che era appena successo, come se tutto ciò fosse stata l'impresa più grande in tutta la sua vita.
Mi alzai leggermente sentendo le sue mani che mi aiutavano a farlo e non riuscii a trattenere alcune lacrime nel preciso istante in cui lui, prese delicatamente la mia mano e mi infilò l'anello.
E senza riuscire a trattenersi si fiondò sulle mie labbra cominciando a baciarmi con passione.
Si staccò lentamente da me
"Ti amo (t/n)" disse appoggiando la sua fronte alla mia e sorridendo vistosamente, mentre nel suo volto riuscivo ad intravedere un inaspettato rossore.
"Ti amo anch'io Ferid" dissi prima che una stella passasse sopra le nostre teste in alto nel cielo...

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