5 mesi dopo.
Da quando Amber s'è trasferita da noi sono passati 5 mesi, sono stati terribili e belli contemporaneamente: belli perchè ci siamo divertite molto con Amber, anche se adesso ha trovato casa; non ho piú avuto attacchi ed io e Bonnie abbiamo trovato lavoro, io psicologa in un consultorio e Bonnie suona in band che spesso fa concerti a Milano. Brutti perchè i miei genitori si sono trasferiti vicino casa nostra e perchè con Lorenzo non siamo piú usciti a causa dei vari eventi che ha fatto; ultimamente ci sentiamo per telefono o tramite messaggi, mi racconta le sue giornate e io le mie che sono noiose come sempre. Purtroppo quel sogno con i miei genitori non mi abbandona e quasi ogni notte si ripete, per evitare finisco col non dormire e poi appisolarmi sul divano il pomeriggio.
Ieri non ho sentito Lore, la mattina è stato fuori con amici e di pomeriggio ad un raduno e oggi ancora niente. Lo ammiro molto perché riesce a far sorride tutte quelle persone che lo guardano.
Strappare un sorriso alle persone spesso è una vera e propria cura da ogni dolore.-Lorie!
Subito tolgo le cuffie e scendo al piano di sotto.
-Si Bonnie?
Dico per poi bloccarmi sul ultimo gradino della scala spalancando gli occhi.
È...è lui.
Lorenzo era lì, davanti la porta di ingresso con un mazzo di fiori in mano ed un sorriso enorme accompagnato da due guancie rosso fuoco a causa dell'imbarazzo.
È bellissimo! E io lo sto accogliendo in pigiama...elegante Lorie.
-Lo...Lorenzo?
Dico deglutendo e arrossendo di colpo.
-C...ciao Lorie. È ancora valido l'invito per quella cena?
Dice balbettando ed io annuisco senza dire niente.
-P...p...però pensavo di passare tutto il giorno insieme, giusto per farmi perdonare del fatto che non ti ho invitata prima.
Dice continuando a balbettare.
-Venendo qui mi hai già reso felice.
Dico per poi correre verso di lui abbracciandolo.
Fermate il tempo.
Rimaniamo abbracciati per un paio di secondi per poi staccarci entrambi rossi in viso per l'imbarazzo.
-Vai a cambiarti, cosí usciamo.
Dice grattandosi la nuca.
-Si, arrivo. Bonnie vieni con me.
Dico per poi salire seguita da Bonnie, arrivate in camera mia sorella inizia a sclerare e a saltellare per la stanza.
-Calmati!
Dico ridendo.
-Scusa, ma sono felicis...Lorie, ma se ti venisse qualche attacco?
Dice diventando di colpo seria.
È incredibile come riesce a passare da un'emozione all'altra.
-Nah, starò bene. Tu invita qui chi vuoi.
Dico iniziando a frugare nell'armadio, mentre Bonnie si limita a sospirare.
-Dylan non c'è, Amber è a lavoro e i membri della mia band sono tutti con le loro famiglie. Va be troverò un passatempo.
Sorride alzandosi e aiutandomi a cercare qualcosa nell'armadio, alla fine troviamo un paio di pantaloncini a vita alta, una canottiera e le converse.
Scendo e vedo Lorenzo in piedi con il telefono in mano, mi schiarisco la voce e subito alza lo sguardo fissandomi.
Lore...ti prego basta, mi metti in imbarazzo se mi fissi così.
Arrossisco avvicinandomi.
-Andiamo?
Dico e Lore scuote lievemente la testa per poi sorridere.
-Andiamo.
Dice prendendomi la mano e aprendo la porta.
-A dopo Bonnie!
Diciamo io e Lorenzo per poi uscire.
-Dove mi porti?
Chiedo camminando con la mia mano intrecciata alla sua, mentre sento un lieve dolore alla testa.
Ecco, me l'aspettavo.
-Ecco, pensavo al centro. Poi mangiamo qualcosa e continuamo a stare in giro camminando e passando del tempo assieme.
-Si, ci sto. Grazie Lore.
Dico baciando la guancia del ragazzo che subito arrossisce.
-E di cosa?
Dice guardandomi con le guance rosse.
-Per tutto.
Dico sorridendo e lo stesso fa lui. Arrivati in centro ci fermiamo al McDonald per pranzare, parliamo di ciò che ha fatto ai raduni e di ciò che faccio io a lavoro. Subito dopo ci alzammo continuando a camminare e a parlare.
-Sai, sei davvero simpatica Lorie. Una ragazza da sposare.
Dice sorridendo.
D...Da sposare?! Oddio, mi sento male!
Sorrido prendendogli entrambe le mani e fermandoci sotto un albero.
-Be anche tu, caro.
Ridacchio.
-Wow, uno come me?
Dice sorpreso.
-Si.
Dico arrossendo e subito dopo continuamo a camminare verso un parco della quale non conoscevo l'esistenza.
Entriamo e percorriamo un sentiero accostato da alberi e parti fioriti, con tanti bambini che ridono e giocano e di coppie di fidanzati o amici.
-Ti piace?
Chiede Lorenzo.
-Stupendo.
Sussurro sorridendo. Ci sdraiamo sul prato guardando il cielo che tra un paio di minuti si preparerà a tramontare.
-Lorie, ma...noi, insomma. Io e te, cosa siamo?
Mi giro verso di lui accennando un mezzo sorriso.
-Questo dovresti dirmelo tu.
Dico ridacchiando.
-Ecco, vieni.
Dice alzandosi e porgendomi le mani che afferro per sollevarmi, subito dopo mi trascina fuori dal parco.
Ammetto che ho l'ansia.
-Dove mi porti Lory?
Ridacchio e lui fa lo stesso.
-Semplicemente...qui.
Dice fermandosi in un lato del parco appartato e isolato.
-Lorie...vuoi essere la mia ragazza?
Subito sorrido annuendo per poi buttarmi tra le sue braccia.
-Non sai quanto sono felice!
Dice lui ricambiando.
No, Lore. Fidati, lo sono cento volte di piú io.
-Dai andiamo a cena, cosí ti riaccompagno a casa.
Sorrido staccandomi e dandogli la mano per poi dirigerci verso il ristorante.
Questa volta ne sono certa, non è un sogno!Okay, vi annuncio che tra un paio di capitoli la storia finirà. Chissà se bene o male, un bacio!
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•Do you remember me?•Lorenzo Ostuni~Favij
Fanfic#Sequel"TherapyOfDream" Lorie, scoperta la sua nuova vita, decide di andare avanti. Ma succederà qualcosa durante questi suoi nuovi giorni di vita.