CAPITOLO 8

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"Prof scusi ma quindi se metto il numero sotto radice poi lo posso trasportare fuori anche se é una moltiplicazione?" Ha domandato un ragazzo nella mia classe.
Non so da quanto tempo sta spiegando eppure io non ci capisco un tubo.
Non riesco a dimenticare quello che mi ha detto mia madre ieri..ancora devo realizzarlo.

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Fuori scuola
"Ehi allora oggi a che ora ci vediamo?" Mi domanda Jen fuori scuola. Ma a cosa si riferiva?
Faccio una faccia un pò confusa e lei se ne accorge.
"Intendo per andare a mangiare il sushi." Spiega lei.
Ah ecco.
Il sushi.
Mai possibile che mi sono totalmente dimenticata di questo? Non ci avevo pensato minimamente e per di più non l'ho nemmeno chiesto più a Ronald..adesso il mio piano andrà in fumo e non deve succedere!
Però ormai l'ho detto, come glielo dico adesso a a Ronald?
Si sarà già organizzato con i suoi amici, é troppo tardi.

Ci posso comunque provare, in fondo tentar non nuoce e non si sa mai magari preferisce uscire con noi.
"Ehm Sarah ci sei o ci fai?" Domanda confusa Jen.
"Oh scusa Jen me ne ero proprio dimenticata ma è tutto confermato non preoccuparti." Dico io più sicura.
"E a che ora?" Domanda sempre un pó confusa.
"Mh..non lo so. Ti chiamo io quando scendo. Adesso devo scappare." Dico io frettolosa.
Ho paura che scopra qualcosa e quindi meglio che me ne vada subito.
"Ehi Sarah aspetta." Mi richiama Jennifer, mi giro di scatto con il timore che sospetti qualcosa.
"Tutto bene?" Domanda lei, faccio un sospiro di sollievo, meno male che é solo questo.
Già stavo pensando ad una scusa per giustificarmi.
"Sisi mai stata meglio. A stasera." Dico tutto d'un fiato scappando letteralmente via.
Avrà pensato che sono più strana del solito ma questo é il mio ultimo problema, adesso ho altro a cui pensare.

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"Sono a casa." Urlo entrando nella mia adorata casetta. Non posso pensare di doverla lasciare per sempre, io sono cresciuta qui.
"Patrick non é ancora venuto?" Domando a mia madre, é strano lui esce prima di me.
"No il sabato ha un progetto a scuola di arte. Non sai com'era felice." Dice mia madre con occhi sognanti. Che bello vederla felice pensando a suo figlio. Ed é ancora più bello sapere che Patrick sia felice a scuola con i suoi compagni e le sue maestre.
Tutto questo non deve essere buttato via da una crisi.
"Finisce alle 16 e 30." Continua mia madre.
Mamma mia come fa a restare a scuola fino a quest'orario di sabato? Io non sopravvivo 5 ore figurati tutto questo tempo.
Non fa per me, no.
Finalmente mi siedo a tavola e trovo il piatto pronto, mh che profumino. Dopo 5 ore di scuola devo fare un pieno di energie, é ovvio.
Mentre mangio domando se ci sono novità sulla situazione della crisi dell'azienda.
"No, ancora non si sa niente. Tuo padre sta facendo di tutto per trovare una soluzione ma é difficile. Sembra tutto inutile." Sospira mia mamma.
Non sa quanto mi dispiace. Sono così triste nel vedere mia mamma disperata per tutto ció.
"Ne usciremo più forti di prima, te lo prometto." E lei sorride a sentire queste  parole di conforto anche se so che non ci crede affatto.
"Comunque come al solito é tutto squisito." Dico io e in effetti é sempre così. Mia mamma è una cuoca straordinaria, ogni volta che cucina qualcosa é super buono.

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É arrivato il momento di chiamare Ronald.
Non vorrei farlo ma non c'é altro modo e sicuramente mi rinfaccerà il fatto che se non mi chiama lui lo faccio io perchè voglio sentirlo.
Sbuffo dal fastidio di digitare il suo numero.
"Chi è che parla?" Domanda Ronald.
"Sarah" dico io scocciata.
"Chi?Ah.. Il mio angelo." Dice lui ricordando.
"Non chiamarmi così, quante volte devo dirtelo?" Odio troppo questo nomignolo da quattro soldi quando non ci conosciamo nemmeno.
"Sisi scusa. Allora si può sapere perché mi hai chiamato?" Domanda curioso.
"Ehm..allora..il fatto é che..ehm.." Non spiccico  una parola decente.
"Eh? Riesci a formulare una frase di senso logico o ti mando le cellule nervose in estasi?" Dice lui malizioso. Che fastidio!!
Sbuffo.
"Smettila! Ehm volevo chiederti se oggi ti andava di andare a Mangiare sushi." Dico io in fretta.
"Ah é questo che volevi chiedermi eh? Non riesco proprio a stare senza di me?"
"Rispondi subito con un si o un no. Hai 5 secondi." Dico io iniziando a contare.
"1..2..3..." Ma lui mi ferma.
"Ehi ehi ferma. Ci sto. A che ora?" Esulto dalla felicità perché il mio piano andrà a gonfie vele me lo sento!
"Se avevi altri programmi fa niente eh.." fingo di essere educata e indifferente.
"Ci stai già ripensando?" Oh no non deve rimandare!
"Ehm..nono. Allora ci vediamo oggi alle 21 ok? Ci vediamo fuori scuola, da lì a piedi si arriva velocemente." Lo informo.
"Lo so.." ride.
"Ah ci sei già andato altre volte?"Domando curiosa.
"Uff..non immagini nemmeno quante volte. A stasera angelo." E nemmeno la smette eh?
Dovrò rassegnarmi prima o poi.
Vabbè che lo faccio solo per mettere a posto le cose tra lui e Jennifer, spero non penserà che sia un appuntamento galante tra di noi.
Oh No! E se lo pensasse per davvero?
Ok, questi sono i miei soliti momenti di ansia/panico in cui mi faccio 50 film mentali più il trailer e le scene inedite quindi meglio che la smetta.

E se andasse qualcosa storto?
Ok, la smetto per davvero questa volta.

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Ho messo un vestitino a fiori blu a giro maniche e che mi arriva al ginocchio con un paio di sandali bassi: che il mio piano abbia inizio!

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SCUSATE SE AVETE DOVUTO ASPETTARE UN PO' IN PIÙ PER IL CAPITOLO MA SONO IN VACANZA IN PUGLIA E QUINDI LA LINEA È MOLTO LENTA.
NON SO QUANDO RIUSCIRÒ AD AGGIORNSRE MA SPERO AL PIÙ PRESTO.♡

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