CAPITOLO 21

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SARAH'S POV
Ha un aspetto molto elegante, é vestito in giacca e cravatta, una barbetta e dei capelli brizzolati. É un uomo molto ricco, ci scommetterei.
"Tesoro finalmente sei arrivata." Mi accoglie mia madre con un sorriso a 32 denti.
"Mamma chi é lui?" Domando fissando l'uomo seria.
L'uomo si alza, si aggiusta elegantemente la giacca e parla.
"Sono Cameron Will, un importante imprenditore. Piacere di conoscerla.." Mi porge la mano aspettando che mi presenti.
"Sarah. Sono la loro figlia maggiore." Gli stringo la mano.
Devo ammettere che un uomo dal nell'aspetto..ma quel cognome mi dice qualcosa. Forse l'avró letto su un giornale, é molto probabile data la sua importanza.
"Cosa vuole dai miei genitori?" Forse la mia voce esce troppo severa e dura.
Ma io sono sempre così, diffidente -anche troppo- con le persone che non conosco. É come se fosse uno scudo che metto per non farmi capire fin da subito, ma mi viene automatico farlo, cioé non mi sforzo, mi viene spontaneo.
"Abbiamo appena firmato un contratto..o meglio tuo padre ha firmato un contratto." Rimango basita. Mio padre ha firmato un contratto con questo tizio, ed io non ne sapevo niente ovviamente.
"Come? Un contratto?"
"Proprio così." Dice il signor Will soddisfatto, anche troppo.
"Potevate parlarmene almeno, di cosa si tratta?" Sono agitata, molto agitata.
"Calma Sarah, ti spiegheremo tutto. É stata una decisione affrettata anche per noi perciò non ne dai niente." Mi spiega mia madre.
"Di-cosa-si-tratta." Scandisco ogni parola duramente.
"Beh, io stavo giusto per andarmene. É stato un piacere signori Clair. Spero sia stato tutto chiaro, comunque per qualsiasi informazione chiamatemi." Gli rivolge un grande sorriso e gli stringe la mano.
"Aspetti, l'accompagno alla porta." Si offre gentilmente mio padre.
Il signor Will si ferma quando mi vede di fronte a lui. Ci guardiamo e poi lui si decide a dire qualcosa.
"É stato.." Si ferma un attimo. "Un piacere conoscere anche lei, signorina. E le dico una cosa: non sia troppo severa anche con i suoi genitori. Hanno fatto la scelta migliore che potessero mai fare. E anche la più giusta, ne vedrete le soddisfazioni che ne seguiranno. E con questo..spero di rivederla presto." Sorride e va via con mio padre che lo accompagna.

"Hai intenzione di spiegarmi qualcosa adesso?" Domando avvicinandomi a mia madre.
"Tesoro hai sentito. È una cosa bella, che ci cambierà la vita e finalmente non vivremo più solamente di risparmi." Dice calma.
"Quindi c'entra la crisi, ha offerto un lavoro a papà vero?" Non risponde. Mi fa incazzare ancora di più!
"Di che lavoro si tratta? E dove avete pescato quell'uomo?" Quasi urlo.
La cosa mi sta decisamente sfuggendo di mano.
"Mamma rispondi una buona volta!" Si, ho perso il controllo.
"Sarah." Mi chiama papà che è dietro di me.
"Siediti, ti spiegherò tutto, ma calmati e non rivolgerti in questo modo a tua madre!"
"E in che modo dovrei rivolgermi eh? Mi sono stancata dei vostri "calmati, siediti, ti spiegheremo tutto, tranquilla" e chi ne ha più ne metta! Ho bisogno di spiegazioni ora e soprattutto intelligenti!"
"Ho detto non urlare!" Sta perdendo la calma anche mio padre.
"Si, ma certo, scusate, adesso mi siedo, ci beviamo una bella cioccolata calda e ci guardiamo un film comico mentre voi vi decidete a parlare. Non capite che anche per me è difficile vivere questa situazione di crisi? Io non ce la faccio più! Non ce la faccio! Sto letteralmente impazzendo!" Mi metto le mani tra i capelli.
Sono scoppiata. Adesso non m'interessa se ho sbagliato o se ho fatto bene, adesso me ne voglio solamente andare via.
Corro verso l'entrata ed esco sbattendo la porta violentemente. Meno male che Patrick non é a casa. Non vorrei di certo che lui avesse visto una litigata del genere.
Non so dove andrò ma in questo momento l'ultima cosa che farei é rimanere in casa.

JAMES'POV
"Va bene, alla prossima." Dico a Ronald e stacco la chiamata.
Ronald mi aveva proposto di andare ad una festa stasera ma non ne ho proprio voglia.
Diciamo che questo é un periodo decisamente NO. Capita a tutti un Periodo in cui tutto ti sembra sbagliato, tu stesso ti senti sbagliato, ti scocci di tutto e di tutti e non hai voglia di fare niente.
Adesso sto facendo una passeggiata anche se credo che presto dovrò tornare a casa visto il tempo che si sta preparando.. verrà un bel temporale, me lo sento.

Io e Ronald abbiamo risolto, ma devo ammettere che mi è molto difficile tornare al rapporto di amicizia che avevamo prima. Spero solo che col tempo si sistemerà tutto.

Quel giorno, cioé quando Ronald mi ha trovato al parco in quelle condizioni ero davvero stanco infatti ho passato la notte da lui.
Poi per sfortuna il giorno dopo sono dovuto rientrare a casa anche se era l'ultimissima cosa che avrei voluto fare.
I miei genitori hanno cercato di chiarire e di parlare, ma io non gliene ho dato la possibilità.
Finché ho scoperto qualcosa che ha cambiato un pó le cose.

"Non c'é più niente da fare. Dobbiamo lasciare la nostra casa lunedí." Dice Sarah.

Parto dal fatto che io e Sarah non ci siamo più rivisti oppure parlati dal nostro famoso bacio, a volte i nostri sguardi si sono incrociati ma niente di più. Chissà cosa ne pensa.
Comunque oggi avevo dimenticato un libro in classe e ho visto Sarah e Jennifer parlare.
Non sono riuscito a trattenermi ed ho origliato. Magari stavano parlando di me ma mi sono sbagliato completamente.
Da come ho capito la famiglia di Sarah si trova in una grave crisi finanziaria e dato che non riuscivano a pagare l'affitto devono lasciare la casa.
Da lí ho collegato un pó tutto, cioé ho capito perché Sarah stava vendendo delle torte di mela fuori la nostra scuola..era per raccogliere i soldi che le servivano per l'affitto, ma evidentemente non sono bastati per coprire l'intero costo.
E poi ovviamente é venuto il pezzo forte.
Ho dovuto mettere a posto le cose con i miei genitori anche se non nascondo che é rimasto un certo astio tra di noi, comunque mi sono ricordato che a mio padre serviva urgentemente un segretario e lí mi è venuta l'idea!
Ho mandato mio padre a casa dei signori Clair e adesso dovrebbe essere di ritorno. Credo che abbiamo accettato di firmare il contratto dato che conveniva sia a mio padre che a loro, anzi credo che non abbiano avuto molta scelta entrambi.

Da lontano scorgo la figura di una ragazza alta, snella con lo sguardo perso.
É Sarah. Deglutisco alla vista di quella ragazza e mi pietrifico letteralmente.
Non so decisamente come comportarmi con lei.
Sarà meglio tornare indietro, no?

SARAH'S POV
Da lontano scorgo la figura di un ragazzo alto, capelli e occhi scuri.
Deglutisco appena capisco chi é, ma continuo a camminare nella sua direzione.
Sembra che il mio corpo non voglia per niente stare a sentire il mio cervello che continua a dire di fermarti e tornare indietro, così me lo ritrovo a due passi di distanza.
Come devo comportarmi?
"Ciao.." Dico  un po' titubante.
"Oh..ciao Sarah." Si mette una mano tra i capelli e sembra agitato. Non è la prima volta che lo vedo cosí.
Restiamo in silenzio per un po'.
"Ehm..come mai da queste parti?" Dice dubbioso.
Ok, sembriamo entrambi due rimbabiti.
"Facevo una passeggiata, dovevo assolutamente prendere una boccata d'aria e pensare. Sai, é un'abitudine ormai, quando sto male opp-.." mi fermo all'istante.
Oh no.
"Stai male?" Domanda di scatto.
"Nono, cioé volevo dire.." ma non mi fa continuare.
"É colpa mia, vero? É colpa di quel bacio, lo so. Ti ho confusa solamente e ti capisco.. Non sei la sola." Quindi lui é confuso per mezzo del nostro bacio? Questo sí che mi stupisce.
"Diciamo che si sono messe tante cose insieme ed è un periodo un po' NO." Dico abbozzando un sorriso.

Un tuono. Mi sa che tra poco ci ritroveremo zuppi d'acqua.
Alziamo entrambi la testa e quando la abbassiamo sorridiamo insieme.
"Io.." Diciamo all'unisono.
"Oh scusa.." Diciamo nuovamente insieme.
Stavolta ridiamo entrambi.
"Sarah io..volevo dirti, ehm.."
"Cosa?" Lo incito a parlare, stavolta voglio vedere cosa ha da dirmi e non voglio scappare.
"Io..beh credo di provare qualcosa per te." Dice agitato. Il mio cuore credo stia per uscire dal petto. Non so che pensare, che dire. É tutto cosí strano.
Una goccia sulla mia mano, un'altra sui miei capelli e altre ancora che finiscono per bagnarci tutti.
Sta piovendo.
Eppure non ci muoviamo da sotto la pioggia, ma ci guardiamo solamente. Si vede che vorrebbe sentire cosa ne penso.
"Non sei il solo." Dico finalmente.

E poi tutto succede in un attimo.
Noi sotto la pioggia, bagnati fradici, scontriamo le nostre labbra.
E stavolta posso ammettere che anche io l'ho voluto.

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ALLORA..LE COSE TRA I NOSTRI PROTAGONISTI SI STANNO UN PO' CHIARENDO. O ALMENO FINALMENTE SI SONO DICHIARATI ENTRAMBI!
COSA VE NE PARE DEL BACIO SOTTO LA PIOGGIA?

E COME É STATO IL VOSTRO INIZIO DI SCUOLA? A ME ABBASTANZA BENE...SONO CAMBIATI TANTI PROF E ANCHE LE MATERIE ESSENDO AL TERZO ANNO.
A PRESTO...🌙

PS: SE NON PUBBLICO NIENTE PER UN PO' DI GIORNI VUOL DIRE CHE LA SCUOLA MI STA OCCUPANDO TANTO TEMPO, VE LO DICO GIÀ DA ORA VISTO PERCHÉ SO CHE SUCCEDERÀ.😥
-Susy♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 15, 2017 ⏰

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