Lettera al me del futuro

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Caro me del futuro,
Sono proprio te, Fabrizio ,e non so dove tu ti trovi, con chi stai, che stai combinando, se ti stai incasinando la vita o no: voglio solo dirti che sei un essere umano come tutti gli altri, fatto in carne e ossa, con un cuore, un cervello, tanta curiosità e sopratutto che sei soggetto come gli altri alle famose alterne vicende della vita . So che può sembrarti stupida questa lettera ma voglio lasciarti un regalo, un qualcosa di speciale che ho voluto dedicare solo a te; infatti posso dire che ti conosco abbastanza bene e che ovviamente nella tua vita avrai molti momenti di gioia, attimi unici da condividere con le persone a cui tieni di più, e momenti di sconforto, attimi ahimè che dovranno capitare per forza nella nostra vita. Una gioia è ridere fino a piangere, cantare a squarciagola canzoni anche se stonati, leggere il tuo libro preferito, farsi un bagno caldo a Gennaio, vedere un sorriso inaspettato, bere del buon liquore, abbracciare qualcuno ... tutte cose fantastiche che rendono la vita TUA, un qualcosa di unico, bello, irripetibile, importante.
Se si vivesse però di sole gioie la vita sarebbe per tutti sì una passeggiata ma anche molto noiosa e poco umana : passare la vita vivendo in modo da gioire per tutto, in modo da cercare di rimanere salvi dal morbo della tristezza non è normale. Non è vivere, è programmarsi la vita. Questo è un invito per noi gente fin troppo complessa e fragile a soffrire quando è il momento di soffrire perché la sofferenza è sempre costruttiva, e a gioire delle belle cose che ti capitano: anche se non le vedi infatti, la felicità sta nelle piccole cose che ho elencato prima e non in quelle irraggiungibili che puoi trovare solo nei nostri sogni.
Fregatene quindi delle paranoie; non "buttarle" però, tienile sempre con te, è qualcosa che in fondo ci appartiene. Continua sempre a scoprire, imparare, studiare, amare, stimare, credere, aiutare, ascoltare e vivere,
Tuo Fabrizio.

P.s mi raccomando, continua a scrivere come hai sempre fatto nonostante i pareri degli altri. Scrivi per far uscire da noi una singola emozione che sta insieme alle altre nel caos della nostra testa:Solo in questo modo puoi focalizzare e coltivare ciò che proviamo.
Scrivi anche per sfogare l'impulso irrefrenabile che abbiamo di raccontare a qualcuno la nostra vita e i nostri sentimenti: con la scrittura infatti pensi che quello che scrivi venga saputo e inteso un po' da tutti, un modo per mettere su carta aspetti nuovi o per far togliere dubbi su di noi. Infine scrivi perché la considero come la più bella delle arti; un'arte che tocca lo spirito di chi legge dal profondo, un'arte che riesce ad unire persone che ad un primo impatto possono essere diverse da te ma che in realtà nascondono un animo sensibile, un'arte che ha la fragilità di una farfalla, la forza di un leone e la resistenza della pietra: finalmente ci possiamo calare in altri panni, possiamo sospirare per dei struggenti versi, possiamo anche condividere le nostre emozioni coi propri cari; alla fine sono proprio le solite storie, le solite atmosfere e le solite sensazioni che ci toccano, arrivando ad angolo remoti del nostro cuore che neanche noi sapevamo di avere.

Le predisposizioni del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora