Spesso siamo spinti dai nostri genitori, dalla propria comitiva o dagli insegnati a fare quello che la nostra società ci impone di essere: ci lodiamo spesso della nostra cultura democratica e liberale ma ci dimentichiamo che in realtà i veri despoti siamo noi; noi che ghettizziamo qualcuno che la pensa in modo differente; noi che non diamo la parola alla gente solo perché non ha abbastanza mi piace; noi che adoriamo fare parte di un gruppo di pochissimo o, perché no, esserne il capo e il leader indiscusso; noi ci facciamo grandi con i deboli e piccoli con i forti; noi che ci lodiamo di quello che in realtà non siamo. Non dobbiamo quindi sempre attaccare la casta o gli altri per questa nostra società ma anche noi che l'accettiamo e la viviamo, felici o no. Dobbiamo togliercela la maschera, fingiamo di essere felici di questo mondo ricco e prospero, questo mondo che ci educa solo ad attaccare e a parlare male, che ci toglie i sentimenti dandoci in cambio fiumi di denaro da spendere in cose inutili. Perché se si è Umani, non uomini, tutto questo non può piacere. Finiamo di essere repressi: portiamo la libertà di pensiero e parola in tutte le case; diffondiamo sentimenti, amore e cultura prima che sia troppo tardi, prima di scomparire travolti dalla nostra stessa esistenza come hanno già fatto molti in silenzio.
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Le predisposizioni del cuore
PoetryQuesta è un prosimetro, una raccolta di versi e prosa che è nata dai miei pensieri più intimi degli ultimi anni. Ho scritto per tutta la gente che, come me, si sente sola, un pesce fuor d'acqua, persone schiacciate dalla società di oggi. Quindi con...