PERSI IN QUESTA VITA.

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"Claudio."                                                               
" Cazzo Mario , scusa ho sbagliato non so come sia successo. Scusa ancora . Ciao" dico balbattando il più veloce possibile
"No Clá aspetta."
"C--cos-sa?"sto tremando, dimmi che ti manco Mario e prendo il primo treno e corro da te.           
" I-o , no niente. Ciao Claudio." Riattacco subito senza nemmeno salutarlo.
COSA MI ASPETTAVO CHE STUPIDO.
 Sentire la sua voce però è stata la cosa più bella di questi ultimi mesi. Mi sono sentito vivo anche se per pochi secondi.            
  Era cosi calda la sua voce, così dolce, la stessa di sempre, mi sembrava tranquillo. Sono così felice Mario,saperti sereno mi allevia quella ferita che ogni tanto fa ancora male.  Spero tu stia vivendo Mario, spero che il tuo sorriso non abbia perso la sua lucentezza. E mentre mi auguro che la vita gli servi tutto ciò che di bello ha da offrire, mi addormento.

.................................................................................  Mario

"No Clà. Aspetta." no Claudio aspetta ho bisogno di sentire ancora la tua voce
"C--cos-sa?"sento mentre balbetta titubante.                                                                   Che Mi manchi Claudio, non ce la faccio di te. Dove sei? Con chi sei? Sei felice? Dopo mesi di inferno sento il mio cuore tornare a respirare. Ma come posso dirti che la mia vita non è vita se tu non ci sei?
 E se invece lui si fosse  rifatto una nuova vita? Se si fosse fidanzato? SE... SE... non mi amasse più. Allora prendo la via più facile.

"I-o , no niente. Ciao Claudio." e il cuore si ferma, quando lo sento riattaccare.

Sono passati quattro mesi  anzi quasi cinque tra qualche giorno, eppure la sua voce fa ancora lo stesso effetto. Sono stati mesi difficili, quando sono tornato a Roma sono andato da Valentina, era l'unica che sapeva del mio ritorno improvviso. Non ha fatto domande , semplicemente mi ha abbracciato e mi sono lasciato andare a un pianto disperato. Ero a pezzi, ero andato via così senza dire niente , senza avvisare, senza un biglietto. Pensavo mi avrebbe chiamato invece il nulla.                  
Sono rimasto un mese a casa di Valentina , nessuno sapeva che fossi tornato nemmeno i miei genitori. Il primo mese è stato autodistruttivo, mi crogiolavo nel letto insieme alle nostre foto, ai nostri ricordi, non mangiavo quasi mai. Poi il secondo mese ho iniziato a riprendermi, Valentina era stanca di vedermi affranto , così insieme passo dopo passo, ho ricominciato a vivere  a dimenticare o meglio accantonare ciò che provo,ad abituarmi alla sua assenza ma a non volerla cancellare , quel dolore era l'unica cosa che mi teneva vicino a lui.
Adesso sto meglio, con Valentina abbiamo preso una casa più grande e abbiamo aperto un  negozio insieme. Ho riniziato a lavorare anche come sponsor per varie catene aziendali e la vita ha ricominciato a girare. Ammetto però che di notte capita che sento la sua voce e mi manca terribilmente ,stringo a me quel pupazzo nascosto sotto il letto, quella scimmia che mi ricorda di lui, di noi .                              
Da quando ho ripreso in mano la mia vita credo sia successo sei o sette volte non di più, ormai non è più un pensiero costante sono andato avanti. E allora perchè dopo aver sentito la sua voce, ho iniziato a tremare e mi mancava? PERCHÉ? Perchè ero sul punto di dirgli quelle cose?    
Non può essere. Non posso , basta questi pensieri devono andare via della mia mente.                   
Mi alzo dal divano, spengo la televisione e mi butto sul letto,però i ricordi riafforano, e sento la sua voce fin dentro la pelle.                                                                                                                                                 "Perchè Claudio mi hai lasciato andare io aspettavo una tua sola chiamata, pensavo saresti tornato a ripredermi e invece.."  mi ripeto cercando di darmi una spiegazione  l Mi alzo di scatto dal letto, apro l'armadio e la cerco , deve essere qui.                                   Eccola, la sua felpa. Nostante il caldo atroce di fine luglio la indosso e mi  stendo sul letto portando le gambe vicino al petto. Profuma ancora di lui, come se fosse ancora qui e inevitabilmente la mia mentre torna a quel giorno..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20, 2017 ⏰

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