Diabolic di S. J. Kincaid [61]

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Tutti noi non siamo altro che polvere di stelle che ha preso forma di esseri coscienti.
{Sidonia a Nemesis}

Non avrei mai potuto essere più vicina di così alle lacrime ... perché chiunque avesse detto alla prima macchina di creare un diabolic le aveva anche detto di non inserire condotti lacrimali. Avevano deciso di rendermi molto meno umana di loro, ma non mi avevano tolto la capacità di provare dolore: solo la possibilità di esprimerlo.
{Nemesis}

<<Ma perché, Eminenza? Perché vuoi imparare a lottare contro di me? Di certo è più probabile che qualcuno cerchi di avvelenarti o di accoltellarti alla schiena. Forza e muscolatura non ti proteggeranno da queste cose.>>
<<Gli attacchi possono avere qualsiasi forma e, se devo morire, voglio che accada dopo che mi sarò difeso fino all'ultimo ... non dopo essermi accasciato, inerme. >>
{Nemesis e Tyrus}

<<È molto egoista da parte mia riuscire solo a pensare che ti voglio per me?>>
Mi misi a balbettare. <<Mi vuoi ... in ... che senso?>>
Curvò la bocca in uno strano sorriso.
E poi mi baciò.
{Tyrus e Nemesis}

 Ma non avevo la forza necessaria per sopportare un'altra perdita come quella. Avere un cuore in cui ardevano emozioni significava albergare una fiamma che poteva essere spenta in un'istante da forze che non potevo combattere, da pericoli che non potevo vedere. Amare significava essere impotenti, nel modo peggiore possibile.
{Nemesis}

<<Ricordati una cosa: sono una persona egoista. Quando arriverà quel giorno, non ti cederò a lei solo perché ha un vantaggio tecnologico su di me ... Noi Domitrian non siamo bravi a condividere.>>
{Tyrus a Nemesis}

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