Dead Man Walking {ita}

12. The End Where I Begin

prima che iniziate a leggere vorrei dirvi un paio di cose: la prima è che mi scuso per essere così incostante. La seconda è perché questo capitolo è tradotto col culo.
Per quanto riguardo la prima, l'università mi sta uccidendo. Voi non lo sapete, ma io sto proprio studiando queste cose lol (è un'università per interpreti e traduttori). Avendo perciò imparato davvero come si traduce un testo - e sì a quanto pare ci sono proprio delle regole - mi son detta why not? continuiamo la storia.
Perciò sì: finirò la traduzione della storia, ma non sarò costante come lo ero prima. Tanti impegni che non riesco più a vivere.
Tuttavia, appena finita, mi cimenterò in una bella revisione della storia da cima a fondo, controllando la punteggiatura, rileggendola e blablabla.
Per cui ecco, chiedo solo un po' di pazienza.
E grazie ancora se, nonostante i mesi, siete di nuovo qui a leggere ciò che scrivo.
Vi voglio bene.

Alice.

Tarjei

E' la vigilia di Capodanno. L'ultimo giorno di questo meraviglioso anno. Non posso credere delle cose che ho fatto quest'anno. Ho messo una 'x' in molti dei miei propositi, piccole cose che mi hanno fatto sembrare cresciuto e fiero. Ho anche un conto in banca - ed ha pure dei soldi dentro!
Ho firmato parecchi contratti quest'anno, più di quanti ne abbia firmati in tutta la mia vita. Ho assunto un segretario e un avvocato. Quanto può essere figo tutto ciò? Ho addirittura un agente, un vero e proprio stilista e un fidanzato. Sorrido a me stesso: è meraviglioso anche lui.

Il meraviglioso fidanzato (così mi piace chiamarlo nella mia testa) deve lavorare oggi così mi ha lasciato solo e nudo a letto. Dio, devo proprio cambiare le lenzuola, puzzano proprio di sudore e piedi e, sì, anche di sesso. Devo alzarmi e pulire. Dio mi salvi se solo mamma e papà dovessero entrare nella stanza in questo momento: ci sono fazzoletti usati e preservativi ovunque (e sì, preservativ-i, non uno.) Ce c'è uno incastrato nella persiana, rimasto là come un promemoria. Arrossisco. Mi nascondo sotto il piumone dall'imbarazzo. Solo al pensiero di ciò che lui mi ha fatto, e di ciò che io ho fatto a lui. E' stato così sexy. Non so neanche decidere qual è stata la cosa che mi è piaciuta di più, se lui che mi scopa o io che lo scopo. Io che lecco del gelato dalle sue dita, lui che mangia la pizza dal mio stomaco senza mani.

Mi serve una doccia. Anzi, mi serve proprio un bel bagno. Sono un po' addolorato, i muscoli che ad ogni movimento mi lasciano un ricordo della notte appena passata. E neanche ho intenzione di pensare al mio sedere: è come se qualcuno ci avesse ficcato una pigna e poi l'avesse fatta uscire. Non te le dicono queste cose a educazione sessuale, tipo "usa tutto il lubrificante che hai" o magari anche "non scopate per due giorni di seguito"

Siamo stati entrambi invitati alla cena annuale di Capodanno a casa di Marlon: lui cucina dei deliziosi piatti in portate eleganti mentre i suoi genitori se ne vanno una settimana a Mallorca. E' un bravo cuoco, e mentre di solito si iniziano i festeggiamenti nella maniera più tranquilla e pacata, poi si finisce verso mezzanotte con gente che corre nuda per la stanza e salta sul tavolo e pomicia un quell'immenso terrazzo coperto di vetro.
Fidatevi, ci sono stato ogni anno da quando da questa festa.

Io e Henrik conosciamo molto le stesse persone, essendo entrambi degli attori e quindi ci saranno persone che ci riconosceranno e ci vedranno insieme. Non che io sia nervoso di ciò, ma è la prima volta che ci facciamo vedere insieme come una coppia. Come fidanzati. Me lo dico di nuovo. Il mio fidanzato. E' incredibile

Ho preso a Marlon di andare da lui presto per aiutarlo a cucinare. Ciò significa che è meglio alzarsi e iniziare a fare qualcosa. Tolgo le lenzuola e cerco di trovare un paio di boxers puliti. Cerco anche una busta di plastica abbastanza grande per nascondere i giganteschi cartoni di pizza e tutte le sltre schifezze che sono finite sul pavimento. Prendo e conto tutti i preservtivi. Controllo la scatola. E tutte le bustine. Conto ancora. Non voglio lasciarne nessuno indietro. Sette. Pacchetto completo.
Grazie Signore.