11. Millionaires

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Tarjei


Torna nella stanza, i suoi capelli bagnati e selvaggi contro il suo viso. Sorridendo con quel sorriso che illumina; delle piccole gocce d'acqua volano per la stanza quando scuote la testa. Non posso ancora credere che sia solo mio, che vuole stare con me, che gli piaccio. Io. Io, con tutti i miei orribili capelli ricci e fin troppi brufoli in faccia. Che pensa che io sia sexy, che mi bacia e mi dice che baciarmi lo fa sentire completo. Come se tutto nel mondo si sistemasse ogni qual volta lui mi abbraccia. Che dorme profondamente di notte quando sono accanto a lui, e che se non sono con lui rimane in piedi e pensa se a me manca tanto quanto io manco a lui.

Mi fa girare la testa il pensiero che tutto questo è reale. Che non è più solo recitazione. Nessuno ha scritto un copione. Questo è tutto nostro,  lo abbiamo creato noi.
Questi siamo noi che continuiamo a creare ogni volta che andiamo avanti.

Si sdraia sul letto accanto a me, nudo come il giorno in cui è nato. Beh, il suo pene è molto più grande, le sue gambe più lunghe, ma è il mio bimbo. Il mio Henrik.

Mi sentivo un po' in imbarazzo sdraiato sul letto ad aspettarlo, nudo. Ma hey, i vestiti sarebbero stati tolti comunque, ho solamente anticipato le cose. Mi sento ancora un bambino mentre nascondo la bottiglietta di lubrificante sotto al cuscino; non voglio renderlo troppo ovvio.

Mi bacia e lascia che la sua mano si appoggi sulla mia pancia mentre le sue labbra si appoggiano alla mia spalla. Piccoli baci che fanno scoppiare i miei nervi come fuochi d'artificio. Il mio cazzo è quasi duro, è difficile non farcelo diventare con Henrik nudo accanto a me. Un Henrik che ora mi sta guardando negli occhi e non sta più sorridendo. Semplicemente disegna dei piccoli cerchi con le dita sul mio petto, e continua a guardarmi.

"Voglio fare qualsiasi cosa con te", dico avvicinandomi e spostando un ciuffo di capelli bagnato dal suo viso. "Voglio essere tuo, e voglio che tu sia mio" Suona perverso, ma intendo proprio questo. "Voglio che tu ti faccia vedere. Voglio che tu mi fotta. E voglio fotterti. Tutta la notte."

"Non saremo in grado di camminare domani se scopiamo tutta la notte." Dice, ridacchiando.

Lo picchio sul braccio, due volte. Non me ne pento.

Si mette sopra di me prendendo le mie braccia e allacciandomele sopra la testa, e fa un po' paura perché non posso muovermi. Ma è allo stesso tempo eccitante, specialmente quando mi bacia, e gioca con la mia lingua

"Anche io voglio fare tutto con te, amore. Tutto. Sempre. Tu mi fai impazzire, cammino con una mezza erezione tutto il tempo perché non riesco a non pensare a te."

Libero il mio braccio e raggiungo il cuscino, dando la bottiglietta nelle sue mani.
"Fammi vedere", sussurro. Poi lo tiro verso di me e lo bacio.


Henrik

Non so davvero cosa sto facendo. Beh, in realtà lo so. Sono grato di aver avuto qualcuno che mi abbia fatto vedere come fare. Come far sentir bene un altro uomo; come fare sesso; come stare sopra; sotto; tutte queste parole che nella testa sembrano così importanti, ma che in realtà non hanno così tanto valore.

È solo sesso. Corpi. Desiderio. Tutti queste strane parole, ma che poi nella realtà siamo solo noi due. Tarjei e io. Due corpi nudi in un letto, che si accoccolano. Tarjei un po' imbarazzato, io un po' rigido. Sono terrorizzato, ho paura di fallire, di farlo star male, o di non vivere il sogno della prima volta.

Ero un po' ubriaco la prima volta, grazie a Dio. Altrimenti non avrei accettato, non mi sarei mai pentito. Sono felice sia successo. Sono felice sia successo con un uomo così gentile da avermi trattato come un gioiello prezioso. Che mi bacia ogni lentiggine sul mio viso

Dead Man Walking {ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora