CAPITOLO 4

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UNO NOVE OTTO QUATTRO...
Sentì la mia sveglia ma contiuai a dormire
VENGO AL MONDO D'ESTATE...
Non avevo proprio voglia d'alzarmi.
DIO MI PARLA NEL SONNO...
Sentì la mamma urlare il mio nome ma feci finta di nulla
MI CHIEDE SCUSI QUANTO STATE...
Sentì la porta della mia camera aprirsi
e il telefono smettere di cantare
"Svegliati."
Era Kevin a parlare
Mi tolse il lenzuolo di dosso ma io ero in mutande e reggiseno quindi in 0,3 secondi mi coprì di nuovo
Lui scoppiò a ridere
"Che cazzo ridi deficiente"-dissi con la voce impastata dal sonno.
Non rispose e uscì dalla stanza.
Mi stavo ancora chiedendo perché qualcuno mi aveva messo la sveglia se:
1. la scuola era finita
2. ieri siamo arrivati a casa un po tardi
3. Non mi hanno parlato di nessun evento importante
Così mi alzai misi una delle magliette rubate a Kevin che mi arrivavano a metà coscia e scesi in cucina.
Mi bloccai sotto le scale.
Trovai Charlotte seduta sul divano
Nono aspetta sto sognando o cosa?
Che cazzo ci fa Charlotte a casa mia alle 7:30 di LUNEDÌ MATTINA.
Cazzo ci avranno scoperte.
La mamma era agitata si vedeva da come preparava la colazione di Kevin e Salvo nessuna traccia e papà era a lavoro.
Qui qualcosa non mi convince.
Andai verso Charlotte che era semi addormentata nel mio divano e le feci uno dei miei sguardi "Why?" così li chiamava lei.
Sembrava fosse appena tornata da un after faceva ridere ma non risi perché di sicuro non ero messa molto meglio di lei.
"Tua madre mi ha chiamata perché dice che deve parlarci di qualcosa di importante."-dice perplessa.
Cazzo.
"Siamo nella merda Char."-dico a bassa voce.
"Io non credo se avesse scoperto qualcosa qui ci sarebbe tuo padre mio padre mia madre e anche mio fratello e i tuoi fratelli e invece mi pare di vedere solo tua madre,quindi sta tranquilla"-dice sorridendomi
Ah quanto la posso amare.
"Ragazze la colazione é pronta."-urla mia madre.
Andiamo verso la cucina ci sediamo e iniziamo a mangiare.
"Allora ragazze,ho parlato con i tuoi genitori e abbiamo preso una decisione dato che ormai avete 16 anni e siete state promosse senza alcun debito abbiamo deciso di regalarvi un viaggio ad Amsterdam,a condizione che con voi venga o Kevin o Cameron."-disse sorridendoci
OMG STO SOGNANDO O COSA
Io e Charlotte ci guardammo e scoppiammo a piangere ci alzammo e andammo ad abbracciare mia madre.
"GRAZIEGRAZIEGRAZIE"-dicemmo contemporaneamente
"Non dovete ringraziare solo me ma anche i genitori di Charlotte."
"Comunque i biglietti sono per la prossima settimana."
Li appoggiò sul tavolo
"Il terzo biglietto sta a voi decidere a chi darlo."
La ringraziammo ancora per la centesima volta e andammo in camera mia.
"Allora..."-dissi
"Io credo che già sappiamo chi portare con noi."-disse maliziosa
Annuì
"Cameron"-dissimo contemporaneamente di nuovo
Scoppiammo a ridere
Era scontato che avremmo portato Cameron,lui a differenza di Kevin é più permissivo,si é geloso di entrambe ma nei limiti mai come Kevin e preferisce che fumiamo con lui che con i nostri amici perché non si sa mai cosa possa succedere e non ha tutti i torti.
"Mando un messaggio a Cameron e gli dico di vederci al MC per le 13."-disse sorridendo.
"Va bene"-dissi un po euforica
Ancora non avevo realizzato la cosa.
Si erano fatte già le 8:30 così decisimo di chiamare Diego e Johnny per andare al Bar così Johnny ci disse che alle 9 sarebbe venuto a prenderci
Quindi andai a lavarmi decisi di indossare una tuta intera a pantaloncino nera con dei fenicotteri rosa e le converse nere presi il mio solito zainetto misi dentro tutto e uscimmo andammo all'angolo e dopo pochi minuti arrivarono Johnny e Diego.
Salimmo in macchina.
"Buongiorno pupe"-disse Diego sorridendo.
Johnny nemmeno ci salutò
Charlotte mi guardò perplessa
Arrivati al bar ci sedemmo nei tavolini fuori,Diego ci chiese cosa volessimo e andò ad ordinare
"Jonny."-dissi
Fece un "mh" e si accese la sigaretta
"Passami l'accendino per favore"-dissi sorridendogli.
Annuì e mi tirò l'accendino.
Avevo l'accendino ma era solo un modo per fare conversazione.
Charlotte si prese una sigaretta dal mio pacco e Johnny la guardò un po male.
Diego tornò e si sedette accanto a me mi diede un bacio in guancia e mi scroccò una sigaretta
Niente oggi sono diventata un tabacchino.
"Io e Charlotte la settimana prossima andremo ad Amsterdam"-dissi buttando fuori il fumo
Johnny sgranò gli occhi
Diego ai bloccò.
"Ah e i tuoi genitori(indicò Charlotte) ti lasciano andare ad Amsterdam sisi"-disse Johnny ridendo
"Infatti Cam verrà con noi."-disse Charlotte per zittirlo
Io e Diego ci guardammo in faccia sapevamo che adesso avrebbero iniziato a litigare
"Ah beh certo Cam il superfratellone quello che ti fa fumare e bere."-disse Johnny irritato.
"E poi che te ne frega di quello che faccio io perché non pensi alla gallina della tua fidanzata."-disse Charlotte acida.
Chiamarono in nostro tavolo e io e Diego andammo a prendere le ordinazioni,tornammo indietro e vidi Charlotte dare uno schiaffo a Johnny
La cosa era seria andai subito al tavolo posai le cose presi Charlotte e la portai al bagno.
"Cosa ti ha detto?"-dissi seria
"Che sta con quella solo per il piacere di vedermi stare male"-disse tra i singhiozzi
Due anni fa Johnny voleva Charlotte(la vuole tutt'ora ma non lo vuole ammettere) solo che Charlotte aveva 14 anni e si comportava come una bambina si mise con lui per gioco,ma questo ovviamente lui non lo sapeva.
Quando però Cam venne a scoprire che stavano insieme li fece lasciare. Johnny stava malissimo invece a Charlotte non faceva ne caldo ne freddo e da li Johnny capì che era solo un gioco per lei un anno dopo Charlotte si accorse di aver sbagliato con lui,ma ormai lui era diventato lo stronzo che é adesso.
Ah dimenticavo tra Johnny e Charlotte ci sono 4 anni di differenza.
"Charlotte io non posso dare torto a Johnny,ma nemmeno ragione so solo che dovete sistemare questa cosa."
Le asciugai le lacrime e tornammo fuori.
Ci sedemmo e Charlotte si accese un altra sigaretta
Diego mi disse all'orecchio di laciarli soli.
"Io e Diego andiamo un attimo al tabacchino e torniamo."-dissi sorridendo feci un occhiolino a Charlotte e andammo.
"Quindi cosa mi porti da Amsterdam principessa."-disse malizioso
"Tutto tranne la droga."-dissi acida
"Oh mammamia quanto sei acida."-disse ridendo.
"Così mi dicono"-risposi fredda
A volte mi stava sul cazzo Diego.
Gli diedi i soldi ed entrò al tabacchino
Ero in ansia per Charlotte e per Amsterdam.
"Tieni"
Mi diede le sigarette e da li il silenzio.
Arrivammo al bar Johnny e Charlotte si alzarono e andarono verso la macchina e così fecimo io e Diego.
Ci riaccompagnarono a casa nel silenzio più totale.
Salimmo in camera mia e Charlotte scoppiò a piangere
"Che succede?"
"Abbiamo parlato,ha detto che con me non vuole avere nulla a che fare anche se ancora prova qualcosa per me non ne vuole sapere di stare con me dice che devo stare male com'é stato male lui per colpa mia,ma non capisce che ero piccola cazzo é stato il mio primo ragazzo cosa voleva di serio cazzo io avevo QUATTORDICI ANNI DI MERDA.."-disse piangendo
l'abbracciai.
"Posso parlarci io se vuoi non ho problemi lo sai ."-dico sorridendole
Si attacca al mio collo
"Grazie grazie grazie,non saprei cosa fare senza di te."
Le sorrisi.
"Dato che ancora sono le 11 scendiamo al mare."-dissi sorridendole
Ci misimo i costumi e scendemmo in spiaggia.
Sistemammo le tovaglie ed entrammo in acqua
E si avvicinarono a noi due belle ragazze una mora e una bionda
"Scusate ragazze,siamo qui in vacanza e più tardi dovremmo andare a pranzare sapreste dirci dove si trova il McDonald's."-disse la mora
"Noi dobbiamo andare li a pranzare,se per voi non é un problema andiamo tutte insieme così vi facciamo vedere la strada"-disse Charlotte sorridendo
"Nessun problema."-disse la bionda
"Comunque piacere io sono Ariel."-dissi sorridendo.
" Io sono Charlotte."
"Io mi chiamo Nicole"-disse la mora
"Laura,piacere"-disse la bionda
Dopo le presentazioni uscimmo dall'acqua e ci misimo a parlare sedute sulle tovaglie.
Ci parlarono un po di loro e noi fecimo la stessa cosa.
Si fecero quasi le 13 così ci incamminammo il Mc non era molto lontano quindi andammo a piedi.
Arrivammo con 5 minuti di ritardo ma non faceva nulla.
Trovammo Cam già seduto ad tavolo salutammo le ragazze ed andammo da lui.
"Chi erano quelle due gnocche?"-disse malizioso
"Due ragazze lesbiche italiane che abbiamo conosciuto in spiaggia."-dissi
"Ariel tu ogni volta rovini i miei sogni dicendomi queste cose."-disse ridendo.
Gli feci la linguaccia e ordinammo.
"Per quale motivo siamo riuniti qui oggi mie care fanciulle?"-disse Cam mentre mangiava le patatine
Ci girammo contemporaneamente io e Char e le feci segno di parlare
"Perché mamma e papà e i genitori di Ariel hanno deciso di regalarci un viaggio ad Amsterdam e tu verrai con noi."
"Wow."
"Quando partiamo?"-disse curioso
"La settimana prossima"-risposi
Da li il silenzio continuammo a mangiare e poi tornammo ognuno nelle proprie case.
Salì in camera mia mi misi a letto e mi addormentai ero stanca,dopo non so quanto tempo sentì la porta aprirsi,ma non mi svegliai magari era mamma con i vestiti puliti da posare nell'armadio.
Quando però qualcuno si sedette sul mio letto capì che non era la mamma così mi svegliai e mi girai.
Era Kevin
"Sei bellissima anche appena sveglia."-dice sorridendomi
Feci un mugolio mi girai e continuai a dormire.
POV'S CHARLOTTE
Ero nel mio letto a guardare serie tv quando ad un certo punto mi si illuminò lo schermo del telefono.
Era un messaggio da Johnny...

Johnny
Ehi Char possiamo vederci?Devo parlarti.

Rimasi bloccata a fissare lo schermo per circa 5 minuti,poi realizzai e risposi

Io
Va bene...

Johnny
Passo a prenderti tra 10 minuti.

Erano le 4:30 in 10 minuti sarei dovuta essere presentabile così chiamai Ariel su facetime
Appena rispose scoppiai a ridere si era appena svegliata era ben evidente.
"Mhh che vuoi?"-disse con la voce impastata dal sonno. "JOHNNYMIHACHIESTODUSCIREMANONSOCOSAMETTERMIETRAMENODIDIECIMINUTIEQUI"-dissi in extra beat
"Uoo calma,metti la gonna nera a vita a alta e la maglia corta quella che abbiamo uguale con scritto unicorns are real,metti le vans nere zainetto tattico un filo di mascara e rossetto opaco."-
Dio la amo
"Okay grazie ti amo,poi ti racconto tutto."-dissi euforica.
Feci come disse Ariel due secondi dopo che finì di prepararmi Johnny mi inviò un messaggio con su scritto scendi.
Così feci.
Salì in macchina e disse solo un patetico ciao ma non risposi.
Presi una sigaretta e l'accesi ero nervosa troppo.
"Dove andiamo?"-dissi buttando fuori il fumo.
"Al garage di Diego."-disse freddo.
Feci un mh di approvazione e continuai a fumare.
"Lasciami due tiri"-disse più come un obbligo che una richiesta.
Gli diedi la sigaretta dato che era quasi finita e dopo qualche minuto arrivammo al garage.
Entrammo e ci sedemmo sul divanetto.
"Allora,ciò che ti ho detto oggi non é la vera spiegazione per cui ti tratto male.."
Lo guardai perplessa
"Char io parto,per sempre..."disse quasi senza voce.
Scoppiai in lacrime.
"C-cosa..e dove vai?"-dissi tra i singhiozzi.
"In Italia,mio padre mi ha trovato un lavoro li e andrò a vivere da mia zia,Char io non voglio che tu soffra lo so ho sbagliato ma non sapevo che fare non sarebbe stato giusto mettermi con te sapendo che sarei dovuto partire per sempre,io ti amo..."-disse tra le lacrime.
Non avevo mai visto Johnny piangere,nemmeno quando ci siamo lasciati.
Non risposi non sapevo cosa rispondere.
Continuai a piangere e lui con me.
"Tu mi ami Char,mi ami vero?"-disse continuando a piangere.
"Ti amo dal primo giorno che ho messo piede a scuola,dal primo sorriso,dalle prime discussioni dai primi baci e dalle prime litigate e forse me ne sono accorta troppo tardi."
Non rispose,mi baciò.
"Dai andiamo ti accompagno."-disse asciugandosi le lacrime.
Mi accompagno a casa,ma prima che scendessi mi bloccò il braccio
"Addio Char,ti amo."

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