Capitolo 3. "Gente che mangia altra gente"

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Mentre stiamo tornando vedo una persona camminare sulla stradina sterrata.

Daryl: "MERLE CAZZO ATTENTO!"

Stavamo per investire quell' uomo. Scendo dalla macchina... era peggio di Freddy.
Si stava girando lentamente, mentre io lo guardavo con la bocca spalancata perchè non potevo credere ai miei occhi.
Aveva tutta la pelle rovinata, le labbra non esistevano quasi più e nella faccia aveva qualche graffio sulla faccia che sanguinava. Gli occhi erano completamente bianchi con qualche venatura gialla. Mi ricordo che aveva la barba e i capelli abbastanza lunghi.
Merle esce dalla macchina, perchè vede che ero paralizzato, e questa "cosa" mi stava per afferrare. Mi spinge via e fa a pugni con questo "uomo".

Merle: "E su dai coglione quanto puoi resistere?!"

Merle gli tirava un sacco di pugni, ma lui restava sempre in piedi.
Prendo la pistola e gli sparo dritto nel cervello.
                          !BOOM!

E poi basta a terra.

Merle: "Ma cosa cazzo è?!?"

Daryl: "Fratello.. hai mai visto un film?! È uno zombie!!"

Merle: "Sta volta devo darti ragione fratellino..."

Daryl: "Dobbiamo andare a cercare papà."

Merle: "Quel pezzo di merda? Se la sa cavare da solo sta tranquillo..."

In quel momento sentiamo il rumore di una bomba scoppiare verso la direzione della città.

Daryl: "Adesso andiamo a prenderlo."

Saliamo tutti e due in macchina e ci dirigiamo verso la nostra casa.
Arrivati prendiamo del cibo, dell' acqua e due pistole e ci dirigiamo verso la città.

Dopo un' ora e mezza arriviamo all' entrata della città.
Aerei militari e macchine della pula si stavano dirigendo verso la piazza centrale. La città di Atlanta era tutta in fiamme. I palazzi stavano cadendo e le urla agghiaccianti mi facevamo venir mal di testa. C'era moltissimo traffico nella statale. La gente stava scendendo dalle macchine e moltissime famiglie erano bloccate sulla strada. Decidiamo quindi di uscire dal traffico e di tornare a casa a prendere la mia moto, per poter prendere strade secondarie e entrare nella città.

Tre ore dopo finalmente siamo nel cuore di Atlanta. Un casino unico con gente che mangia altra gente. Andiamo al palazzo dove nostro padre ci aveva lasciati la sera prima. Niente non c'è nessuno.

Merle: "Quel coglione sarà scappato. Un fifone. Non tornerà da noi."

Daryl: "SMETTILA È NOSTRO PADRE!!!"

Merle: "O dio guardate tutti. La femminuccia Daryl sta piangendo perchè si è accorta che non ha i coglioni. Poverinaaaaaaaa."

Daryl: "SMETTILA SUBITO"

Esco e vado a cercare la mia balestra, che è a due isolati da dove siamo noi. Corro con la mia pistola in mano.

Agente di polizia: "Signore si deve allontanare!"

Daryl: "Ou ma che cazzo sta succedendo?!"

Agente di polizia: "Signore si deve allont... AIUTOOOOOOOOOOOOOOO AHHHHHHHHHHH"

Lo guardavo mentre veniva mangiato da una donna. Non potevo fare niente.
Sono scappato e sono entrato nella casa del mio amico. Le porte erano aperte e sulla tavola c'era la balestra.
Scappo via e con qualche freccia colpisco uno di quei "cosi".
Ritorno da Merle e decidiamo di tornare a casa. Mentre stavamo tornando correndo molta gente ci supplica di aiutarla.

Daryl: "Merle FERMATI! Dobbiamo aiutare questa gente!!!!!!"

Merle: "Intanto che tu salvi il mondo io me ne vado! Non voglio morire oggi!"

Lascio andare Merle e aiuto un bambino a ricercare la madre. Ci metto quasi mezz' ora a ritrovare quella donna.
Quando la ritroviamo stava cercando di mangiarci. Aveva un morso sul collo. Da qui capisco che se uno di quei cosi ti morde diventi uno zombie.
Il bambino di 10 anni scoppia a piangere  e insieme scappiamo verso la foresta. Mentre lo tengo per mano sento le sue urla.
Uno zombie gli stava strappando la gola.
Cerco di lasciargli la mano ma lui la stringeva troppo forte per staccarla. Mi sentivo malissimo e stavo per vomitare... non vedo più niente.. sta diventando tutto buio... è giunta la mia ora. Cado a terra con tutti gli zombie che mi stanno circondando.. sono morto. Sono morto aiutando della gente. Quindi posso dire di essere una brava persona.

Mentre pensavo a queste cose sento la voce di Merle.

Merle: "Fratello alzati!!!! Cazzo!!!!!!"

Mi alzo e con la moto torniamo verso casa.

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