Capitolo 25

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Tindari's Pov

"Bene ragazzi, oggi non faremo più un compito scritto, ma ben si facciamo una bella interrogazione.."

Ecco, che palle! Odiavo a morte le interrogazioni, specialmente quelle di storia dell'arte.. ma io tanto sapevo bene il programma, l'unica pecca è che non avrei aiutato Zayn.. lui non aveva studiato nulla.

"Oggi interrogo.. Malik, si voglio sentire solo te oggi!"

Tutta la classe si giró verso noi due, i maschi guardarono Zayn come per dire "adesso dono cazzi tuoi" le puttanelle, invece, lo guardarono mandandogli occhiate perverse...

"Malik, si muova!" gridò il professore "si alzi e venga ad esporre la lezione su i templi Dorici, Ionici e Corinzi"

Zayn si alzò sbuffando, calciando la sedia e facendola cadere al suolo, provocando un tonfo che mi fece sobbalzare.

"Dopo andrà in detenzione per quello che ha fatto, ma adesso mi esponga la lezione!"

Zayn iniziò a dire due cacchiate, passando da un argomento ad un altro, mi guardava per cercare suggerimenti, ma il professore mi mandava sguardi minatori, obbligandomi a tacere.

"Mi parli dei capitelli in genere, mi dica anche le differenze" disse mettendolo in difficoltà.

Zayn non rispose, il prof. continuava a fare domande una su l'altra, Zayn mi guardava supplicando di aiutarlo, ma io come una completa idiota abbassavo la testa, evitando il suo sguardo.

"Basta Malik, la sua interrogazioni finisce qui...si prende una F, le va bene?"

Gridò il professore, sfidando la pazienza di Zayn.

"I suoi genitori saranno fieri di lei!" Lo guardò il professore.

Zayn per la troppa rabbia uscì dalla classe sbattendo la porta.

Non potevo lasciarlo, non in questo momento. Per il trambusto creatosi in classe, chiesi al professore di uscire per prendere una boccata d'aria.

Corsi verso il corridoio che conduceva all'uscita e scorsi Zayn aprire la porta e chiuderla in modo sgarbato e nervoso.

Prima che scendesse le gradinate, lo presi per un braccio e lo tirai verso di me.

Lui mi respinse acido.."Mi dispiace Zayn"...dissi.

"Sei una stronza, una fottuta stronza, lo sapevi che se non passavo questa interrogazione c'era il rischio di essere rimandato, Eh tu che fai? Che cazzi fai?? Abbassi la testa quando ti chiedo di suggerirmi?" Gridò.

"Io...io non potevo s..suggerirti, il professore mi guardava, mi sarei presa un'insufficienza!" balbettai.

"Tu sei un fottuto genio a scuola, tu e la tua cazzo di amica siete le prime della classe, e tu per un'insufficenza ti preoccupi?" Gridò, rosso in viso.

"Invece di cazzeggiare ieri, potevi leggere un cazzo di capitolo e sforzarti di studiare e di ricordarti almeno qualcosa per confermare la sufficienza!" Lo dissi tutto dun fiato, che non mi accorsi neanche la gravità delle parole che avevo detto...avevo esagerato, ma anche lui mi aveva dato della stronza.

"Sai che ti dico? Che non me ne fotte un cazzo di quello che pensi e di tutte quelle parole stupide che escono dalla tua fottuta bocca. Adesso, se non ti dispiace, me ne vado a puttane, mi faccio un bella bionda, con le tette grosse..e godo! Visto che la mia ragazza, anzi, non so neanche se lo sia ancora, non me la vuole dare!" Lo guardai inorridita e schifata, aveva superato il limite, aveva osato dirmi che non gli e la davo, ma la cosa più brutta era che aveva dubitato della nostra relazione.

In quel momento non mi accorsi neanche che delle lacrime avevano iniziato a scendere, rigando gli zigomi che in quel momento immagino fossero di un colorito pari al latte.

"Non dovevi dirlo, NON DOVEVI" appena pronunciai quelle parole iniziai a correre per casa mia, in quel momento volevo solo stendermi sul letto e piangere, gridare fino a stancarmi...volevo abbracciare una persona amica, volevo abbracciare Zayn, volevo baciare le sue labbra, volevo palpargli quel culo perfetto, volevo concedermi a lui. A pensare che stasera avevo programmato di fare l'amore con lui, di preparare una buona cenetta, a lume di candela e rendere la casa il nostro "Loft" D'amore. Invece la giornata si era svolta in modo contrario, invece dei baci c'erano stati gli insulti, imvece dei sorrisi c'erano state le lacrime, le mie lacrime!

Avevo iniziato a pensare che tutto quello che ci eravamo detti, che tutto il nostro amore, parole dolci, felicità....erano andate tutte a farsi fottere, proprio quando Zayn aveva pronunciato le ultime e fatali parole!

Per quanto avevo pianto, singhiozzato e pensato non mi ero accorta di essere arrivata a casa. Mi precipitai in camera, presi tutti i vestiti di Zayn, buttai a terra tutto quello che c'era di lui, tutto quello che mi ricordavano le sue mani, il suo profumo...il suo sorriso!

"Sei un bastardo" gridai per la casa, mi accasciai a terra e continuai a piangere fino a sentire il respiro mancare.

Zayn's Pov

Come al solito ho esagerato con le parole. Non le meritava tutte quelle offese.. non merita tutto quel dolore.

"Ahhhhhh!!!"

Gridai come un pazzo imbrattando un muro che avevo trovato camminando sulla spiaggia, avevo comprato le bombolette per sfogarmi su un cazzo di muro.

"ZAYN TI ODIO TI ODIOOOO!"

Iniziai a disegnare e a sbattere i contenitori di metallo sul graffito come uno squilibrato.

Non c'era nessuno sulla spiaggia in autunno, era completamente deserta.. solo io.

Ripensavo alle lacrime che rigavano il suo volto, la matita che si scioglieva ad ogni suo battito di ciglia, le labbra che assorbivano l'acqua dolciastra che le usciva dagli occhi.. si perfino le sue lacrime avevano un gusto diverso dal comune.

Sbattei i pugni al muro per poi ammirare il graffito..

Erano i suoi occhi verdi, non sapevo che espressione volessero trasmettere, ma per me erano felici.. proprio come ieri, quando le ho detto che l'amavo.

Riuscivo a sentire il dolore che la stava divorando, quel dolore che la stava portando via da me.

Percepivo le sue lacrime sulla mia pelle..

Alzai gli occhi al cielo, quei maledetti occhi pece..

"TU, QUELLO TUTTI AMANO... PERCHÉ PROPRIO A ME?? COSA TI HO FATTO IO??"

Mi buttai a terra piangendo, tirai fuori la pistola e presi la mira di un bersaglio, lo sparai ripetutamente riducendolo in polvere.

"Jack! Amico mio, so che puoi sentirmi.. aiutami almeno tu.. non ho più nessuno! Dammi un segno.. io ti vendicheró.. promesso!"

Udí un forte tuono seguito da una saetta, inizió a diluviare ed io mi bagnai tutto.. girai il viso verso il graffito e vidi il nero sciogliersi dagli occhi come trucco.. erano uguali a quelli di questo pomeriggio.

Dovevo andare da lei, costi quel che costi.

Io l'amavo e non potevo perderla, non volevo perderla.

Ecco il capitolo 25.. scritto da FrancyDrew e me.
Grazie amux per l'aiuto, ti devo un favore... spero vi sia piaciuto.
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Diana.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora