Sempre lui...💕

133 8 0
                                    

Dopo un mese
Perché deve esistere la sveglia!
Spengo l'affare infernale e mi alzo dal mio meraviglioso letto!
Vado a fare colazione e mi vesto con la mia maglia dell'adidas e dei jeans neri strappati.
Prendo la mia cartella e mi avvio verso la scuola.
Questa mattina le mie amiche non ci sono, che strano...
Mi sento toccare la spalla, mi giro pensando fosse o Alice o Martina, ma era un ragazzo, si, Thomas!
Che mi guarda sorridente, è passato un mese da quando ci siamo conosciuti e lui ogni mattina mi saluta, ma poi cambia, diventa strano, poi di nuovo gentile.
Ho un po' paura di questo ragazzo!
«Hey dolcezza!» mi dice sorridendo, per poi farmi un occhiolino.
«Hey Thomas! Come mai non c'è tua sorella?» gli rispondo continuando a camminare.
«È ammalata! Alice è a casa nostra!»
Dice camminando affianco a me.
Le nostre mani si sfiorano provocandomi tanti brividi.
«Ferma!» mi dice prendendomi il polso.
«Dimmi» gli dico guardando i suoi occhi verdi.
«Non me fai un sorriso?» dice con la faccia da cucciolo.
Gli sorrido e lui ricambia. Ci guardiamo per interminabili minuti, finché non suona la campanella e io scappo in classe.
Passano le tre ore, poi la ricreazione, dove subivo il solito cambio di umore di Thomas, e poi le altre tre ore, poi il pomeriggio e infine la sera.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Metto il mio pigiama, se così si può chiamare, visto che dormivo in canotta e pantaloncini.
E vado a letto, ma non riesco a dormire così mi metto a guardare fuori dalla finestra, non c'era un anima viva.
Rimango immersa nei miei pensieri finché sento un rombo e di soprassalto fisso la strada.
Ricomincio a guardare la strada in attesa di qualcosa.
Vedo una moto ma non ci do peso, finché la moto non si ferma sotto la mia finestra.
Vedo sopra a essa un ragazzo, ma riesco a vedere solo un ammasso di capelli neri.
Il ragazzo scende dalla moto e alza lo sguardo.
Assomigliava un sacco a Thomas, il fratello di Martina...
O forse è Thomas...
Mi vede e sorride, mi fa segno di scendere e io lo faccio!
Non fregandomene di come sono conciata facciamo le scale lentamente, per non svegliare nessuno.
E arrivo giù, mi guarda e sorride.
«Hey» sussurro.
«Sali sulla moto» mi dice facendomi cenno con la testa.
«Thomas ma hai visto come sono vestita e poi dove andiamo!?» chiedo.
«Non preoccuparti! Lo so che non ti piacciono i posti incasinati!» mi dice accennando una risata.
«Almeno fammi mettere qualcosa di più decente!» dico.
«Ok, ma fa in fretta! E prendi anche un telo» dice sorridendo.
Salgo in casa sempre piano.
Mi cambio, metto una maglia larga e dei pantaloncini corti e scendo.
«Sali» dice facendomi segno con la mano.
«Ora ti porto in un posto stupendo...» Mi sorride.

I ragazzi che erano diversi 😍 ~Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora