Clarissa con passo felino, ancheggiando di tanto in tanto quasi come se stesse andando a ritmo di musica, si avvicinò al ragazzo dai capelli rossi, «Ciao.» fu la prima parola che gli rivolse, tenendo i suoi occhi chiari puntati in quelli marroni di lui.
Dylan si allargò in un sorriso entusiasta, «Ciao Clarissa. Sei meravigliosa.» replicò lui, aggiungendo un complimento che non lasciò indifferente la ragazza poiché quest'ultima arrossì leggermente.
«Sono felice di vederti.» Dylan fece un passo in avanti, sfiorando col suo respiro caldo il viso arrossato della ragazza per poi accarezzarle con delicatezza una guancia, usando unicamente i polpastrelli leggermente ruvidi. Quel gesto lasciò Clarissa senza fiato e con le parole bloccate in gola. Parole che avrebbe voluto sputargli contro. Parole che si era tenuta dentro per tre anni.
La bionda si scansò di colpo dal tocco del ragazzo, fulminandolo con lo sguardo. «Pensi che accarezzandomi il viso o facendomi complimenti ti redimerai quello che hai fatto tre anni?» Dylan abbassò lo sguardo colpevole.
«Dylan io mi ero innamorata di te, non so come, ma era così. Ti amavo, ma tu, tu hai rovinato ogni cosa. Mi hai detto che volevi solamente scoparmi, in caso non te lo ricordassi e che era quello lo scopo per cui continuavi a messaggiare con me. Sai quanto mi sono sentita ferita? Sai il dolore che ho provato al cuore quando mi hai detto quelle cose?» Clarissa si sforzò di non scoppiare a piangere davanti a lui, ma allo stesso tempo di non tirargli un pugno in pieno volto, anche se in tutta sincerità se lo meritava.
«Perché lo hai fatto? Per paura di innamorati? Sul serio? Non potevi dirmelo chiaro e tondo invece di trattarmi come una pezza da piedi?» sbraitò la bionda, tirando dei pugni leggeri sul petto a Dylan, il quale non si mosse ma incassò i colpi senza fiatare.
«Clarissa mi dispiace per ogni cosa. Per averti fatto soffrire. Per averti trattata male. Per tutto. Ora, sono qui per chiederti perdono e se puoi, darmi una seconda possibilità. Ti prometto che non sbaglierò ancora.» Dylan mormorò quelle frasi con un tono di voce dispiaciuto e mortificato mentre con occhi lucidi e tristi guardava la ragazza davanti a sé scuotere la testa e sospirare.
«Vuoi davvero ricominciare con me?»
«Sì, Clarissa. Sono innamorato di te e non voglio perderti nuovamente.»
Clarissa stette in silenzio per alcuni minuti, minuti che usò per pensare a cosa fare. In parte voleva perdonarlo perché adesso che lo aveva rivisto, aveva sentito il cuore batterle con violenza nel petto come la prima volta in cui si erano incontrati e dove purtroppo però era finito tutto e il suo respiro mozzarsi in gola per via del suo sorriso; si stava innamorando nuovamente di quel ragazzo. In parte, però, voleva mandarlo a farsi fottere per tutta la sofferenza che le aveva fatto provare, anche se poi lei aveva provato a dimenticarlo uscendo con un altro ragazzo, riuscendoci almeno in parte.
«Ti prego.» Dylan le afferrò entrambe le piccole mani dalle dita affusolate e le strinse nelle sue per poi baciarle ogni nocca in attesa di una sua risposta.
«Ciao Dylan.» strillò una ragazza balzando da dietro le spalle del rossiccio, facendo sobbalzare sia lui che Clarissa dallo spavento, la quale staccò immediatamente le mani, come se si fosse appena scottata.
«Ehi. Chantal ciao.» biascicò a disagio il ragazzo, continuando a tenere d'occhio Clarissa che adesso se ne stava con le braccia conserte e le sopracciglia aggrottate. Le labbra erano tese in una linea retta e i suoi occhi sembravano volerla disintegrare.
«Uh, lei chi è?» domandò civettuola la ragazza castana, alzandosi di poco l'abito giallo canarino pieno di pailettes, così da lasciare scoperte di molto le cosce.
«Lei è Clarissa, la mia ragazza.» Clarissa a quelle parole strabuzzò gli occhi scioccata da quella nuova e improbabile rivelazione poi tirò una sberla sul braccio a Dylan e con lo sguardo gli chiese che cazzo stava dicendo.
«Quindi sei fidanzato. Oh beh quando ti lascerai con questa qui fammi un fischio, io sono libera.» la mora gli fece l'occhiolino e gli mandò un bacio con tanto di schiocco poi sparì in mezzo alla calca di ragazzi sudati e ubriachi. Clarissa, in tutto ciò, dovette trattenersi dal straccarle i capelli e spaccarle quella faccia da pagliaccio che si ritrovava.
«Sono la tua ragazza eh?» domandò a denti stretti la bionda.
Dylan ridacchiò appena in imbarazzo «E' la prima cosa che mi è venuta in mente per levarmela di torno. È la ex di un mio amico. Ti dico ex perché lui ha trovato sul suo cellulare una cartella piena zeppa di mie foto scattate di nascosto in ogni luogo e persino in casa mia e delle bozze destinate al sottoscritto in cui diceva di volere scopare con me e che del suo fidanzato non gliene fregava niente. È ossessionata da me e mi fa paura.» spiegò lui.
«Complimenti Casanova, tutte te le trovi quelle strane e appiccicose.» lo prese in giro Clarissa, dandogli una leggera spinta mentre ridacchiava compiaciuta.
«Andiamo a bere qualcosa?»
«Vuoi dire che mi sta perdonando?»
«Qualcosa del genere.»
«Okay, allora andiamo a bere.» Dylan prese per mano Clarissa, la quale non smetteva di sorridere e arrossire, ed insieme si diressero verso il bar per ordinare i primi drink di quella lunga serata.
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Lucky Number - Sequel di Wrong Number [Youth Series ~ Book #7]
Teen FictionSETTIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Clarissa e Dylan si ritroveranno oppure il destino continuerà a tenerli uno lontano dall'altro? #21 in Storie Brevi 15.06.17 #9 in Storie Brevi 25.06.17 #5 in Storie Brevi 10.07.17 #4 in Storie Brevi 08.08.17 © rave...